Dalle prime ore di questa mattina i Finanzieri della Compagnia di Policoro stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Potenza. L'operazione riguarda il settore dell’ortofrutta: si tratta di una inchiesta sul riciclaggio su una azienda commissariata.
Peculato, riciclaggio e autoriciclaggio sono i reati ipotizzati dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza che ha ottenuto dal gip distrettuale nove misure cautelari che sono state eseguite oggi dalla Guardia di Finanza in provincia di Matera e in altre regioni italiane. Tra gli arrestati c'è un pugliese di Bisceglie, G.D. classe '69.
L'operazione, per la quale sono impegnati 60 militari del Comando Provinciale di Matera con il supporto di un elicottero della Guardia di Finanza della Sezione Aerea di Bari, sta interessando le province di Bari, Brindisi, Lecce, Matera, Milano, Torino, Firenze, Roma, Pescara, Napoli e Catanzaro.
I dettagli
Delle misure eseguite, quattro sono arresti in carcere, quattro ai domiciliari e la nona è un obbligo di dimora.
In quest'ultimo caso, intervenivano commercianti che operano su diversi mercati ortofrutticoli nazionali, situati in diverse regioni del Nord e del Centro Italia: i ricavi dei prodotti venduti subivano la sottrazione di «quote rilevanti» e si procedeva - secondo l'accusa - con pagamenti in contanti, che nel gergo dei partecipanti al meccanismo venivano definiti «cagnotta». In tal modo, il patrimonio aziendale ha subito un «progressivo depauperamento», nonostante fosse sottoposto ad amministrazione giudiziaria, fino ad esporre l'azienda «ad un rischio di dissesto finanziario che l'avrebbe condotta al fallimento». Oltre agli arresti, sono stati sequestrati «compendi aziendali di due aziende agricole», compresi terreni, fabbricati, beni mobili e disponibilità finanziarie« riconducibili all'imprenditore che è il principale indagato nell'inchiesta.