Sanità, ecco i fondi Pnrr per la Puglia: entro maggio la firma del Cis

Sanità, ecco i fondi Pnrr per la Puglia: entro maggio la firma del Cis
di Giuseppe ANDRIANI
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Venerdì 22 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:16

Entro fine maggio la Regione firmerà il Cis, contratto interistituzionale di Sviluppo, con il Ministero della Salute e partirà il programma di investimenti, con i fondi del Pnrr, per la sanità. L’annuncio arriva dall’assessore Rocco Palese, dopo la delibera di giunta di ieri per i 650 milioni di euro previsti nel Piano Nazionale Resistenza e Resilienza.

La nuova programmazione

Partita la programmazione, che prevede la cabina della Regione, con una serie di fondi iscritti in bilancio vincolati per un programma di investimento con le aziende sanitarie locali. «La Regione Puglia si assumerà la regia di un ricco piano di investimenti – spiega l’assessore regionale alla Salute – sui quali puntiamo ad esempio per rafforzare la capacità di erogazione e monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza, per promuovere la medicina territoriale, la telemedicina e una maggiore integrazione tra i servizi sociosanitari». 

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I fondi erano stati già annunciati dal governo, lo scorso 20 gennaio. Adesso c’è la sterzata anche sui tempi: entro fine maggio la firma del contratto con il Ministero dello Sviluppo. Nel Pnrr sono previsti 15 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale, 650 milioni per la Puglia. La cosiddetta missione 6 «mira - si legge nel Piano - a potenziare e riorientare il Servizio Sanitario Nazionale, per migliorarne l’efficacia nel rispondere ai bisogni di cura delle persone, anche alla luce delle criticità emerge nel corso dell’emergenza pandemica». Migliorare e potenziare il Ssn, ma come? Due gli obiettivi programmatici, divisi in due componenti: potenziare le reti di prossimità, strutture intermedie e telemedicina per l’assistenza territoriale; e l’investimento nell’innovazione, ricerca e digitalizzazione dello stesso Servizio Sanitario Nazionale. Si viaggia su due binari paralleli: rafforzare le prestazioni delle varie Asl sul territorio con una serie di strutture e presidi territoriali, come le case della salute e gli ospedali di comunità e dall’altra parte lo sviluppo delle «competenze tecniche-professionali, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario». 
Sui tempi, Palese è sicuro: «Come previsto dalla normativa, saremo pronti a firmare entro fine maggio il Cis-Contratto Interistituzionale di Sviluppo con il Ministero della Salute – spiega l’assessore – così da poter avviare celermente l’intenso programma di investimenti.

Dimostriamo ancora una volta che la Puglia è pronta a cogliere l’importante occasione dei fondi del Pnrr perché vogliamo realizzare la nostra visione di una sanità migliore, più vicina alle esigenze dei singoli pazienti e dei territori, moderna e capace di utilizzare le tecnologie con efficienza ed efficacia».

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La programmazione per migliorare la sanità in Puglia, si articola in una serie di obiettivi. Per le case di comunità sono previsti 177 milioni, mentre per gli ospedali 78. Nel dettaglio, la Regione ha previsto 121 case della salute e 36 ospedali di comunità, di cui nove nuovi e gli altri 29 da recuperare tra le strutture esistenti. È questa la novità che emerge con maggior forza dai fondi del Pnrr: la costruzione, o la rivalutazione, di alcuni presidi sanitari che consentono al Sistema di esser più vicino ai propri pazienti. Non solo questo, però. Sono oltre 13 i milioni destinati all’obiettivo “casa come primo luogo di cura e telemedicina”, di cui 7 saranno utilizzati per l’implementazione delle centrali operative territoriali. 

I nuovi macchinari

La sanità di domani deve risolvere i problemi dell’oggi, a partire da quelle lacune che sono venute fuori durante il periodo pandemico. La Puglia avrà a disposizione quasi 100 milioni, 93 per l’esattezza, per poter ammodernare il parco tecnologico e digitale ospedaliero: si tratta, nella pratica, di fondi da investire nell’acquisto di grandi macchinari (273, secondo gli ultimi numeri diffusi) che migliorino l’attività degli ospedali. Investimento da 114 milioni, invece, per la digitalizzazione del Dea. 
Dal Pnrr una pioggia di milioni vincolati in bilancio per risolvere i nodi della sanità, non solo con una serie di micro-rivoluzioni, quali ospedali e case di comunità, ma anche con lo sviluppo di competenze digitali e il riammodernamento del parco macchinari degli ospedali. Si riparte da qui, per superare una serie di problematiche che nelle ultime settimane sono diventate sempre più urgenti. 
 

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