Sciopero, non si decolla: in Puglia cancellati 12 voli
e altri 16 sono a rischio

Sciopero, non si decolla: in Puglia cancellati 12 voli e altri 16 sono a rischio
di Vincenzo DAMIANI
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Venerdì 15 Dicembre 2017, 05:25 - Ultimo aggiornamento: 12:02
Dodici voli Alitalia cancellati, altri 16 collegamenti Ryanair a rischio e la possibilità concreta che, oltre a questi, altri aerei possano restare fermi in pista e non decollare dagli scali pugliesi. Quello di oggi sarà un venerdì nero per chi deve viaggiare in aereo, a sentire i sindacati l’adesione allo sciopero nazionale sarà elevata e, di conseguenza, potrebbe essere alto anche il numero di voli soppressi.
Ad incrociare le braccia saranno i dipendenti di Enav, quelli di Alitalia, di Ryanair e Vueling e lo faranno in orari diversi, coprendo alla fine tutto l’arco della giornata. Ecco nel dettaglio gli orari dello sciopero: il comparto aereo, aeroportuale e indotto degli aeroporti si fermerà dalle 00:01 alle 23:59 di oggi; i dipendenti Enav dalle 13 alle 17, quelli di Alitalia dalla mezzanotte alle 23:59 di oggi. E ancora: i lavoratori di Ryanair sciopereranno dalle 13 alle 17, mentre quelli di Vueling (personale navigante di cabina) dalle 10 alle 14.
Sul sito di Enac è disponibile la lista dei voli garantiti, lo sciopero Alitalia è stato indetto dal sindacato Cub Trasporti, mentre per Enav e Ryanair è stato proclamato dal sindacato Fit Cisl. Iniziamo dalle certezze, dalla Puglia collegamenti Alitalia sono già stati soppressi, come annunciato dalla compagnia nazionale in un comunicato. Ecco i voli che sicuramente non verranno effettuati oggi: Bari-Roma delle 15.30, Brindisi-Roma delle 16.20, Bari-Milano delle 12.35, Brindisi-Milano delle 12.40, Bari-Milano delle 14.00, Bari-Milano delle 16.25, Roma-Brindisi delle 15.30 (orario di arrivo), Roma-Bari delle 15.40 (orario di arrivo), Milano-Bari delle 16.45 (orario di arrivo), Milano-Brindisi delle 16.35 (orario di arrivo), Milano-Bari delle 13.15 (orario di arrivo) e Milano-Bari delle 14.45 (orario di arrivo). Per quanto riguarda Ryanair la situazione è più complessa, non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale da parte della società irlandese ma, potenzialmente, dalla sono a rischio tutti i collegamenti compresi nelle fascia oraria 13-17, cioè ben 16 collegamenti verso Bergamo, Roma, Torino, Treviso, Pisa e Parigi.
Stesso discorso per Vueling, ma non bisogna dimenticarsi dello sciopero indetto dai dipendenti Enav, che durerà tutta la giornata e che potrebbe comportare ulteriori soppressioni. Sul sito istituzionale, Aeroporti di Puglia invita i passeggeri a contattare direttamente le compagnie aeree interessate per avere informazioni sul proprio volo.
Per quanto riguarda Alitalia, invece, ulteriori dettagli è possibile trovarli sul sito ufficiale della società, soprattutto informazioni che riguardano il rimborso del biglietto o la possibilità di cambiare il proprio volo senza alcuna penale fino al 22 dicembre. Per verificare lo stato del volo, inoltre, Alitalia ha comunicato i numeri da chiamare: il numero verde 800.65.00.55 (dall’Italia) o il numero +39.06.65649 (dall’estero).
 
L’Enac, Ente per l’aviazione civile, avvisa che «saranno garantiti tutti i voli, inclusi i voli charter, schedulati in partenza nelle fasce orarie 7.00/10.00 e 18.00/21.00 oltre a tutti i voli charter da/per le isole regolarmente autorizzati o notificati anteriormente alla data di proclamazione dello sciopero».
Negli ultimi giorni ha tenuto banco il caso Ryanair, con il braccio di ferro tra piloti e azienda sui diritti di associazione e la minaccia di troncare gli aumenti salariali previsti.
L’azienda irlandese ha inviato una lettera ai dipendenti chiedendo di non scioperare e minacciando, altrimenti, conseguenze: sanzioni, perdita di futuri aumenti, trasferimenti, promozioni. E se l’equipaggio non si presenterà al lavoro, ci sarà la perdita della turnazione dei 5 giorni lavorativi e 3 di riposo.
Non si è fatta attendere la replica del garante. «La dichiarazione dei vertici di Ryanair non è conforme ai principi del nostro ordinamento, nei quali lo sciopero, se esercitato legittimamente, è considerato un diritto costituzionale», ha replicato il presidente dell’Autorità di garanzia per gli scioperi, Passarelli. Vicenda chiusa? Non proprio. Lo sciopero di oggi dei dipendenti Ryanair si ripeterà nel corso della prossima settimana in mezza Europa: uno scontro che potrebbe davvero mettere in ginocchio il network del marchio guidato da Michal O’Leary, entrato nel mirino dei lavoratori e della politica
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