Il settore dell'edilizia lancia l'allarme da Lecce: «Direttiva Ue? Irregolare una casa su due». Fitto al convegno

Il settore dell'edilizia lancia l'allarme da Lecce: «Direttiva Ue? Irregolare una casa su due». Fitto al convegno
di Giuseppe ANDRIANI
3 Minuti di Lettura
Sabato 25 Febbraio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 19:40

Crediti incagliati, sostenibilità ambientale e un patrimonio immobiliare “irregolare” in diversi aspetti. Dal settore dell’edilizia parte un grido d’allarme, raccolto ieri dal ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr Raffaele Fitto, ospite di un convegno (Geometra 2030) organizzato a Lecce. Gli interventi di Luigi Ratano, presidente del Collegio Geometri di Lecce, Cosimo De Troia, presidente Comitato regionale CGeGL Puglia, Antonio Acquaviva, consigliere del Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (CNGeGL), e Francesca Muolo per la Cassa Geometri sono andati, pur esprimendo criticità diverse, tutti nella stessa direzione. Il Collegio geometri di Lecce ha prodotto un documento con alcune richieste, a cui il ministro ha risposto. L’evento è stato moderato da Vincenzo Maruccio, giornalista di Quotidiano, e ha visto la partecipazione di alcuni studenti del corso Cat Geometri dell’Iiss Cezzi De Castro di Maglie. 

Il grido d'allarme del settore

La premessa di Ratano mette già in chiaro le condizioni del settore: «I professionisti che oggi operano nell’edilizia sono nel caos più totale, siamo dinanzi a un quadro frastagliato di interventi normativi, a carattere nazionale e regionale, che creano problemi enormi al lavoro di tutti i tecnici e di conseguenza ai cittadini». «Con il blocco dei crediti, le incertezze sui bonus e le continue modifiche normative, - ha spiegato - dubitiamo fortemente che si possano centrare gli obiettivi prefissati dalla recente direttiva Ue sull’efficientamento energetico degli edifici». «Noi non siamo intervenuti sul Superbonus, sia chiaro, ma sulla cessione dei crediti. Noi non abbiamo messo in discussione lo strumento, ma siamo intervenuti per tutelare i conti pubblici del nostro Paese», la risposta di Raffaele Fitto sul primo punto. La situazione, dice il ministro, «rischiava di degenerare» e quindi è arrivato un freno per «tutelare le casse dello Stato». 
La direttiva dell’Unione Europea sull’efficientamento energetico, poi, diventa un caso. I Geometri spiegano che l’obiettivo è «nobile e ambizioso, ma irrealizzabile nei tempi ristretti attualmente previsti». E che al momento sarebbe irregolare e non sanabile la metà delle abitazioni private. «La nostra posizione sul testo di questa direttiva è molto critica, questo è noto», rincara Fitto, che poi assicura che sono già in corso i dialoghi con Bruxelles perché «il patrimonio edilizio italiano non è come quello danese», tanto per fare un esempio.
Il documento («ricco di spunti», ha detto il ministro) elenca cinque richieste dei Geometri: l’apertura di un tavolo di confronto con gli ordini professionali, la Rete delle professioni tecniche e le associazioni di categoria per mettere in evidenza le difficoltà; un prolungamento delle tempistiche di intervento per venire incontro alla capacità di spesa dei cittadini (e alla crisi); una semplificazione delle procedure amministrative per gli interventi di riqualificazione energetica; perseguire anche in sede europea l’individuazione di misure e incentivi necessari; rafforzare la comunicazione sui temi dell’efficienza energetica. 

«Riteniamo necessario accelerare - ha concluso Ratano, al termine del proprio intervento - e semplificare le procedure connesse all’attuazione dei progetti del Pnrr che interessano migliaia di tecnici ed imprese. Al Governo e al mondo politico – ha detto - chiediamo di metterci in condizione di lavorare bene per raggiungere gli obiettivi richiesti». Da Fitto la promessa di farsi carico delle questioni sollevate, ma la strada è lunga e sul Superbonus il caos imperversa. Anche questa partita non si gioca solo al tavolo del governo. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA