Dal generale l'ok ai richiami in vacanza. Operatori turistici soddisfatti

Dal generale l'ok ai richiami in vacanza. Operatori turistici soddisfatti
di Rita DE BERNART
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Giovedì 10 Giugno 2021, 05:20

In casi eccezionali e con un preavviso adeguato sarà possibile accedere alla seconda dose di vaccino nel luogo di vacanza. Una decisione che secondo gli operatori del comparto turistico porterà a sbloccare fino al 15% di prenotazioni in attesa di conferma. Dopo diverse settimane di dibattito e di pressing da parte delle regioni, il commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha ceduto e dato il suo assenso alle somministrazioni ai turisti.

LA LETTERA

«Laddove per eccezionali motivi – ha dichiarato il generale nella lettera di risposta alla Conferenza delle Regioni - dovesse rendersi necessaria la somministrazione della seconda dose a lavoratori e turisti che soggiornano al di fuori della Regione di residenza per un periodo di permanenza congruo, questa struttura, qualora informata con adeguato preavviso, è disponibile al riequilibrio delle dosi da distribuire». L’apertura auspicata dalla filiera turistica e dai sistemi regionali c’è, resta però il criterio di eccezionalità; e d’altra parte nei giorni scorsi lo stesso Figliuolo aveva invitato le Asl ad una maggiore flessibilità per consentire agli utenti di poter scegliere fra più date opzionali. «I vaccini in vacanza - ha aggiunto - sono più uno spot che una necessità, esiste già una flessibilità nella prenotazione della seconda dose per non farla coincidere con il periodo delle vacanze ma, se questo dovesse avvenire, le Regioni si stanno impegnando per far sì che il vaccino si possa fare in un’altra regione.

I sistemi informativi saranno allineati perché la registrazione avvenga in modo corretto». 

LE REAZIONI
Questa opportunità riguarda unicamente l’inoculazione dei richiami e, nonostante le diverse limitazioni, viene recepita come un’occasione da utilizzare per trasmettere ai clienti la giusta dose di serenità nella fase di prenotazione. «Questa decisione un po’ ci sorprende - commenta Marina Lalli, presidente di Federturismo nazionale - il generale si era dimostrato contrario e fermo nella volontà di non autorizzare i richiami in vacanza, evidentemente ha ceduto alle pressioni comprendendone le motivazioni. Per il nostro settore è di certo un bene perché chi si sentiva dubbioso nel prenotare ora sarà più tranquillo. Riguardo all’eccezionalità, va da sé che a richiedere la dose in vacanza non sarà chi si sposta per un soggiorno breve ma chi lo fa per lunghi periodi affittando appartamenti per uno o due mesi o nei villaggi. Trovo difficile credere che chi prenota una settimana voglia perdere un giorno di relax per il vaccino e con il rischio di incorrere in qualche intoppo o negli effetti collaterali con i lievi malesseri conseguenti. Oltretutto gli esperti hanno già chiarito che per quanto sia preferibile attenersi ai tempi prestabili non ci sono rischi o problemi nello spostare la seconda dose». 
Si tratta dunque di una operazione promozionale che funge da incentivo psicologico a prenotare il soggiorno senza attendere il proprio piano vaccinale. Il sistema però, per non essere un boomerang, dovrà funzionare alla perfezione. «I turisti si aspettavano questa opportunità», dice Francesco De Carlo di Asshotel Puglia. «E da molti villaggi turistici, dove i soggiorni solitamente sono più lunghi, avevamo richieste più pressanti in questo senso. Ora si potranno sbloccare un 10-15% di prenotazioni sospese causa vaccino. È sicuramente una buona opportunità per il settore ma bisognerà organizzare molto bene questa macchina burocratica per evitare che si trasformi in un danno di immagine, penso ad un turista che si scontra con qualche intoppo rovinandosi la vacanza. E devono essere chiari i criteri dell’eccezionalità per non trovarci di fronte alla solita confusione all’italiana». 
Chiari per tutti gli effetti positivi a cascata di questo annuncio, resta invece la perplessità riguardo al concetto di “caso eccezionale” e qualcuno prova a dare una interpretazione più concreta dal punto di vista della ripresa dell’economia. «Avevamo già detto di essere favorevoli», spiega Giovanni Serafino di Confindustria turismo Lecce. «La possibilità di organizzare la vacanza senza essere condizionati dalla data del vaccino è per molti un incentivo, e siamo sicuri che da subito arriveranno delle conferme da parte di tanti incerti. Ma riguardo all’eccezionalità crediamo e ci auguriamo che questa possa essere legata anche ad un discorso economico. Tenuto conto che non ci saranno tantissime dosi a disposizione e che non si potrà accontentare tutti, sarebbe utile definire come criterio quello di fornire la dose a chi prenota presso una struttura turistica e non ad esempio a chi va in vacanza nella seconda casa o da parenti».

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