Scandalo Tac: arriva l'interrogazione del pd Abaterusso

Ernesto Abaterusso
Ernesto Abaterusso
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Domenica 6 Marzo 2016, 17:08 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 09:51
Un'interrogazione urgente per conoscere la mappatura della dotazione strumentale e del personale utilizzato in provincia di Lecce dopo lo scandalo delle Tac esploso nelle scorse ore grazie alla denuncia del tribunle del malato. L'atto sarà presentato domani mattina dal consigliere regionale del Pd Ernesto Abaterusso e contiene una richiesta precisa relativa a quante Tac e risonanze magnetiche pubbliche ci sono, qual è l’indice di utilizzazione, quanto personale è utilizzato e in quali sedi, se ci sono tecnici radiologi che svolgono altre funzioni, qual è il fabbisogno di personale, se è possibile procedere ad assunzioni, anche a tempo determinato, di medici e tecnici radiologi.

«Le liste d’attesa per i malati di tumore sono un’indecenza - scrive il consigliere -. E bene ha fatto il tribunale per i diritti dei malati ha rendere pubblico uno dei tanti casi di disservizi che si registrano ogni giorno. Ma se ancora oggi si assiste a episodi così gravi - prosegue il consigliere regionale pd - è anzitutto per responsabilità dei vari manager che in questi anni hanno avuto nelle loro mani la gestione della sanità. Diciamo le parole giuste - prosegue Abaterusso -: tutti costoro, sempre pronti a dispensare lezioncine apprese nei tanti master frequentati, hanno fallito alla prova dei fatti. Vuol dire che per anni sono stati chiusi nelle loro stanze senza ascoltare né i pazienti e i loro bisogni, né gli stessi medici che operano in trincea e a cui neppure si risponde quando sollevano problemi che riguardano una diversa organizzazione della sanità». 
Ecco perché Abaterusso chiede al presidente Emiliano, «che ha ereditato questa situazione pesante, di affrontare con la solita determinazione il problema dei tempi d’attesa per tutti i cittadini e per garantire ai malati di tumore un percorso più rapido».
 
«Gli annunci in pompa magna cui siamo stati abituati negli anni passati (e la decana degli assessori regionali, Elena Gentile, ha battuto tutti i record) non servono - conclide -. Meno fuochi d’artificio parolai e più fatti».
 
 
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