Si torna a scuola in presenza per tanti alunni nel Paese ma in Puglia si assiste «alla solita risposta differenziata». La Cgil è molto critica sull'organizzazione del ritorno sui banchi. A livello nazionale e non solo. La presa di posizione è di Francesco Sinopoli, segretario generale della Flc Cgil : «Il ritorno a scuola in queste condizioni sembra più un atto volontaristico del Governo che una scelta consapevole accompagnata da misure concrete. Intanto, assistiamo già alla solita risposta differenziata delle Regioni a partire dalla Puglia. Quindi abbiamo gli stessi problemi di prima e la stessa mancanza di soluzioni nuove».
Il dibattito
Per il sindacalista, il dibattito sulla scuola è, purtroppo, inquinato dalla «necessità di dare risposte alle famiglie senza concentrarsi sulle effettive necessità per rendere sicuro questo contesto.
Domani, aggiunge, milioni di alunni tornano a scuola in presenza «senza che siano state messe in campo concrete misure per garantire la sicurezza di studenti e personale scolastico. Nessuna indicazione alle scuole per realizzare un sistema di monitoraggio nazionale, nessuna scelta su trasporti dedicati, nessuna possibilità di prevedere più ridotti gruppi di alunni o con più docenti o maggiore disponibilità di spazi, niente neanche rispetto all'annunciato "Piano Miozzo" sui tamponi da effettuare prima del rientro».
«Sapevamo che si trattava di un progetto molto ambizioso ma abbiamo sperato che potesse realizzarsi almeno su un campione della popolazione scolastica: di fatto ad oggi il Governo e il ministero dell'Istruzione non dispongono e non diffondono dati sui contagi a scuola e stanno operando scelte dettate più dalla volontà che dalla consapevolezza. Importante il dato sulla vaccinazione del personale scolastico che sta rispondendo positivamente alla campagna messa in atto, ma che non può essere sufficiente a garantire una riapertura in sicurezza».
Le previsioni
In vista della riapertura delle scuole in Puglia, i dirigenti scolastici stanno raccogliendo le richieste delle famiglie che sceglieranno la didattica a distanza come prevede l'ultima ordinanza regionale. «Sicuramente oltre il 50% degli alunni della scuola primaria tornerà a frequentare in presenza - prevede Roberto Romito dell'Anp, associazione nazionale presidi Puglia - anche se un quadro completo potremo averlo solo domani». Alcuni dirigenti scolastici hanno predisposto circolari che, pur consentendo la libertà di scelta, invitano i genitori a valutare la ddi.