Ricostruire l'Ucraina dopo la guerra: le aziende pugliesi pronte a investire

Ricostruire l'Ucraina dopo la guerra: le aziende pugliesi pronte a investire
di Giuseppe MARTELLA
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Venerdì 28 Aprile 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:30

Grandi orizzonti si aprono dinanzi all’impresa pugliese dopo la Conferenza Bilaterale sulla Ricostruzione dell’Ucraina. Una possibilità straordinaria per il mondo dell’industria di Puglia all’interno di un processo straordinario che, una volta conclusa la drammatica parentesi del conflitto, necessiterà di almeno 411 miliardi di dollari, questa la stima di Banca Mondiale, Nazioni Unite e Unione Europea, per ridare al Paese aggredito dalla Russia un futuro. Un momento cruciale disegnato nel corso dell’incontro romano, presenti i vertici del governo italiano e di quello ucraino, rispetto al quale le imprese pugliesi potranno giocare carte importanti. «Quello di mercoledì – sottolinea Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia – è stato un incontro che innanzitutto ha ribadito il forte legame che unisce Italia e Ucraina e poggia le basi sulla speranza che il conflitto si chiude quanto prima. Ma la Bilaterale ha sancito anche le grandi opportunità che le nostre imprese potranno cogliere in termini di import ed export ma anche rispetto alle attività di ricostruzione fondamentali dopo la chiusura del periodo bellico». Fontana ricorda come sul territorio pugliese siano presenti eccellenze specializzate nell’edilizia e nelle infrastrutture, anche nel campo dell’energia, e continua: «Le imprese di Puglia hanno manifestato interesse rispetto alle future opportunità di investimento in Ucraina in particolare nel settore agricolo, farmaceutico e metallurgico. La possibilità concreta è che si sviluppino – dice ancora – asset strategici capaci di dare nuova dignità a un Paese martoriato dalla guerra e spazi di sviluppo al mondo imprenditoriale pugliese».

Confindustria Puglia è presente con un suo sportello all’interno degli uffici di Confindustria nazionale ospitati nell’ambasciata italiana a Kiev: «L’Italia ha svolto il suo ruolo dal primo momento e non ha perso tempo sia nei riguardi del popolo ucraino che rispetto alle possibilità di confronto imprenditoriale.

In questo momento – aggiunge Fontana – si darà vita a tutta una serie di incontri prodromici e introduttivi attraverso l’ascolto dei progetti e delle possibilità delle imprese pugliesi». Un processo importante che è appena all’inizio e che sarà guidato da Confindustria e sostenuto da Simest e Sace, società a capitale pubblico che gestiscono la internazionalizzazione delle imprese italiane.

Il commento

«Sarà un lavoro di squadra che non manderà allo sbaraglio le imprese interessate a svolgere un ruolo importante ma le accompagnerà – puntualizza Sergio Fontana – una volta che, speriamo molto presto, tornerà a sventolare la bandiera della pace. Le nostre aziende avranno modo di fare valere il nostro valore aggiunto, la tradizione imprenditoriale pugliese e l’eccellenza di molte imprese attive sul territorio regionale. Siamo pronti – conclude – a questa nuova sfida». 
Alla Bilaterale era presente Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto e partecipante per Confindustria Puglia al Tavolo di internazionalizzazione di Confindustria. «È stato un momento di riflessione e confronto importante. È di questi giorni la sottoscrizione di due intese per la ricostruzione in Ucraina da parte del gruppo Mermec, colosso pugliese che svolgerà un ruolo importante nella fase di ricostruzione di quella nazione. Ma siamo convinti – le parole di Toma – che il know how delle piccole e medie imprese, quelle che costituiscono il tessuto fondamentale dell’imprenditoria pugliese, possano cogliere opportunità straordinarie di sviluppo attraverso le opportunità di unirsi in Reti d’impresa, Ati e Consorzi». Sono tante le aziende che hanno mostrato interesse alle opportunità post belliche e per loro Confindustria avvierà un lungo momento di confronto: «Per il prossimo mese di giugno – dice ancora Toma – abbiamo organizzato una missione in Polonia, Paese crocevia nei rapporti con l’Ucraina. Inviteremo le confederate alle varie sezioni di Confindustria Puglia in modo da potere già aprire per loro canali di comunicazione importante sia con le imprese polacche che con quelle ucraine, pure presenti in Polonia, e battere così nuove opportunità di investimento. Il nostro lavoro è teso – puntualizza - anche a creare opportunità per le Zes pugliesi». Una fase quella attuale nel corso della quale sarà importante tessere nuovi rapporti strategici. «Tutti auspichiamo la fine delle ostilità belliche – conclude Salvatore Toma – che segnerà l’inizio di un periodo di accordi, contratti, collaborazioni, progetti finanziati e realizzati che non potranno divenire cantiere se non nei successivi 18- 24 mesi. Resto però questo un momento cruciale da non sprecare».

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