Sanità, case e ospedali di comunità con i fondi del Pnrr per la Puglia: ecco i 75 progetti

Sanità, case e ospedali di comunità con i fondi del Pnrr per la Puglia: ecco i 75 progetti
di Paola ANCORA
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Domenica 28 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:17

Vale 339 milioni di euro il pacchetto di progetti presentato dalle Asl di Bari, Brindisi, Lecce e Taranto alla Regione per ottenere i finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Si tratta di circa il 54% delle risorse complessive - 631 milioni - messe a disposizione della Puglia con il decreto di riparto varato dal Governo la scorsa estate. Un pacchetto che, come si vedrà, riporta sulla scena della sanità regionale progetti datati di potenziamento della medicina del territorio, con una suddivisione dei fondi disponibili ancora poco chiara e, soprattutto, tempi di realizzazione molto lunghi a fronte di scadenze di rendicontazione stabilite dall’Europa e dal Governo in semestri. 

I progetti per Bari e la provincia


Con ordine. La Asl di Bari, che conta 1.260.142 cittadini (dati del 2020, ndr), ha predisposto il parco progetti più ricco per un totale di 168 milioni e 167mila euro, così suddivisi: 7,5 milioni saranno destinati a 14 ospedali di comunità e i restanti 160 milioni a 14 case di comunità. In particolare, queste ultime ospiteranno tutte una équipe multidisciplinare di medici, un servizio infermieristico e uno radiologico e un punto prelievo.

Alcune saranno ottenute dalla rifunzionalizzazione di edifici e strutture esistenti, come avverrà - fra gli altri - ad Altamura, Monopoli e Triggiano. Altre, invece, verranno realizzate ex novo: è il caso di Bari, Terlizzi e Corato, solo per fare alcuni esempi. 

Il Brindisino


In provincia di Brindisi, la Asl punta a investire 70 milioni di euro per ridisegnare la sanità territoriale. Un’aspirazione che, in questo come nel caso delle altre province, dovrà ottenere il placet della Regione, cui spetta l’ultima parola sui progetti. Sarà infatti la Giunta di Michele Emiliano - che ha tenuto per sé la delega alla Sanità dopo le dimissioni da assessore dell’epidemiologo Pier Luigi Lopalco - a decidere quali case e ospedali di comunità saranno finanziati e in che misura. Nel Brindisino si scommette sulla ristrutturazione del “Di Summa” di Brindisi, con 40 milioni; in quella del poliambulatorio di Fasano con altri due milioni e nell’ampliamento di una struttura simile a Cisternino per sette milioni. Altri sei milioni andranno alla casa di comunità di San Pietro Vernotico; 1,5 milioni a quella di Ceglie messapica e un milione a Mesagne. Tutti spazi già esistenti, realizzati a partire dal 1999. Gli ospedali di comunità della provincia adriatica saranno ottenuti poi sempre con lavori di adeguamento del “Di Summa” di Brindisi per 5 milioni di euro; investendo 1,2 milioni nel poliambulatorio di Ceglie Messapica, adeguando con 2 milioni il Pio Istituto Caterina Scazzeri di Latiano (oggi sede di un hub vaccinale) e destinando 255mila euro a San Pancrazio salentino. In tutto, 125 posti letto. 

Taranto e i suoi progetti


Il piano messo a punto dalla Asl di Taranto e inviato alla Regione il 23 novembre scorso vale 57 milioni di euro e prevede in tutto sei ospedali e sette case di comunità. Agli ospedali andranno 20,5 milioni. Di questi, sei milioni saranno destinati al “super ospedale” San Cataldo del capoluogo che dovrebbe poter offrire, a regime, l’assistenza specialistica all’intera provincia ampliando la propria offerta con 40 posti letto. Cinque milioni andranno all’ex guardia medica di Martina Franca; un milione all’ospedale San Marco di Grottaglie; due al punto di primo intervento di Massafra e 2,5 milioni all’ospedale di Manduria. Altri due milioni e mezzo, infine, andranno alla creazione di un ospedale di comunità a Ginosa. Le case di comunità del Tarantino saranno invece create a Castellaneta (6 milioni), a San Giorgio jonico dove con sette milioni sarà riconvertito il poliambulatorio; a Taranto, con altri sette milioni e a Talsano, dove verranno investiti 8 milioni. Ancora, cinque milioni andranno all’ex ospedale di Massafra, 2,5 a Palagiano e un milione a Mottola, per un totale di 36,5 milioni di fondi necessari. Tutti i progetti, in base alla documentazione della Asl, si trovano nella fase di studio di fattibilità: per realizzarli ci vorranno dai due ai quattro anni. 

La provincia di Lecce


Anche nel Salento, il tempo medio previsto per la messa a terra di una nuova visione di medicina territoriale - che vale complessivamente poco meno di 44 milioni - è di due anni e mezzo. La Asl ha indicato 18 case di comunità da realizzare nei vari distretti sanitari ristrutturando strutture esistenti e sei ospedali di comunità nei quali garantire «cure primarie, assistenza di base e specialistica, continuità assistenziale h24, emergenza territoriale, attività di prevenzione, servizi di riabilitazione e dialisi, diagnostica per immagini e di laboratorio, farmacia, servizi amministrativi rivolti alla persona». Alle case, l’Azienda ha destinato un milione e 552mila euro ciascuna per 28 milioni complessivi. Agli ospedali di Campi salentina, Gagliano, Maglie, Nardò, Poggiardo e San Cesario 15 milioni e 732mila euro suddivisi equamente: due milioni e 622mila euro per ogni struttura di assistenza. A dare l’idea di quanta strada, ancora, ci sia da fare per avere un quadro dettagliato di cosa diventerà, domani, la sanità pugliese. 

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