Spese e shopping di Natale: in Puglia meno di 200 euro a persona per regali e cenoni

Spese e shopping di Natale: in Puglia meno di 200 euro a persona per regali e cenoni
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Venerdì 10 Dicembre 2021, 11:54 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:39

Spese natalizie stimate in aumento di circa il 10% pro capite al Sud: è quanto emerge dallo studio dell'Osservatorio di Confesercenti che certifica il rialzo della spesa da parte dei consumatori meridionali rispetto al 2019 e, di conseguenza, un incremento (di circa il 13%) degli introiti per le attività commerciali di Campania, Calabria, Sicilia, Abruzzo, Sardegna, Puglia e Basilicata. Ma in regione la spesa stimata per shopping, regali e cenoni non supererà i 200 euro a testa. Anzi, si attesta esattamente a 199 euro pro capite.

Tutti gli aumenti, regione per regione

Il confronto è con i dati del 2019, gli ultimi comparabili dal momento che il 2020 è stato funestato dalla pandemia e dai lockdown anche nel periodo di Natale. Per la Campania gli aumenti arrivano fino al 12% di spesa pro capite: si passa dai 218 euro di 24 mesi fa a 241 attuali, passando per i 185 del 2020. La regione che potrà contare su una spesa pro capite per consumatore più alta è l'Abruzzo (con 323 euro a persona, nel 2019 era di 298), seguita dalla Sardegna (308 contro i 285 del 2019) e poi proprio da Campania e Basilicata (241). Fanalino di coda la Sicilia con 144 euro, comunque superiori ai 120 del 2019). Sotto i 200 euro anche la Puglia (a quota 199) e la Calabria (a 191).

Sul carrello della spesa incide anche il rincaro dei prezzi 

Un aumento dettato non solo dalla ripresa economica, ma anche dal rincaro dei prezzi in quasi tutti i settori coinvolti nel commercio natalizio. La previsione di spesa dice che saranno spesi all'incirca 505milioni di euro in più (13%) rispetto al 2019. «Nonostante la pandemia e la susseguente crisi economica - commenta Vincenzo Schiavo, vicepresidente nazionale di Confesercenti (con delega al Mezzogiorno) e presidente di Confesercenti Campania e Molise - c'è una ripresa e una spinta all'acquisto da parte dei consumatori.

Gli incassi previsti per questo periodo natalizio rappresentano ossigeno puro per le imprese della Campania e del Mezzogiorno in generale, vessate da 18 mesi di pandemia e chiusure e dai pagamenti di fitti, utenze e tasse che non si sono mai fermati. Per questo motivo raccomandiamo sempre a tutte le nostre imprese di essere rigorose nell'applicazione dei vari protocolli anti-Covid all'interno dei nostri locali e nel contempo abbiamo sensibilizzato, con vari incontri, i responsabili dell'ordine pubblico di effettuare controlli mirati solo al possesso del super green pass, dal momento che l'onere del controllo non può gravare sugli imprenditori¯.

Gastronomia, moda, giocattoli e tecnologia: ecco cosa acquistano i pugliesi

Sempre secondo lo studio di Confesercenti, in Campania si registra l'introito più alto, nel periodo delle festività natalizie, per le attività commerciali (oltre 1,3 miliardi di euro), dovuto alla maggiore concentrazione di imprese. Nel 2020 era di 1.2 miliardi, nel 2019 985mila. Sempre con riferimento al 2021 alle spalle della Campania c'è la Puglia con 807mila euro e la Sicilia con 720mila. In coda la Basilicata con 136mila. Per quanto riguarda i settori merceologici più gettonati negli acquisti la gastronomia resta al primo posto nelle vendite col 35%, grazie ai prodotti tipici delle festività, seguita da moda (22%), giocattoli (19%), tecnologia e libri (12%) ®Le nostre previsioni per le festività natalizie volgono dunque all'ottimismo - aggiunge Schiavo - specie rispetto al 2020, ovviamente, ma anche rispetto al 2019. Le persone hanno desiderio di acquistare: In testa c'è la gastronomia sia come regalo che in virtù della voglia di godersi Natale e Capodanno con i cenoni».

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