Lopalco: «Sfiducia e rallentamenti nei vaccini, non possiamo permettercelo». La Lega chiede priorità per gli addetti dei supermercati

vaccino AstraZeneca
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Martedì 16 Marzo 2021, 18:06 - Ultimo aggiornamento: 20:37

Emotività e confusione rischiano di impantanare la campagna vaccinazione. È il rischio paventato dall'epidemiologo Pierluigi Lopalco, assessore alla Sanità della Regione Puglia: «Siamo in un momento in cui un rallentamento non possiamo permettercelo - ha detto intervenendo all'Aria che tira su La7 - Si sta parlando di eventi avversi ma nessuno pensa che in piena pandemia una persona che non viene vaccinata oggi, oggi stesso ha probabilità di infettarsi. Sono casi possibili da coronavirus che non stiamo prevenendo non vaccinando oggi. L'emotività in queste scelte non deve avere spazio, esistono i numeri».

Per Lopalco c'è un problema comunicativo importante, «anche perché un cittadino non riesce a capire se il blocco è stato determinato da una scelta di un ministro o di un organo come Aifa o come Ema, sa soltanto che un vaccino non è più utilizzato.

Questa confusione dal punto di visto comunicativo mina alle radici tutta la campagna vaccinale, mina fiducia nella vaccinazione e non possiamo permettercelo».

Vaccini per i dipendenti della grande distribuzione

Il gruppo della Lega in Consiglio regionale della Puglia, intanto, ha presentato una mozione per impegnare la giunta Emiliano «ad aggiornare il calendario vaccinale regionale inserendo, in via prioritaria, anche i dipendenti della grande distribuzione, in particolare coloro che operano nelle attività destinate alla vendita di generi alimentari, portalettere ed addetti uffici postali che svolgono attività a diretto contatto con il pubblico, al fine di poter accedere alle dosi di vaccino eventualmente residue a fine giornata, qualora non conservabili».

«Siamo in un momento in cui - afferma Davide Bellomo, capogruppo Lega Puglia - è quanto mai indispensabile intensificare le attività di somministrazione del vaccino anti Covid, affinché, in tempi ragionevoli, si arrivi ad avere una percentuale alta di popolazione vaccinata. Evitare sprechi è, dunque, di fondamentale importanza».

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