Strage di Capaci, Scamarcio legge Falcone a Bari: «La mafia non è invincibile»

Riccardo Scamarcio e Giovanni Falcone
Riccardo Scamarcio e Giovanni Falcone
3 Minuti di Lettura
Martedì 23 Maggio 2023, 18:20 - Ultimo aggiornamento: 23:17

Il Consiglio regionale della Puglia ha osservato un minuto di silenzio per commemorare le vittime dell'alluvione in Emilia Romagna e per ricordare Giovanni Falcone, Francesco Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e il salentino Antonio Montinaro, nell'anniversario della strage di Capaci. A Calimera, paese d'origine di Montinaro, è oggi arrivato - come ogni anno - don Luigi Ciotti di Libera. Mentre a Bari, in Corte d'Appello, la cerimonia di commemorazione ha visto protagonista l'attore Riccardo Scamarcio, che ha letto a una gremita aula del tribunale alcuni dei discorsi più significativi fatti dal magistrato siciliano. 

 

La cerimonia a Bari

 «Giovanni Falcone era un uomo particolare, non retorico, divisivo anche per i magistrati. Avevano tante idee, molte delle quali hanno rivoluzionato le indagini e cambiato la legislazione italiana antimafia. Fu un uomo intelligente, un giurista raffinato, un magistrato fedele al suo mestiere e rigoroso nell'uso di parole e concetti» ha detto il presidente della Corte d'Appello di Bari, Franco Cassano, nel corso della giornata in ricordo di Falcone che si è tenuta  nel palazzo di giustizia di piazza Enrico de Nicola. Presenti il ​​procuratore della Repubblica di Bari, Roberto Rossi, i vertici di polizia, carabinieri e guardia di finanza, alcuni studenti degli istituti Bianchi Dottula e Giulio Cesare di Bari, insieme ai dirigenti della Gianni Rodari di Vieste (Foggia). 

Le parole del presidente Emiliano

«Il 23 maggio ricordiamo il giudice Giovanni Falcone, la moglie e magistrata Francesca Morvillo, gli uomini della scorta Rocco Di Cillo, Antonio Montinaro, entrambi pugliesi, e Vito Schifani, che 31 anni fa persero la vita nella strage di Capaci. Onoriamo le loro storie, insieme a quelle di tutte le vittime innocenti di mafia, per dare sostanza ai valori della legalità, della giustizia, della solidarietà e tenere a mente che questi valori vivono nelle piccole cose di ogni giorno e si alimentano attraverso le nostre scelte quotidiane». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, nella Giornata nazionale della Legalità e dell'anniversario della tragedia di Capaci. «Come Regione - ha aggiunto - crediamo e investiamo tanto nell'antimafia sociale. Nel solco della lezione di Giovanni Falcone abbiamo creato la Fondazione Stefano Fumarulo, per rafforzare i progetti di cultura della legalità, tenere alta la memoria di queste persone straordinarie che non ci sono più, contrastare le mafie attraverso la conoscenza e il buon esempio da trasmettere alle generazioni più giovani».

«Quello che è successo 31 anni fa a Capaci ha segnato la storia del nostro Paese. Una data che è diventata un punto di riferimento per intere generazioni ed è bello vedere qui oggi anche tanti giovani, in virtù del fatto che quello che è stato non sarà dimenticato. La data di oggi segna uno spartiacque nella lotta alla mafia e abbiamo il dovere di continuare a ricordarla. Ognuno deve fare la sua parte: sta a noi istituzioni supportare la magistratura ei cittadini perbene. Uniti per un unico obiettivo». Lo ha detto l'assessora al Welfare della Regione Puglia, Rosa Barone, partecipando questa mattina alla cerimonia per l'anniversario della strage di Capaci, nella Corte di appello di Bari.

© RIPRODUZIONE RISERVATA