L'intervista/Lopane: «Subito al lavoro per sostenere aziende e ripresa»

L'intervista/Lopane: «Subito al lavoro per sostenere aziende e ripresa»
di Rita DE BERNART
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Venerdì 4 Febbraio 2022, 09:54 - Ultimo aggiornamento: 10:12

Saper cogliere le nuove sfide del turismo dopo la pandemia e rimettersi in corsa già a partire dalla prossima stagione pasquale. Dalla formazione, indispensabile per qualificare l'accoglienza, al sostegno alle imprese, per mettere in sicurezza tutto il settore, è necessario lavorare da subito ad una strategia condivisa. È un messaggio ottimistico quello del neo assessore pugliese al Turismo, Gianfranco Lopane. Ascolto, valorizzazione del capitale umano e programmazione a tutti i livelli dice - sono i punti da cui ripartire.
Assessore Lopane, il comparto turistico in Puglia, ormai da diversi mesi, affronta la crisi pandemica senza un riferimento istituzionale e senza linee guida. Da dove intende ripartire?
«Credo che negli scorsi anni l'assessorato e la Regione abbiano svolto un lavoro importante per l'intero territorio. E il piano Puglia365 descrive molto bene gli obiettivi strategici della nostra Puglia. Da qui dobbiamo ripartire. Naturalmente è necessario tenere conto anche degli effetti che la pandemia ha avuto su tutto il sistema. Da subito, a partire dai prossimi giorni, avvieremo dunque un percorso condiviso con gli operatori. L'ascolto in questa fase è fondamentale per approntare un piano strategico che risponda anche alle nuove sfide».
Tra queste, quella della qualificazione dei servizi. Cosa manca alla destinazione Puglia per consolidare il posizionamento sul mercato internazionale?
«Il turismo è fatto di competenze trasversali, servono le infrastrutture dei servizi e quelle materiali. Sicuramente una frontiera determinante su cui lavoreremo è quella della formazione: dalla qualificazione e valorizzazione delle risorse umane dipende in parte la possibilità di poter rispondere a una domanda che richiede standard sempre più elevati. Poi puntare sulle tante esperienze che i territori pugliesi offrono, quelle conosciute, ma anche nuovi modelli inesplorati, nel segno della sicurezza e della sostenibilità ambientale. Come i cammini, il ciclo turismo, l'enoturismo ad esempio, settore che ha fatto passi da gigante. E ancora lavorare su territori emergenti e meno conosciuti».
Quale deve essere il ruolo della Regione e quale quello delle istituzioni locali?
«La Regione avvia i percorsi strategici condivisi, ma il rilancio del turismo regionale deve partire anche dai comuni dove i servizi sono vitali. Lavoreremo perché ognuno faccia la sua parte. Saremo al fianco degli operatori, dei sindaci, delle agenzie turistiche, degli infopoint per fare in modo che la Puglia continui a essere davvero la regione più bella del mondo».
Dopo due anni di restrizioni e i rincari del costo dei beni energetici e delle materie prime, qualche impresa potrebbe non farcela. Il rischio è quello di ritrovarsi con un'offerta depotenziata e non essere competitivi. Cosa ne pensa?
«Proprio per questo oggi fra le priorità c'è quella di mettere in sicurezza l'intero sistema, tutelando le grandi e le piccole strutture. La Regione ha già messo in campo strumenti importanti come Custodiamo il turismo e il Titolo II a sostegno delle imprese. Il nostro compito è capire quali siano oggi le esigenze e fare da tramite con il Governo per agganciare le risorse utili, ma anche lavorare per utilizzare quelle messa a disposizione dall'Unione europea. Siamo ottimisti, bisogna lavorare ed essere pronti ad attuare una vera ripartenza già dalla prossima stagione pasquale».
A proposito degli strumenti economici erogati dalla Regione, crede che debba essere inserito un criterio di premialità o di maggiore agevolazione per quelle imprese che con grande sforzo mantengono aperte le strutture tutto l'anno?
«Sicuramente è un tema che affronteremo con le associazioni di categoria e il partenariato. Se necessario valuteremo la possibilità di calibrare meglio le misure e gli strumenti di sostegno perché siano più efficaci».
La sua nomina era messa in discussione da una parte della maggioranza, in particolare dal Pd secondo cui la parte civica è sovra-rappresentata in Giunta. Cosa ne pensa?
«Premesso il peso politico delle liste civiche ormai riconosciuto, nei giorni scorsi abbiamo avuto diversi confronti. Il presidente Emiliano con le dimissioni di Lopalco aveva perso una sua unità, in questo modo si è ristabilito un equilibrio. Questa operazione è più una surroga che un rimpasto».
Cosa pensa della nomina di Palese, suo collega?
«Credo che in questo caso Emiliano abbia fatto una valutazione delle competenze tecniche in un momento molto delicato per la sanità puglies. Sarà per lui una sfida significativa».
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