Scuola, Puglia pronta a prorogare dal 4 dicembre l'ordinanza sulla didattica on demand: «Contagi aumentati con la ripresa delle lezioni»

Scuola, Puglia pronta a prorogare dal 4 dicembre l'ordinanza sulla didattica on demand: «Contagi aumentati con la ripresa delle lezioni»
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Martedì 1 Dicembre 2020, 16:57 - Ultimo aggiornamento: 17:29

La Regione Puglia si starebbe orientando verso la proroga dell'ordinanza, in scadenza giovedì 3 dicembre, che permette di scegliere per i propri figli tra didattica in classe o a distanza. È quanto emerso durante l'incontro che si è svolto oggi tra sindacati, Ufficio scolastico regionale, e Regione Puglia rappresentata dal presidente Michele Emiliano e dagli assessori alla Sanità, Pierluigi Lopalco; e al Diritto allo studio, Sebastiano Leo.

«Ora che i contagi, stando ai numeri forniti dall'assessorato alla Salute, hanno raggiunto il picco, abbiamo ribadito la necessità, per il bene di studenti e personale scolastico, di chiudere le scuole e di ricorrere alla didattica a distanza se la Regione Puglia davvero ritiene che gli istituti del territorio non siano luoghi sicuri», dichiara Gianni Verga, segretario generale della Uil Scuola Puglia. L'assessore Lopalco - fa sapere la Uil - ha comunicato che, ad oggi, sono 500 gli alunni e 450, tra personale Ata e docenti, le persone contagiate dal Covid-19. A questi si aggiungono 4000 alunni e 1100 lavoratori della scuola in quarantena. «Stando così le cose - continua Verga - alle condizioni attuali ci pare sinceramente azzardato dare il via libera a un rientro a scuola a dicembre e perfino a gennaio. I presidi sanitari per ogni istituto richiesti dalla Uil Scuola, indispensabili per contrastare con efficacia i contagi, sono rimasti lettera morta, così come il sistema dei trasporti ancora non ci convince».


LOPALCO: CONTAGI RIPARTITI CON RIAPERTURA SCUOLE

«Finora abbiamo dei dati di fatto che ci dicono che il contagio è ripartito da quando si sono riaperte le scuole, ed è ripartito in maniera sproporzionata nella fascia di età scolare: ossia chi andava a scuola si è contagiato di più rispetto ad altre fasce di età».

Lo ha detto l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, assessore alla sanità della Regione Puglia, partecipando al talk «Ambiente e pandemie», che ha chiuso una tre giorni online con docenti dell'Università di Foggia in vista della Notte dei Ricercatori. «Abbiamo anche assistito all'evidenza - ha aggiunto - che la seconda ondata di coronavirus è stata sostenuta principalmente da focolai familiari. Sono ancora una volta convinto che la scuola sia un aggregatore sociale troppo importante in tempi di pandemia. Con questo non vogliamo dire che i contagi avvengono in aula, ma possono avvenire fuori dai cancelli, sull'autobus, al bar, quando i ragazzi si riuniscono a fare i compiti. Ecco perché terrei ancora la didattica a distanza come standard, e la didattica in presenza solo come estrema ratio per le famiglie che non possono permettersi di tenere i bambini in casa. Ma è chiaro - ha concluso - che dietro questa scelta ci sono anche valutazioni politiche da fare». 

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