Vaccini, la Puglia è terzultima per dosi somministrate e sotto la media nazionale

Vaccini, la Puglia è terzultima per dosi somministrate e sotto la media nazionale
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Martedì 6 Aprile 2021, 19:20 - Ultimo aggiornamento: 21:37

Terz'ultima. Non è certo una classifica lusinghiera per la Puglia: nella graduatoria nazionale relativa alle dosi somministrate di vaccino, fanno peggio solo Sardegna e Calabria. In tutta Italia, sono 11.450.649 le dosi di vaccino anti-covid somministrate mentre sono 3.539.230 le persone vaccinate che hanno già fatto prima e seconda dose. Del totale delle dosi consegnate alle Regioni (14.136.480) ne sono stati iniettate dosi pari all'81% (dati aggiornati alle ore 20). La Puglia è sotto la media nazionale con un 75% e sono 672.428 le vaccinazioni effettuate sino ad oggi (dato aggiornato alle ore 20). Peggio della Puglia, quindi, Sardegna, Calabria.

I ritardi

 

E ritardi anche nella consegna di vaccini e nell'attivazione degli Hub vaccinali da parte delle Asl sono stati denunciati dai sindacati medici di Cgil, Smi, Simet, Snami e Ugs in un documento inviato questa mattina al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, all'assessore regionale alla Sanità, Pierluigi Lopalco e ai direttori generali delle Asl.

«L'intersindacale medici - si legge - sottolineando la disponibilità data, da lungo tempo, dalla categoria dei medici di medicina generale alla fattiva partecipazione alla campagna vaccinale e ravvisando, d'altro canto, in modo evidente, le difficoltà organizzative abbondantemente dimostrate dall'assessorato alla Salute e dalle Asl, chiede le motivazioni dell'inspiegabile ritardo da parte dei Distretti nell'attivazione degli Hub vaccinali e, pertanto, nella distribuzione dei vaccini destinati ai pazienti dei medici di famiglia che hanno liberamente scelto di vaccinare i propri assistiti in spazi pubblici individuati per lo scopo».

Secondo i sindacati si sta creando una «inaccettabile discriminazione dei pazienti di questi medici che, penalizzati da detto ritardo, attendono invano di essere vaccinati, a differenza di quei pazienti, i cui medici hanno già iniziato la campagna vaccinale nei propri studi professionali».

Per questo denunciano anche «ripercussioni non trascurabili sulla loro credibilità e sul deterioramento del rapporto fiduciario, considerate le numerose proteste e accuse ingiustificate da parte dei pazienti ai medici vittime anch'essi del caos organizzativo».

Fase chiusa

 

Da oggi alle 14 e sino al 18 aprile, in Puglia sarà possibile per i nati nel 1950 e nel 1951, quindi 70enni e 71enni, aderire alla campagna vaccinale.

Con questa fascia di età si chiude la prima fase di adesione, il secondo step sarà riservato ai pugliesi tra i 69 e 60 anni. I 69enni e 68enni, i nati nel 1952 e 1953, potranno confermare l'appuntamento già fissato dalle Asl a partire dal 12 aprile alle 14.

Si può dare l'ok all'appuntamento vaccinale collegandosi al portale internet www.lapugliativaccina.regione.puglia.it, oppure tramite il numero verde 800.71.39.31 da lunedì al sabato dalle 8 alle 20 o recandosi nelle farmacie abilitate al servizio di FarmaCup.

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