Rincari su gas e luce, anche la Puglia “in bolletta”: la spesa media annuale schizza

Rincari su gas e luce, anche la Puglia “in bolletta”: la spesa media annuale schizza
di Alessio PIGNATELLI
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Venerdì 18 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:09

Le famiglie pugliesi tagliano i consumi di gas e luce ma i costi restano decisamente più alti rispetto al passato. La nostra regione, tuttavia, registra rispetto alla media italiana aumenti minori per quanto riguarda il gas: per il Tacco d’Italia si registra una spesa media di 548 euro per l’energia elettrica (in Italia 542 euro) e di 576 euro (in Italia 683) per le bollette del gas. I conti sforano abbondantemente i mille euro di consumi annui, comunque: per l’esattezza, 1.124 euro.

E scorporando i dati per province, si scopre che la spesa maggiore è a Foggia mentre Lecce è il territorio dove si spende meno per la luce e Bat quello per il gas.

I rincari sulle bollette sono ormai un vero e proprio incubo in tutta Italia.

L'osservatorio

La causa principale dell’aumento è da attribuire al costo dell’energia sul mercato all’ingrosso che si riflette sulle spese dei consumatori finali e l’intervento del governo è riuscito solo ad attenuare queste impennate. L’Esecutivo interverrà nuovamente per replicare, per il secondo trimestre, gli interventi già adottati a gennaio cercando di calmierare i prezzi ma è evidente come servano soluzioni strutturali. L’indagine dell’Osservatorio SosTariffe.it e Tariffe.Segugio.it si concentra su una dettagliata analisi regionale che ha preso in considerazione l’evoluzione dei consumi di luce e gas e dei costi per le famiglie in maggior tutela e nel mercato libero. L’aumento sostanziale del costo dell’energia ha spinto un po’ tutti, privati e aziende, a contenere i consumi.

Questo è il primo dato da rilevare. Su base nazionale, il calo medio del consumo di energia elettrica rispetto a ottobre scorso è stato del -1% mentre la riduzione riferita al gas naturale è stata del -4%. In Puglia, le percentuali sono simili: -0,8% e -3,1%. In altre regioni, invece, i picchi sono più alti: per quanto riguarda l’energia elettrica, il taglio più marcato dei consumi viene registrato in Valle d’Aosta dove il consumo medio si è ridotto del 3% per famiglia. Più marcato, invece, il calo dei consumi di gas. In questo caso, infatti, si registra un taglio del 6% del consumo complessivo di gas per le famiglie in Abruzzo, Emilia-Romagna, Piemonte, Trentino e Veneto.

L’analisi regionale della situazione del mercato energetico si sposta poi sulla spesa media registrata dalle famiglie. Per le utenze domestiche ancora in regime di maggior tutela, l’indagine rileva che la spesa annuale maggiore per la fornitura di energia elettrica viene registrata in Sardegna dove si tocca un picco di 596 euro. Una spesa media particolarmente elevata viene registrata anche in Sicilia, con un importo complessivo di 564 euro a famiglia e in Calabria, con 562 euro in media. Come detto, la Puglia si piazza a metà classifica con una cifra di 548 euro. Per quanto riguarda il gas, invece, sono le regioni del Nord Italia a guidare la classifica della spesa nel mercato tutelato. Il picco di spesa viene registrato in Veneto, con una media di 792 euro e in Piemonte con 784 euro. Dati contenuti vengono registrati in Puglia con una spesa media di 576 euro per le bollette del gas. Attenzione, però: è bene sottolineare che questi costi sono sempre più alti rispetto al passato e, soprattutto, schizzano vertiginosamente a fronte di un taglio dei consumi.

I dati provinciali

All’interno della nostra regione, ci sono poi alcune variazioni e differenze. Sempre tenendo conto del mercato tutelato, la spesa maggiore per l’energia elettrica è a Foggia (561 euro), poi Bari (555), Brindisi (551), Taranto (548), Bat (544) e infine Lecce (530). Per il gas, ancora una volta, si paga di più in Capitanata (645 euro), poi Lecce (608), Bari (591), Taranto (558), Brindisi (557) e Bat (499).

Infine, l’Osservatorio SosTariffe.it e Tariffe.Segugio.it traccia la strada: per ridurre le bollette è possibile abbassare i costi passando alle offerte più convenienti del mercato libero. Su base nazionale, infatti, il passaggio consente un risparmio annuale medio di 75 euro sulle bollette di luce e gas. In Puglia (insieme a Sicilia e Liguria) il risparmio sarebbe inferiore: si registra la possibilità di tagliare le bollette di 63 euro nel passaggio dalla maggior tutela al mercato libero.

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