Scuole, l'allarme dei presidi pugliesi: «Mancano le aule, studenti in Ddi»

Scuole, l'allarme dei presidi pugliesi: «Mancano le aule, studenti in Ddi»
di Paola COLACI
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Giovedì 8 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 15:18

Non c’è solo il nodo della carenza dei trasporti da sciogliere. In vista del nuovo anno scolastico manca ancora all’appello anche un piano sanitario definito da concordare con Regione Puglia e Asl. Uno strumento operativo che possa garantire ai dirigenti scolastici di intervenire in maniera adeguata in caso di nuovi contagi a scuola. Ma poco o nulla è dato di sapere rispetto a sistemi di tracciamento e ai Toss, team di operatori sanitari la cui attivazione nelle scuole pugliesi di ogni ordine e grado era prevista già da febbraio. Resta ancora da definire, infine, la questione relativa alla disponibilità di immobili e spazi adeguati per consentire a mezzo milione di studenti il rispetto del distanziamento anche in classe. Criterio prioritario previsto dal Comitato tecnico scientifico per la ripresa delle lezioni in presenza insieme all’uso delle mascherine.

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Ma sul punto i dirigenti scolastici sono scettici. E per voce del presidente regionale di Anp (Associazione nazionale presidi) lanciano l’allarme: «Senza spazi adeguati e più aule a disposizione le scuole non potranno garantire le lezioni in presenza al 100% degli studenti - sottolinea Romito - Si dovrebbe, dunque, tornare e prevedere la Ddi (Didattica digitale integrata), seppure con criteri e modalità stabiliti dagli stessi dirigenti scolastici.

E senza lasciare la libera scelta alle famiglie, come invece è accaduto durante tutto l’anno scolastico appena trascorso». Ma per il numero uno dei presidi pugliesi non è da sottovalutare neppure il rischio che la carenza di mezzi di trasporto - dovuta al rispetto dei limiti di capienza ai bordo dei bus - possa determinare ancora una volta caos e disagi. Scenario delineato nelle scorse ore da Matteo Colamussi, presidente di Asstra Puglia e Basilicata, il quale ha rimarcato la necessità di adottare il sistema di differenziazione degli ingressi a scuola per gli studenti quale unica soluzione per scongiurare disservizi. «Ipotesi rispetto alla quale siamo assolutamente contrari - fa sapere Romito - In questi mesi i trasporti si sarebbero dovuti implementare e invece ci viene proposto ancora una volta di rivedere orari di ingresso e uscita degli studenti da scuola per risolvere criticità che non sono di nostra competenza».

Caos rasporti, Calienno (Cisl): «Niente ingressi scaglionati»

Sulla necessità di tornare a fare il punto sulla scuola nel più breve tempo possibile e affrontare tutte le problematiche che durante un anno di pandemia di fatto sono state soltanto rimandate insiste Roberto Calienno, segretario regionale della Cisl Scuola. «Sotto i riflettori restano sempre le stesse criticità: trasporti, piano sanitario, tracciamento e aule affollate - elenca Calienno - Lo scorso anno siamo arrivati del tutto impreparati alla riapertura delle scuole. Quest’anno non commettiamo gli stessi errori: non possiamo sperare solo in una campagna di vaccinazione capillare. Al momento, tuttavia, dalla Regione non abbiamo ancora avuto alcun input. Né il governo regionale mi risulta si sia ancora dotato di un piano di trasporti e di piani sanitari adeguati. Di contro, sentiamo ancora parlare di ingressi scaglionati e orari di lezioni differenziati. Personalmente, non sono mai stato d’accordo con questo principio ma anche se si dovesse decidere di applicarlo per scongiurare disagi vorrei che mi fosse spiegato chi sanificherà i mezzi di trasporto tra una corsa e l’altra». Critico rispetto ai tempi lunghi di gestione delle questioni da affrontare in vista del ritorno in classe il 20 settembre anche Giovanni Casarano, presidente di Anp Lecce e dirigente scolastico dell’istituto “Lanoce” di Maglie: «Innanzitutto va completata la campagna di vaccinazione degli studenti ma anche dei docenti e del personale scolastico - detta il timing Casarano - Ma sarà fondamentale anche stabilire un adeguato sistema di tracciamento all’interno delle scuole. Tra le priorità resta, poi, l’abbassamento dell’indice di affollamento delle aule. Solo partendo da questi presupposti sarà agevole programmare la ripresa dell’anno scolastico. Altrimenti ancora una volta tutti gli sforzi che il mondo della scuola ha fatto e sta facendo rischiano di risultare vani. Il confronto con la Regione non è più rimandabile: dobbiamo tornare a puntare i riflettori sulla scuola pugliese in tempi rapidi».

L'assessore Leo: «Tavolo tecnico la prossima settimana»

Già la prossima settimana il tavolo permanente sulla scuola dovrebbe tornare a riunirsi. Ad annunciarlo è l’assessore regionale Sebastiano Leo: «In queste ore ho avuto modo di confrontarmi con l’Ufficio scolastico regionale - fa sapere Leo - E già la prossima settimana sarà riconvocato il tavolo tecnico proprio per fare il punto su trasporti, piani sanitari e logistica. Il nostro lavoro non si è mai fermato. E a partire dai prossimi giorni torneremo a intensificare ogni attività proprio per garantire la ripresa della scuola in totale sicurezza e limitando al minimo i disagi a docenti e studenti».
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