Braccianti esclusi dai sostegni, il comparto agricolo si ribella: venerdì sciopero e sit-in a Bari

Braccianti esclusi dai sostegni, il comparto agricolo si ribella: venerdì sciopero e sit-in a Bari
Braccianti esclusi dai sostegni, il comparto agricolo si ribella: venerdì sciopero e sit-in a Bari
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Martedì 27 Aprile 2021, 11:23 - Ultimo aggiornamento: 11:28

La protesta dei lavoratori agricoli passa alle maniere forti. Venerdì 30 aprile sarà infatti sciopero dei braccianti di tutt’Italia, compresi i 27mila di Taranto e provincia. Ad indire l’astensione dal lavoro sono le segreterie nazionali e territoriali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, che confermano con un comunicato unitario l’iniziativa di protesta contro le gravi discriminazioni perpetrate a danno di un milione di lavoratori agricoli.

Ancora una volta, nonostante le rivendicazioni e le iniziative avviate dal mese di marzo, il comparto continua ad essere escluso dal diritto a qualsiasi “sostegno”.

I sindacalisti speravano di poter sospendere il calendario della protesta dopo gli incontri finalizzati a sollecitare il governo ad un ripensamento. Ma, evidentemente, il pressing finora esercitato non è bastato. 

La protesta a Bari

 

Lo sciopero di venerdì si svolgerà con l’astensione dal lavoro nelle imprese agricole e florovivaistiche della Puglia e con una manifestazione di protesta dei lavoratori agricoli provenienti dalle tutte le province della Regione nell’area antistante la Prefettura di Bari (Piazza della Libertà) dalle ore 10 alle 13.

“Siamo sempre più preoccupati - avvertono Lucia La Penna, Antonio La Fortuna e Antonio Trenta, rispettivamente segretari di Flai, Fai e Uila Taranto - anche perché al mancato riconoscimento di un sostegno si aggiunge la preoccupazione per il paventato tentativo di modificare, semplificandola, l’attuale normativa sui voucher in agricoltura che ha garantito finora trasparenza e regolarità nell’uso di questo strumento. Inoltre, le trattative per il rinnovo dei contratti di lavoro degli operai agricoli e florovivaisti si stanno trascinando in quasi tutte le province italiane, in particolare nel nostro territorio, senza trovare una soluzione positiva”.  

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