Scuola, dal Governo nessuna deroga al distanziamento sui bus e obbligo di mascherina

Scuola, dal Governo nessuna deroga al distanziamento sui bus e obbligo di mascherina
di Maria Claudia MINERVA
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Martedì 25 Agosto 2020, 08:41 - Ultimo aggiornamento: 08:53

«Nessuna deroga al metro, anche con obbligo di mascherina». Restano fermi gli attuali criteri di distanziamento all'interno dei mezzi di trasporto: il Comitato tecnico scientifico ha bocciato la richiesta avanzata dalle Regioni nei giorni scorsi. Il chiarimento è arrivato ieri pomeriggio nel corso di un vertice a Palazzo Chigi convocato dal premier Giuseppe Conte sui problemi legati alla ripartenza della scuola. Per il Cts le due soluzioni tecniche sulle quali lavorare sono l'utilizzo di separatori sui mezzi del trasporto e la differenziazione degli orari scolastici. Ma c'è da dire che la prima soluzione non sarà disponibile a breve e non potrà applicarsi a metro e bus urbani. E pure l'idea di differenziare gli orari scolastici, «non può essere la soluzione», ha spiegato il coordinatore degli assessori regionali ai Trasporti, Fulvio Bonavitacola.

«Le Regioni - aggiunge - avevano da tempo sollecitato una strategia nazionale a riguardo». Insomma, rimane un rebus di non poco conto come i ragazzi raggiungeranno le scuole, perché se è chiaro che verranno riaperte dal 1 settembre per il recupero degli apprendimenti e dal 14 per le lezioni (il 24 per la Puglia e le regioni in cui dovrà essere rinnovato il governo), non è altrettanto chiaro come si farà a farlo senza poter prendere i mezzi pubblici. In questo contesto, le Regioni si apprestano a muoversi anche autonomamente.

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Intanto l'incontro con il presidente del Consiglio e i ministri Lucia Azzolina, Roberto Speranza, Paola De Micheli e Francesco Boccia - presente pure il commissario Domenico Arcuri e il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli - convocato per un aggiornamento sulle misure da prendere per il ritorno a scuola, considerate le innumerevoli perplessità venute a galla in questi ultimi giorni. A spingere Conte alla convocazione di un doppio vertice (subito dopo il premier ha iniziato un vertice con i capi delegazione della maggioranza) è stato proprio il timore che la crescita dei contagi possa compromettere la riapertura delle scuole, ma anche le polemiche sul ritardo nella consegna dei banchi monoposto e sulla predisposizione, da parte di alcuni enti locali, di spazi in cui tenere lezione, le critiche dei sindacati al ministro Azzolina, da lei rispedite al mittente, e, come già detto, le difficoltà nel predisporre il servizio di trasporto per portare i ragazzi a scuola mantenendo la distanza di almeno un metro.

Nel frattempo il ministero dell'Istruzione ha fatto sapere che dal primo settembre gli istituti scolastici saranno impegnati nel recupero degli apprendimenti, mentre già ieri in Puglia sono cominciati i collegi del corpo docente e le cosiddette passerelle (gli esami per cambiare scuola). Il ministero ha, inoltre, ricordato che «in questi mesi è stato fatto un importante lavoro per la ripresa che ha coinvolto tutti i Ministeri interessati, le Regioni, gli Enti locali, gli Uffici scolastici regionali, le scuole, con tutto il personale e i dirigenti scolastici, le parti sociali, le associazioni di studenti, genitori» e che con i sindacati sono stati siglati appositi protocolli di sicurezza». Da ieri è anche attivo un help desk dedicato interamente alla ripresa a cui le scuole potranno rivolgersi in caso di dubbi e quesiti. Sarà attivo dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.

I nodi da sciogliere restano comunque tanti, motivo per cui sono stati calendarizzati alcuni appuntamenti. Il primo è per giovedì 27 agosto, alle 13, con il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Agostino Miozzo, che sarà presente all'audizione presso la Commissione Cultura alla Camera. Un primo momento chiave con il coordinatore che sarà chiamato a rispondere a tutti i dubbi concernenti il ritorno in classe.

Il secondo appuntamento è stato fissato per il 29 agosto quando, invece, si riunirà il Comitato Tecnico Scientifico, per analizzare gli indici epidemiologici del Coronavirus, con un bilancio regione per regione sull'andamento dei contagi.

In base all'andamento della pandemia potrebbe essere decise aperture localizzate o altre misure. Infine, il 31 agosto la Conferenza internazionale promossa dall'Oms Europa cui parteciperà anche il ministro della Salute, Roberto Speranza che ha all'ordine del giorno proprio la riapertura delle scuole. L'obiettivo è dare indicazioni su procedure che potranno essere condivise, al di là delle differenti situazioni dei Paesi dell'Unione.

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