Sud Est, la stretta dei commissari: 500mila euro in meno per i compensi dei dirigenti

Sud Est, la stretta dei commissari: 500mila euro in meno per i compensi dei dirigenti
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Venerdì 15 Gennaio 2016, 16:45 - Ultimo aggiornamento: 18:48

Via alla nuova fase per le Ferrovie Sud Est, la società del trasporto pubblico regionale pugliese controllata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Varato ufficialmente il commissariamento, oggi il commissario Andrea Viero ha spiegato quali saranno le prime mosse per avviare la robusta fase di risanamento della società, che ha un buco "base" di 310 milioni di euro.



Tagli agli stipendi. La novità più importante riguarda il taglio agli emolumenti dei dirigenti: saranno fissati nella fascia tra 90mila e 150mila euro all'anno (a fronte dell'attuale tetto di 220mila), con un risparmio annuo di 500mila euro. Si passa così da 1,7 a 1,2 milioni di euro. Ma saranno ritoccati gli stipendi anche degli altri dipendenti.

La riorganizzazione. Poi via al nuovo assetto: solo quattro aree (gestione economica e finanziaria, personale, relazioni industriali, servizi all'utenza), solo due direzioni tecniche, servizio legale, e niente più incarichi esterni.

I conti. "I prossimi 90 giorni - ha spiegato Viero - saranno fondamentali per una due diligence in modo da poter capire a quanto ammonta realmente il "buco". Presto sarà presentato il piano industriale 2016-2021. L'elettrificazione della rete ferroviaria potrebbe essere pronta ad aprile.
Oltre ai 310 milioni di deficit, occorre anche ricostituire il fondo per il tfr da 33 milioni, c'è il debito con i fornitori da 70 milioni, il contenzioso da 20-30 milioni, e uno scoperto bancario da 150 milioni.

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