La stoccata di Renzi (Iv) sui passaggi in maggioranza regionale: «Emiliano ha svelato il suo bluff». Bavaro (Si): «Coalizione usata come appendice»

La stoccata di Renzi (Iv) sui passaggi in maggioranza regionale: «Emiliano ha svelato il suo bluff». Bavaro (Si): «Coalizione usata come appendice»
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Venerdì 15 Aprile 2022, 16:37 - Ultimo aggiornamento: 18:08

L'ulteriore allargamento della maggioranza di Michele Emiliano porta con sé un inevitabile strascico di polemiche e, dopo le reazioni a caldo di ieri, in arrivo soprattutto da partiti ed esponenti politici regionali, oggi arriva la stoccata dei "big". Primo tra tutti Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva ritiene infatti che il passaggio del capogruppo di Forza Italia Stefano Lacatena nella lista "Con" che sostiene il pesidente sia l'ennesima riprova di quello che definisce il "bluff" Emiliano. «Avete visto che cosa sta accadendo in Puglia? Il grande bluff di Michele Emiliano sta svelando infine il suo volto - dice Matteo Renzi a Enews-. Inciuci vergognosi, scandali messi a tacere, strani rapporti che vanno ben oltre il mondo politico».  E, rivolgendosi alla comunità di Iv in Puglia, «un abbraccio solidale a voi, massacrati ingiustamente perché non volevate votare Emiliano al grido di porterete la destra al Governo". No - conclude - la destra al governo in Puglia l'ha portata Emiliano». 

Bavaro: Emiliano tratta coalizione come sua appendice

A stretto giro la riflessione di Nico bavaro, coordinatore di Sinistra Italiana, che parlando di Michele Emiliano spiega: «Evidentemente continua a ritenere la coalizione che lo ha eletto presidente, come cosa sua, come appendice personale.

E non è così. Le sue personali scelte non coincidono con quelle dei partiti e dei movimenti della coalizione. Il continuo saccheggio del centrodestra ha effetti pesanti e deleteri sulle coalizioni anche nei territori, dove la politica poi si fa concretamente e dove le scelte personali di alcuni si riverberano lasciando macerie. Perché per un Lacatena che entra nella maggioranza al consiglio regionale, ci sono decine e decine di persone, militanti, con le facce pulite e i pensieri lunghi, che preferiscono starsene a casa, disgustati e delusi. E cosa accade dopo? Cosa rimane delle coalizioni, delle esperienze sui territori, del lavoro generoso di tanti e tante che ci credono? Non era per il rischio del consociativismo che avevamo chiesto consenso ai pugliesi. Non era per questo».

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