Scuola, il concorso delle polemiche: anche la Puglia si ribella ai quiz impossibili per i prof

Percentuali bassissime ai test. Italiano: ok a 87 su 2.300 candidati iscritti sul quiz a risposta multipla

Scuola, il concorso delle polemiche: anche la Puglia si ribella ai quiz impossibili per i prof
di Alessio PIGNATELLI
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Marzo 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 15:14

Lasciate ogni speranza o voi che entrate. E in effetti quella speranza si è tramutata in un vero e proprio inferno. Ha assunto i contorni di un’ecatombe l’esperienza di migliaia di docenti pugliesi che hanno affrontato il concorsone della scuola con il sogno di diventare di ruolo. Più semplicemente, di abbandonare la strada di un lungo precariato. Una situazione che accomuna diverse regioni in quanto la selezione è stata nazionale: il dissenso e le proteste sono divampate dappertutto tanto da indurre il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi a prendere le distanze dalle modalità a quiz: «È un concorso che noi abbiamo ereditato dal passato. Stiamo eseguendo impegni presi in precedenza, che vanno onorati, con una modalità di organizzazione anche delle prove che si è dimostrata non adeguata. Noi stiamo andando verso un’idea molto chiara che è quella di andare verso concorsi annuali».

Le proteste

Sulle chat di Whatsapp e sui social non si parla d’altro. Almeno, tra docenti. Le prove che hanno caratterizzato la selezione scritta hanno lasciato strascichi. In Puglia i posti a disposizione nel concorso ordinario per le scuole medie e superiori sono 1.322. Le domande di partecipazione sono state 47mila. Diverse le classi di concorso a bando ma il sistema era unico: 50 domande a scelta multipla al pc, correzione ed esito immediato.

Prova superata con 70 punti, ogni risposta esatta ne valeva 2. Zero punti per quelle errate o non risposte. Non si hanno dati globali ma ci sono numeri che danno l’idea di una situazione generale.

Per esempio per la classe A022 (Italiano, Storia, Geografia nella scuola secondaria di primo grado) 87 partecipanti hanno superato la prova su 2.300 iscritti ma sono stati circa in 1.600 i candidati che hanno affrontato la prova. Attenzione al dettaglio: i posti a disposizione erano 93, quindi non si è nemmeno raggiunta la quota messa a bando. Per la classe di tecnologia sempre per quanto riguarda la scuola media: via libera per 150 su 2mila partecipanti e 47 posti a concorso. E ancora: per la classe A012 (Discipline letterarie negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado) hanno superato lo scritto 59 partecipanti ma sono 80 i posti disponibili. Una delle migliori performance si è raggiunta nella classe di concorso di Inglese - AB24 e AB25 - dove un quarto dei partecipanti ha superato la prova.

«Questo era l’ultimo passaggio di una storia precedente - ha aggiunto Bianchi sul concorso “terno al lotto” - che ha dimostrato tutti i limiti, non c’è nessun dubbio. Bisogna andare verso concorsi annuali avendo ben chiaro quali sono i posti disponibili e vacanti in ogni area».

I quiz

Ma perché la tipologia dei quesiti ha sollevato così tante polemiche? In molti hanno sostenuto che si trattasse, al di là della classe di concorso, di nozionismo puro. In particolare, per le materie umanistiche è stato chiesto cos’è il modello “push-pull” o cosa prevede il modello fordista. E ancora, nell’ambito dell’insegnamento 2.0, cos’è Readium, plugin di Chrome. Per le domande più classiche: “Quale battaglia non fu combattuta nella prima guerra d’indipendenza tra Custoza, Goito, Cassino e Curtatone” o “Quali poeti si uniscono a Dante nel I cerchio dell’inferno”. Tra gli argomenti richiesti c’erano per geografia lo sprawl urbano e hub and spoke. E dopo le polemiche, si muovono anche le associazioni.

Con riferimento al concorso ordinario della scuola secondaria e della scuola media, il Codacons, insieme con l’associazione per i diritti civile nella scuola, ha annunciato che presenterà al Tar del Lazio un ricorso collettivo. «Come noto - si legge in una nota - le prove dei due concorsi si sono rivelate un flop totale e hanno fatto registrare in tutta Italia un numero incredibile di bocciature, a causa di quiz assurdi, domande sbagliate e irregolarità di vario tipo denunciate dai candidati. Una situazione di caos che deve ora portare tutti coloro che hanno sostenuto la prova scritta senza superare l’esame ad essere ammessi all’orale». Ecco perché «Codacons e Associazione per i diritti civili nella scuola stanno raccogliendo le adesioni a un ricorso collettivo al Tar del Lazio finalizzato a tutelare i diritti di quanti hanno sostenuto l’esame risultando bocciati a causa degli errori contenuti nelle domande a risposta multipla o per i quesiti assurdi non in linea con le finalità dei concorsi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA