Tagli ai voli a Brindisi: dal Salento a Roma guerra contro la beffa di Alitalia

Tagli ai voli a Brindisi: dal Salento a Roma guerra contro la beffa di Alitalia
di Paola COLACI
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Venerdì 16 Ottobre 2020, 09:27 - Ultimo aggiornamento: 12:36

«Tagli ai collegamenti aerei, ancora una volta siamo costretti a subire le scelte paradossali di Alitalia. Ora basta: subito un lavoro di squadra con i parlamentari pugliesi». Nero su bianco. Firmato dal presidente dell'Unione delle Province Pugliesi Stefano Minerva. Ma già a Roma il deputato brindisino di Forza Italia Mauro D'Attis presenta un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli. E a Lecce la maggioranza a Palazzo Carafa - Pd e Lecce città pubblica - chiede al sindaco Carlo Salvemini la convocazione di un Consiglio comunale aperto alle parti sociali contro l'isolamento. E nel Grande Salento è già mobilitazione.

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Di tutto il territorio e a tutti i livelli istituzionali. Dalla politica al mondo delle imprese, dalle parti sociali alle associazioni di categoria e dei consumatori. Una battaglia comune contro l'isolamento a cui ancora una volta Alitalia ha deciso d'imperio di condannare il territorio, tagliando drasticamente i collegamenti tra l'aeroporto di Brindisi e gli scali di Roma e Milano e riducendoli a una sola coppia di operativi giornalieri da e per Linate e a un'altra coppia di voli in partenza e in arrivo da Fiumicino.

Appena quattro aerei al giorno, dunque. E con orari scomodi peraltro: le programmazione sfalsata dei voli non consente, infatti, di viaggiare in giornata dal Salento alla Capitale e ritorno. E lo stesso vale da e per il capoluogo lombardo. Dei 10 operativi giornalieri attivi sino a settembre tra Brindisi, Roma e Milano, dunque, restano solo le briciole. E sul banco degli imputati non c'è solo Alitalia. Ad adottare la stessa politica di riduzione delle rotte già da fine estate sono anche le low cost: Ryanair e EasyJet, in testa. Seppure si tratti di tagli su scala ridotta rispetto a quelli rifilati al Grande Salento dalla Ita Spa, la Newco nata dalle ceneri dell'ennesimo fallimento di Alitalia e finanziata dal Governo con 3 miliardi di soldi pubblici. Compresi quelli dei contribuenti pugliesi e delle aziende e dei cittadini delle tre province di Lecce, Brindisi e Taranto.


«Eppure ancora una volta ci troviamo costretti a dover subire una scelta a dir poco paradossale da parte di Alitalia» torna all'attacco il presidente dell'Unione delle Province Pugliesi Stefano Minerva. Lo stesso numero uno di Palazzo dei Celestini che già nei mesi passati era sceso in campo contro la carenza di collegamenti aerei e il conseguente rischio di isolamento del territorio, indirizzando una lettera di denuncia al premier Giuseppe Conte e ai ministri dei Trasporti Paola De Micheli e degli Affari regionali Francesco Boccia. «Nei giorni immediatamente successivi al lockdown abbiamo richiesto con forza che il Salento e la Puglia avessero pari diritti e pari dignità del resto d' Italia sul tema della ripartenza, con particolare riferimento ai collegamenti aerei - ricorda Minerva - E oggi cosa accade? Che un territorio a vocazione turistica come quello del Salento sia privato ancora una volta dei collegamenti, con ripercussioni su presenze e investimenti». Dunque, il nuovo piano operativo di Upi Puglia: «Come già fatto in passato, ci attiveremo nelle sedi istituzionali competenti per approfondire le motivazioni che hanno spinto Alitalia a compiere scelte così dannose per la nostra terra - annuncia Minerva - Dobbiamo risolvere nel più breve tempo possibile la questione, servendoci della sinergia istituzionale e dell'unione d'intenti con i parlamentari e senatori pugliesi, aldilà del colore politico. Perché in gioco c'è il futuro della Puglia, non solo quello dell'area jonico-salentina».


Intanto già nella giornata di ieri a Roma il deputato brindisino e coordinatore regionale di Forza Italia Mauro D'Attis ha presentato un'interrogazione al ministro De Micheli chiedendo: «Quali iniziative intenda adottare al fine di porre rimedio alla carenza di voli da e per gli aeroporti di Brindisi e di Bari». Una situazione che nei giorni scorsi il senatore del Pd Dario Stefàno aveva definito: «Grave e non più tollerabile». E di «boicottaggio in piena regola» aveva parlato invece il presidente di Confindustria Lecce Giancarlo Negro. Una carenza di collegamenti che ha denunciato tra i primi anche la Cgil Puglia per voce del segretario generale Valentina Fragassi. Emergenza sulla quale nelle scorse ore sono tornati a intervenire anche Pierpaolo Patti, capogruppo al Comune di Lecce città Pubblica e il capogruppo del Pd Antonio Rotundo. A mezzo nota condivisa i due esponenti di maggioranza hanno chiesto al sindaco Carlo Salvemini: «Di convocare con la massima urgenza il Consiglio comunale aperto alle forze sociali per contrastare scelte sbagliate che provocano l'isolamento territoriale del Salento e della nostra città».

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