Reti veloci e servizi smart per colmare il gap della Pa: si candida la Puglia

Reti veloci e servizi smart per colmare il gap della Pa: si candida la Puglia
Reti veloci e servizi smart per colmare il gap della Pa: si candida la Puglia
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Lunedì 15 Novembre 2021, 08:54

Il Piano di rilancio dell'economia nel post-Covid punta sulla transizione tecnologica del Paese, non solo attraverso risorse economiche, ma scommettendo anche sull'ammodernamento della pubblica amministrazione. Lo ribadisce un documento presentato l'8 novembre scorso dalla Commissione per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione delle Regioni e Province Autonome e intitolato significativamente L'Italia digitale 2026 - Una Pa protagonista della transizione digitale, nel corso di una riunione tecnica in cui le Regioni insieme al governo hanno definito e condiviso le attività che dovranno essere calendarizzate.


Tanti i filoni di intervento: dalle infrastrutture per le telecomunicazioni al fisco, dal turismo all'istruzione, dalla ricerca alla sanità, la scommessa è far sì che le risorse messe in campo grazie anche al contributo decisivo dell'Ue possano fare da detonatore per innescare quello che deve essere soprattutto un cambiamento culturale. Perché in un'epoca in cui le tecnologie diventano una commodity, a fare davvero la differenza è la possibilità di contare su professionisti in grado di farle rendere al meglio delle loro potenzialità. Da qui l'attenzione riservata al tema della formazione, che coinvolgerà tra gli altri anche le strutture burocratiche, chiamate ad assumere un atteggiamento più smart rispetto alle abitudini consolidate. Il che significa una pubblica amministrazione più vicina ai cittadini, capace di fornire risposte adeguate in tempi rapidi, grazie soprattutto a un rafforzamento delle competenze digitali del personale. Ed è proprio quello su cui punta la prima missione del documento presentato dalla Commissione per l'innovazione tecnologica dedicata a Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, che avrà a disposizione 40,3 miliardi complessivi.

Attraverso le risorse il Dipartimento per la trasformazione digitale intende coinvolgere, accompagnare e aiutare la pubblica amministrazione nel processo di digitalizzazione previsto dagli investimenti di Italia digitale 2026. Per fare questo ha costituito il Transformation Office, organizzato per attuare gli investimenti e supportare le amministrazioni nel percorso di transizione digitale, che metterà a disposizione team di execution dedicati al supporto delle amministrazioni impegnate nell'attuazione degli investimenti del Pnrr. È previsto, infatti, un coordinamento centrale e squadre impegnate a livello locale articolate per macro aree territoriali.

La richiesta di Delli Noci

L'assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, ha chiesto al ministro dell'Innovazione tecnologica e transizione digitale, Vittorio Colao, che questo team - composto da mille persone - si insedi proprio a Bari, un'occasione ghiotta perché la Puglia diventi protagonista principale del cambiamento che verrà.
Tra le questioni portate da Delli Noci all'attenzione del ministro Colao quella della trasformazione digitale che, attraverso i progetti Fondo Innovazione e Competenze in campo, sta coinvolgendo i comuni pugliesi, è sicuramente una delle più importanti. «Ci stiamo muovendo verso la transizione digitale - aveva sottolineato Delli Noci, dopo l'incontro con Coalo - accompagnando gli enti locali in questo processo e fornendo loro le competenze necessarie ad affrontare le sfide future.

Per raggiungere l'obiettivo, abbiamo certamente bisogno di completare le infrastrutture digitali ma abbiamo anche bisogno di formare i dipendenti pubblici, come già stiamo facendo, e di garantire la presenza di esperti del digitale nella pubblica amministrazione, nei grandi e nei piccoli comuni. In questo possono essere di aiuto i fondi del Pnrr, così come nella realizzazione di una Scuola del digitale, con centri di competenza territoriale, che formi gli esperti del futuro». Se il digitale semplifica e migliora la vita dei cittadini nel rapporto con la pubblica amministrazione, ancora di più può farlo rispetto ai temi sanitari. Al ministro Delli Noci aveva, infatti, anche manifestato la necessità del fascicolo sanitario, previsto nella missione 6 del Pnrr che, attraverso il rinnovamento e l'ammodernamento delle strutture tecnologiche e digitali del settore sanitario, può garantire una migliore capacità di erogazione e monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza.
 

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