Dad o scuola in presenza? “Scade” l'ordinanza della Regione. Emiliano: «Pressing per la chiusura». Ma si aspetta la decisione del Governo

Dad o scuola in presenza? “Scade” l'ordinanza della Regione. Emiliano: «Pressing per la chiusura». Ma si aspetta la decisione del Governo
di Paola COLACI
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Giovedì 3 Dicembre 2020, 07:31 - Ultimo aggiornamento: 16:40

«Ho tutto il sistema scolastico pugliese che vuole che io chiuda le scuole, me lo hanno comunicato due giorni fa, e sono in contrasto con la ministra Azzolina». Michele Emiliano riflette ancora e attende sino all'ultimo. L'ordinanza che porta la sua firma e garantisce alle famiglie pugliesi di scegliere se mandare i figli a scuola oppure optare per la didattica a distanza (Dad) per elementari e medie scade proprio oggi. E la bozza di proroga del provvedimento è già sulla scrivania del presidente della Regione. La decisione definitiva potrebbe arrivare nella tarda mattinata di oggi. Per le 10.30 è, infatti, prevista una riunione convocata dall'assessore alla Scuola Sebastiano Leo a cui prenderanno parte gli assessori alla Sanità Pier Luigi Lopalco e ai Trasporti Anna Maurodinoia, la dirigente dell'Ufficio scolastico regionale Maria Cammalleri e lo stesso governatore.
Ma prima di firmare Emiliano sembra intenzionato ad attendere le intenzioni del governo sulle scuole. Orientamento che sarà cristallizzato nel nuovo Dpcm del premier Giuseppe Conte che entrerà in vigore domani. Una firma che sarà anticipata, tuttavia, da una serie di riunioni preliminari della Conferenza Stato-Regioni che dovrebbero essere decisive a chiarire anche gli ultimi dubbi dei governatori. E non è escluso che all'esito del vertice regionale e del confronto con il governo lo stesso Emiliano possa decidere persino di stringere ulteriormente le maglie dell'ordinanza 413 attualmente in vigore, proprio come hanno chiesto con forza sindacati e presidi nei giorni scorsi rispetto alla discrezionalità della scelta lasciata alle famiglie.


Le stesse famiglie degli studenti pugliesi, ancora alle prese con il dilemma della Dad on demand, che in queste ore attendono un segnale da Bari. Indicazioni più certe in grado di rimettere ordine nel grande caos di queste settimane. Stessa istanza di definizione di un quadro più certo che nei giorni scorsi è stata avanzata alla Regione dal presidente di Anp Puglia (Associazione nazionale presidi), Roberto Romito: «Si ridisegni un quadro di certezze, a fronte della grande confusione in cui versa attualmente il servizio di istruzione nelle scuole».

In realtà, le indicazioni arrivate dal tavolo tecnico tra i vertici pugliesi, il mondo della scuola e i sindacati riunitosi lo scorso lunedì vanno tutte nella stessa direzione: dato il numero dei contagi oltre la soglia di sicurezza (quasi mille i casi tra studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo e più di 5mila in quarantena) quella suggerita è la linea della prudenza. E del resto anche ieri mattina ai microfoni di Omnibus su La7, il governatore ha fatto sapere: «Tutto il mondo della scuola nella ultima riunione con l'ufficio scolastico regionale mi ha chiesto di chiudere totalmente, di eliminare la didattica in presenza per tutti almeno fino al 7 gennaio, rifletteremo perché questa cosa contraddice l'indirizzo governativo» ha confermato. Poi la rivendicazione della decisione di riaprire le scuole molto tardi: «Perché sapevo che sarebbe stato uno dei contesti di innesco della seconda ondata dei contagi - ha detto - Tecnicamente non abbiamo chiuso le scuole ma abbiamo chiesto con una ordinanza la obbligatorietà della didattica a distanza per le famiglie che la richiedevano, considerandolo un loro diritto costituzionale a tutela della salute propria, degli studenti e dei componenti della famiglia. E questa ordinanza non è mai stata impugnata». E su questa linea elementari e medie in Puglia dovrebbero procedere sino a dopo le vacanze di Natale. Si vedrà. Le prossime ore saranno decisive.


A contestare i tempi lunghi del governatore, però, è il senatore di Forza Italia Dario Damiani. «A 24 ore dalla scadenza dell'ordinanza regionale sulle scuole, il presidente Emiliano non sa se chiuderle o no; inoltre, non sa se chiedere o no di nuovo la zona rossa per le province Bat e Foggia - ha rimarcato nelle scorse ore il parlamentare azzurro - Di sicuro, quindi, noi pugliesi abbiamo una certezza: Emiliano non sa. Non sa cosa decidere mentre la regione che lui governa ha il tasso più alto di contagi in Italia, con una media di oltre il 17% fra tamponi effettuati e casi positivi riscontrati».

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