Elezioni e non solo, in Puglia la scuola riparte il 24 settembre

Elezioni e non solo, in Puglia la scuola riparte il 24 settembre
di Maria Claudia MINERVA
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Giovedì 2 Luglio 2020, 09:25 - Ultimo aggiornamento: 15:03
Salvo nuove complicazioni legate al Covid, in Puglia si tornerà in classe il 24 settembre prossimo, subito dopo le elezioni Regionali del 20 e 21 dello stesso mese. Lo ha confermato l'assessore regionale all'Istruzione Sebastiano Leo che questa mattina firmerà la delibera, frutto di un accordo raggiunto l'altra sera con i sindacati di categoria. La notizia fa tirare un sospiro di sollievo a dirigenti, docenti, studenti e genitori, finora in grande ansia per le tante incognite legate al nuovo avvio del prossimo anno scolastico. Già fissata anche la data di conclusione delle lezioni: l'11 giugno 2021. Ovviamente, questo sarà possibile se tutto andrà bene e non si ripresenterà facciamo i debiti scongiuri quella che gli scienziati paventano, ossia la seconda ondata di Coronavirus.

Tornando alle date, vale la pena ricordare che il ministero dell'Istruzione, recentemente, aveva indicato il 14 settembre quale giorno di inizio delle lezioni ma la Puglia, considerando l'appuntamento elettorale, ha preferito far slittare il termine previsto dal Miur per evitare che le scuole riaprano e richiudano subito dopo per via, appunto, delle Regionali. «Domani (oggi per chi legge, ndr) firmerò la delibera: in Puglia si torna tra i banchi il 24 settembre. Una data che abbiamo scelto sia per andare oltre la data elettorale, evitando altre sanificazioni e costi aggiuntivi, sia per dare più tempo ai dirigenti, oberati di lavoro, di riorganizzarsi» ha confermato l'assessore Leo.

«Tuttavia, resta inteso che le scuole, nell'ambito della loro autonomia organizzativa, potranno avviare le lezioni anche prima del 24 settembre ha chiarito ancora Leo -. Ogni dirigente farà come meglio crede in base alle proprie esigenze, legate anche a ponti e vacanze invernali».
Intanto i sindacati, pur condividendo la data di avvio delle lezioni con l'assessorato regionale, incalzano il ministero all'Istruzione sulle questioni legate all'adeguamento edilizio delle strutture. «Servono certezze e risorse per evitare enormi disagi ha sottolineato il segretario della Uil Scuola Puglia, Giovanni Verga -, perché c'è il caos più assoluto rispetto alle modalità di frequenza e al corpo insegnante, considerato che un docente su quattro sarà precario, oltre all'assenza di disponibilità di un organico aggiuntivo». La Regione Puglia, nel frattempo, come ha confermato l'assessore Leo, «è stata delegata a fare un'analisi compiuta e precisa di tutti i plessi, per poi decidere come assegnare le risorse del governo. Adeguare le scuole, secondo le linee guida post Covid non è affatto semplice ha precisato l'assessore regionale Leo ma abbiamo già costituito un tavolo regionale e tavoli provinciali propedeutici all'assegnazione dei fondi». Però, mentre fino ad oggi come ha spiegato Verga, «per ogni studente era necessario uno spazio di un metro e ottanta centimetri, per il Covid servono tre metri quadrati per alunno, che significa aule di almeno 80 metri quadrati, ma come si fa?».

Si potrebbe ovviare sdoppiando le classi. A tal proposito la Regione si è detta pronta a stanziare oltre 40 milioni per finanziare l'assunzione di docenti precari. «Ma sarebbe necessario l'ok da parte del ministro per il riconoscimento del servizio» ha chiarito l'assessore Leo, sperando che la sua proposta formalizzata in una lettera aperta ad Azzolina - possa essere accolta. «Allo stato attuale, però, ha incalzato il segretario Verga le uniche risorse certe sono i nove milioni di euro stanziati dalla Regione per l'edilizia scolastica del segmento 0-6 anni, a fronte di 56 milioni richiesti dai Comuni». Molte, quindi, le aule da risistemare, ma resta l'incognita sulle risorse. Avere più tempo significa organizzarsi meglio.

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«La data del 24 settembre, con posticipo di dieci giorni rispetto a quella indicata dal ministro, mi trova favorevole ha dichiarato la segretaria provinciale dello Snals Scuola Lecce, Maria Rosaria Valentino sia dal punto di vista turistico che organizzativo, in considerazione del lavoro che riguarderà in sinergia scuole, Ust, Comuni e Provincie sul piano sicurezza. Non bisogna poi dimenticare che con l'autorizzazione data dal ministero agli uffici provinciali di pubblicare la modalità annuale (assegnazioni provvisorie e utilizzazioni) entro il 20 settembre l'apertura del 14 non avrebbe consentito la presenza a scuola in tempo utile di tutto il personale destinatario di tale mobilità. Essendo un problema che riguarda soprattutto le regioni del Sud è apprezzabile il fatto che sia stato tenuto in considerazione».
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