I sindacati della Puglia dalla manifestazione a Roma rivendicano più sicurezza sui cantieri

I sindacati della Puglia dalla manifestazione a Roma rivendicano più sicurezza sui cantieri
I sindacati della Puglia dalla manifestazione a Roma rivendicano più sicurezza sui cantieri
di Alessio PIGNATELLI
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Domenica 14 Novembre 2021, 05:00

Tante croci bianche a commemorare l’inaccettabile strage sui cantieri. E per rivendicare, tra le diverse cose, maggiore sicurezza e nuove regole. Anche dalla Puglia è arrivato il grido d’allarme dei sindacati edili che hanno manifestato a Roma ieri mattina in piazza Santi Apostoli: una scenografia accompagnata dal messaggio «Basta morti sul lavoro» durante il sit in indetto da Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, a cui hanno partecipano anche i tre leader di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri.

I numeri

A spingere i sindacati a scendere in piazza sono i numeri di questa «interminabile scia di sangue» come hanno tuonato dal palco, una piaga che da ottobre ad oggi ha seminato in Italia mille vittime nei luoghi di lavoro - +16% nei primi nove mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno passato - con una delle più alte incidenze proprio nei cantieri edili. Una mattanza che in Puglia nel 2021 si è tradotta con 53 morti bianche e, per l’edilizia, un decesso in media al mese.

«Nei cantieri stiamo registrando un tragico aumento degli infortuni, molti dei quali mortali - ha affermato Antonio delle Noci, segretario generale Filca-Cisl Puglia - Non si avevano dati così drammatici dagli inizi degli anni Novanta: è sicuramente il frutto dell’avvio di tante opere, grazie alle risorse stanziate dal Pnrr, ma anche della foga di finire il lavoro, della corsa al profitto.

Si parla tanto di transizione economica ed ecologica ma è necessario che la transizione sia anche sociale: la forte ripresa del settore non può avvenire a scapito della qualità del lavoro e della dignità del lavoratore». La richiesta dalla Capitale al Governo è un impegno ancor maggiore sul fronte della prevenzione. «Nessuna transizione ecologica ed economica potrà mai avere luogo senza che la persona sia al centro di questi cambiamenti epocali» ha aggiunto il segretario regionale.

Per quanto riguarda gli appalti pubblici, da pochi giorni è operativo il Durc per congruità, strumento fondamentale per contrastare lavoro irregolare e dumping contrattuale. È necessario ovviamente il coinvolgimento da parte delle stazioni appaltanti per monitorare situazione dei cantieri e garantire la sicurezza dei lavoratori. «A giugno - ha ricordato Francesco Bardinella, segretario jonico Fillea-Cgil anche lui presente alla manifestazione - c’è stato l’infortunio mortale di un lavoratore edile impegnato nelle attività di messa in sicurezza foce fiume Tara. Servono i fatti per dimostrare che la sicurezza dei lavoratori è una priorità. Il governo ha dato le prime risposte che però vanno migliorate: chiediamo l’attuazione della patente a punti e un piano straordinario dell’Inail con gli enti bilaterali del settore. A Taranto, per esempio, con Formedil e Inail Puglia pochi giorni fa abbiamo lanciato il progetto bollino sicurezza cantieri».

Le novità normative

Lotta al dumping contrattuale, inserimento nel codice penale di un’aggravante per infortunio mortale sul lavoro: sono queste dunque alcune rivendicazioni dei sindacati alla politica. Che, a onor del vero, negli ultimi tempi si sta muovendo. Per esempio, ha specificato il vicepresidente della Commissione di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia Iunio Valerio Romano, in Senato è in fase di conversione il decreto fiscale e lavoro, con il quale si è cercato di rendere più efficace ed efficiente il sistema dei controlli. «Inoltre l’attivazione di un Osservatorio provinciale sulla sicurezza e sugli infortuni di cui facciano parte anche le associazioni datoriali e gli enti preposti al controllo - ha concluso il capogruppo M5S - promosso presso la Prefettura di Lecce da Cgil, Cisl e Uil, è certamente un utile strumento per tenere alto il faro della prevenzione. Il nostro Paese sta vivendo una fase storica di ripartenza economica. Grazie ai tanti incentivi il settore delle costruzioni è in grande espansione, ma è necessario garantire professionalità e rispetto delle regole».

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