Operazione “All black”: all'alba 13 arresti in tutta Italia per traffico illecito di rifiuti e riciclaggio/Tutti i nomi

Operazione “All black”: all'alba 13 arresti in tutta Italia per traffico illecito di rifiuti e riciclaggio/Tutti i nomi
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Lunedì 17 Maggio 2021, 07:19 - Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 07:16

All'alba di oggi sono scattati 13 arresti in tutta Italia per traffico illecito di rifiuti e riciclaggio. Al termine di una complessa indagine della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, i carabinieri del Noe e i finanzieri del comando provinciale della Guardia di finanza di Taranto hanno arrestato 13 persone nelle province di Lecce, Taranto, Brindisi, Palermo,  Cosenza, Reggio Calabria, Salerno, Napoli e Caserta.

Sono tutte ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti sul territorio nazionale e riciclaggio. Secondo gli investigatori e la Direzione distrettuale antimafia - che ha coordinato l'indagine e alla quale il fascicolo è stato trasmesso per competenza dalla Procura di Torino -, i 13 sottoposti a misura cautelare, fra novembre 2018 e novembre 2019, avrebbero messo in piedi un sistema di smaltimento di rifiuti anche pericolosi. Tali rifiuti sarebbero stati prodotti nel Centro Italia e, anche a causa di un sopravvenuto blocco dell'import-export verso la Cina, avrebbero deciso di dirottare verso il Mezzogiorno i tir carichi di ogni sorta di immondizia, perché venisse bruciata o tombata nelle campagne.

La scelta del Sud Italia - secondo gli inquirenti - è stata dettata sia dai legami che i capi di questa associazione per delinquere avrebbero avuto con camorra e 'ndragheta, sia dalla logistica, ossia dalla breve distanza da percorrere con i tir per smaltire il carico scottante e, quindi, dalle minori probabilità di controlli su strada. Sotto la lente, anche le cave di Surbo, nel Salento, di Crispiano e San Giorgio, nel Tarantino.

LA NOTA DELLA PROCURA: Comunicato stampa Procura Lecce_17112659.pdf

Finanza e carabinieri hanno eseguito sequestri per diverse centinaia di migliaia di euro. I particolari dell'operazione saranno resi noti nel corso della mattinata, ma intanto sono emersi i nomi delle persone arrestate. 

La misura cautelare in carcere è stata applicata a Roberto Scarcia, 66 anni, di Taranto; Luca Dicorrado, 32 anni, di Taranto; Davide D'Andria, 40 anni, di Taranto; Francesco Sperti, 56 anni di Manduria; Claudio Lodeserto, 65 anni di Lecce; Oronzo Marseglia, di 57 anni anni di San Vito dei  Normanni, in provincia di Brindisi; Palmiro Mazzotta, 74 anni di Surbo, originario di Carmiano; Luca Grassi, 48 anni di Lecce; Salvatore Coscarella, 76 anni di Cosenza; Nestore Coseglia, 55 anni di Marano di Napoli.

Arresti domiciliari, invece, per Franco Giovinazzo, 31 anni di Siderno, in provincia di Reggio Calabria; Antonio Limuli 51 anni di Palermo e Biagio Campiglia, 42 anni di San Pietro al Tanagro, provincia di Salerno. 

La nota della Regione

«Desideriamo esprimere il nostro compiacimento e il nostro plauso per l’ottimo lavoro svolto dalla DIrezione Distrettuale Antimafia di Lecce e dai Carabinieri del Noe e della Guardia di Finanza di Taranto». Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessora all’Ambiente Anna Grazia Maraschio hanno commentato l’operazione “All Black”, che ha condotto all'arresto di tredici persone in tutta Italia.

«La lunga e complessa indagine che ha portato agli arresti di questa mattina - ha commentato Emiliano - è un duro colpo alle ecomafie. Si tratta di un altro importante passo in avanti nella faticosa azione di contrasto alla criminalità, verso la strada della legalità, della sicurezza e della salute».

«Il traffico illecito di rifiuti – ha dichiarato oggi l’assessora Maraschio - è un reato tanto grave quanto odioso, perché le conseguenze di condotte scellerate si ripercuotono sulla salute di tutti e sulle future generazioni. Per questo esprimo il mio plauso con convinzione al lavoro svolto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, con i carabinieri del Noe e la Guardia di Finanza di Taranto. La Puglia ha pagato un prezzo altissimo, sin dagli anni Novanta, alla malavita organizzata e allo smaltimento illecito dei rifiuti ed è per questo che saremo sempre al fianco della magistratura e delle forze dell’ordine, non solo a parole, ma promuovendo a ogni livello la cultura della legalità e sensibilizzando la popolazione a un maggiore rispetto dell'ambiente e alla denuncia di condotte illecite come quelle venute oggi a galla».

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