Sospetta truffa sugli incentivi all'edilizia, le intercettazioni choc: «Il Covid porta bene, sono uno squalo»

Sospetta truffa sugli incentivi all'edilizia, le intercettazioni choc: «Il Covid porta bene, sono uno squalo»
di Alessio PIGNATELLI
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Martedì 1 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 20:45

«L’inizio del Coronavirus ha portato bene...nel senso economicamente. Ho approfittato, ti dico la verità. Sono diventato uno squalo». E ancora: «Non so più dove andare ad aprire i conti correnti in giro per il mondo». 
Frasi che fanno rabbrividire e allo stesso tempo restituiscono amaramente il senso della speculazione. I principali indagati nella truffa scoperta dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Rimini si scambiavano queste valutazioni sul proprio operato. Non sapendo, evidentemente, di essere intercettati. 
In un’altra intercettazione agli atti dell’inchiesta “Free Credit”, è Nicola Bonfrate a parlare: è ritenuto promotore e capo dell’associazione a delinquere, amministratore di diritto o di fatto di numerose società coinvolte negli illeciti contestati. «Cioè, lo Stato italiano è pazzesco, è una cosa...vogliono essere fregati praticamente...». 


Bonfrate reagisce così quando un altro indagato, il commercialista Matteo Banin, anche lui raggiunto da ordinanza di custodia in carcere, parlando del bonus locazioni, illustra la modalità di determinazione dell’importo, “evidenziando - sottolinea il Gip Manuel Bianchi nell’ordinanza - che tale agevolazione è anche estremamente vantaggiosa in quanto il credito di imposta è utilizzabile per compensare qualsiasi tributo senza alcuna limitazione, matura immediatamente nell’anno 2021 e non è differito come accade per il Sismabonus”. 
Il dialogo prosegue: «Quello invece della locazione è tutto nell’anno», dice Banin.

E Bonfrate in maniera colorita risponde: «Azzo, e cambia il discorso. Meno male che me l’hai detto». Banin rincara: «Quello, hai capito, è tutto nell’anno ed è il 60% del canone». E ancora, il commercialista: «Perché vuol dire che tu devi dichiarare un canone il cui 60% ti dà quel valore lì». Lo scambio arriva alla conclusione con Bonfrate che capisce l’antifona: «Minchia! Lo dichiari tu». 

L'indignazione dell'Ordine dei Commercialisti


«Sospenderemo il professionista coinvolto». È quanto sostiene, in una nota, Giuseppe Savioli, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Rimini che parla anche di «sconforto e rabbia» per la vicenda. «In questi due anni di pandemia - osserva in un passaggio del documento - i nostri iscritti sono stati al fianco di famiglie ed imprese per aiutarli ad ottenere fondi utili alla sopravvivenza economica, interpretando norme spesso improvvise e complicate. Ogni deroga ad un comportamento eticamente irreprensibile è intollerabile - prosegue Savioli -. Se possibile lo è ancor di più in casi come quelli che si profilano. Non esprimiamo nessun giudizio preventivo - puntualizza - anzi ci auguriamo che i professionisti coinvolti siano in grado di dimostrare la loro estraneità. Però - conclude - procederemo applicando puntualmente tutto quanto previsto dalle norme e dal regolamento dell’Ordine. Al momento ci assalgono uno sconforto enorme e tanta rabbia».


Insomma, il complesso sistema non si faceva scrupolo delle difficoltà di un Paese che lottava contro problemi sanitari ed economici. Anzi. E allora è naturale che ritornino alla mente precedenti analoghi. Quando, cioè, il cinismo riguardava le ripercussioni dei terremoti. 
Per esempio, dopo il sisma che colpì L’Aquila nel 2009 alla ribalta delle cronache finì l’intercettazione nella quale un imprenditore rivelava di aver riso al telefono di fronte alla notizia immaginando nuovi affari sulla ricostruzione (“Io ridevo stamattina alle tre e mezza”). 
Non di meno, in seguito al sisma che distrusse Amatrice nel 2016, alcune intercettazioni catturarono chi annuiva e sghignazzava parlando delle future commesse. Un’inquietante insensibilità che, seppure in situazioni diverse, è ritornata a distanza di qualche anno.

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