Rincari, sfuma la tredicesima: 75% usato per tasse e bollette

Report della Cgia di Mestre: mensilità in più per 2 Mln di pugliesi, lavoratori e pensionati

Rincari, sfuma la tredicesima: 75% usato per tasse e bollette
di Pierangelo TEMPESTA
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Sabato 3 Dicembre 2022, 05:00

Tredicesima in arrivo per due milioni di pugliesi. Ma mai come quest’anno per moltissimi cittadini i mille euro (o poco più) che, in media, arriveranno prima di Natale, saranno solo un palliativo, un modo per ridurre gli effetti negativi causati dagli aumenti esponenziali delle bollette e dei prezzi di qualsiasi prodotto di consumo. Se, negli anni passati, la mensilità in più era utilizzata per qualche spesa extra, magari per togliersi uno sfizio rimandato di mese in mese o per acquistare i regali di Natale, quest’anno andrà a compensare, seppur solo in parte, le maggiori spese sostenute per la vita di ogni giorno. Secondo un recente studio della Cgia di Mestre, in Puglia riceveranno la tredicesima mensilità un milione e 39mila pensionati e 961mila lavoratori dipendenti, per un totale di circa due milioni di cittadini (quasi il 6 per cento del totale degli italiani destinatari della cosiddetta gratifica natalizia). In media, si stima un extra di 1.045 euro in più per ognuno dei destinatari. I pensionati hanno iniziato a riscuoterla già giovedì, mentre i dipendenti pubblici e privati la riceveranno entro le prossime tre o quattro settimane.

Solo il 25% per le spese natalizie


In totale, a livello nazionale, l’ammontare complessivo sarà di 46,9 miliardi, dei quali, però, 11,4 saranno assorbiti dal fisco.

Nelle tasche dei quasi 34 milioni di italiani destinatari della gratifica andranno, dunque, 35,5 miliardi netti. Ma come verrà spesa, nel dettaglio, la tredicesima dei pugliesi? Si stima che solo il 25 per cento sarà destinato alle spese natalizie, mentre il 75 per cento della gratifica sarà utilizzato per coprire altre spese legate a tasse, bollette e mutui. Secondo la Cgia, «una buona parte di questa mensilità aggiuntiva sarà spesa nel mese di dicembre per pagare, in particolar modo, le bollette di luce e gas, la rata del mutuo, il saldo dell’Imu della seconda abitazione, ma è altrettanto auspicabile che la rimanente parte venga utilizzata per rilanciare i consumi natalizi. Una voce, quest’ultima, che ha un’incidenza molto importante sul bilancio annuale di molti artigiani e di altrettanti piccoli commercianti». La spesa natalizia, sempre secondo l’Associazione degli artigiani e delle piccole imprese, quest’anno dovrebbe toccare almeno i 9,5 miliardi di euro. «Niente a che vedere con quanto spendevamo prima della grande crisi del 2008-2009, quando per i regali natalizi gli italiani facevano acquisti per 18/19 miliardi di euro». 

Acquisti in anticipo con il black friday


La contrazione registrata in questi ultimi anni è dovuta in parte anche al fatto che in molti anticipano a novembre l’acquisto dei regali, approfittando degli sconti del Black Friday: una tendenza sempre più in voga, soprattutto da quando ormai tutti gli store online hanno iniziato a promuovere gli sconti di fine novembre. L’abitudine ormai consolidata di anticipare i regali è stata rilevata, nei giorni scorsi, anche dagli analisti del Codacons, così come quella di regalare oggetti utili anziché beni voluttuari e di fare spese più sostenibili. Con meno acquisti, tuttavia, chi paga il conto più salato sono i negozi di vicinato, messi sempre più a dura prova dal commercio online, «mentre gli outlet e, almeno in parte, la grande distribuzione organizzata, sono riusciti ad ammortizzare il colpo». L’auspicio della Cgia è che «anche grazie alle tredicesime, in questo ultimo mese dell’anno si torni a spendere intelligentemente, ridando così fiato alla domanda interna che, purtroppo, è destinata a contrarsi». 

Generi alimentari come regalo delle feste


Anche per il 2022, i generi alimentari dovrebbero confermarsi la tipologia di regalo natalizio più gettonato: in un periodo di forte crisi come quello attuale, quindi, in molti sceglieranno il cosiddetto “regalo utile” per eccellenza, il cibo. A seguire, spiegano gli analisti della Cgia, ci saranno i giocattoli, i prodotti tecnologici, i libri, i capi di abbigliamento, le calzature e gli articoli per la cura della persona. «Non c’è alcun dubbio che i regali digitali subiranno una decisa impennata: potendo essere acquistati senza doversi recare presso i negozi fisici, sicuramente subiranno un ulteriore aumento, in particolare gli abbonamenti a piattaforme streaming e i buoni regali per acquistare online».

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