Le schede della Regione verso il Recovery plan: 6 miliardi per le imprese

Le schede della Regione verso il Recovery plan: 6 miliardi per le imprese
di Oronzo MARTUCCI
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Sabato 6 Febbraio 2021, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 11:04

Pur in assenza del presidente della Regione Michele Emiliano, del capo di gabinetto Claudio Stefanazzi e del direttore del dipartimento salute Vito Montanaro, e nonostante la convocazione dei capigruppo per lunedì, ieri in Prima commissione Bilancio si è parlato di Recovery plan e Puglia. Seduta predisposta dal presidente Fabiano Amati con il consenso di tutti i gruppi consiliari, nel corso della quale è stato possibile prendere visione dei progetti che i vari settori hanno presentato alla giunta affinché siano inseriti nel Recovery Plan. Hanno risposto all'appello invece i capi Dipartimento allo sviluppo economico, all'agricoltura, alla cultura e turismo ed il direttore dell'Agenzia regionale Asset, i quali hanno illustrato le schede contenenti opere per circa 18 miliardi di euro. Il compito di trasmettere le schede ai ministeri è del capo di Gabinetto, per questo motivo la sua presenza in audizione era molto attesa e opportuna. In ogni caso si tratta di proposte che solo in minima parte potranno trovare posto nel Recovery Plan: come ha spiegato in una intervista a Quotidiano il direttore generale dell'associazione Svimez, Luca Bianchi, la realizzazione del piano impone una strategia nazionale, con la individuazione di scelte unitarie. Concetto che potrebbe ulteriormente rafforzarsi con Mario Draghi al governo, pur nel necessario confronto con le Regioni.


Il Dipartimento allo Sviluppo ha consegnato al capo di Gabinetto 59 schede, che sono state illustrate dal professore Domenico Laforgia, con investimenti per 6,42 miliardi di euro. Sono stati previsti 16 milioni per la realizzazione di un centro per la decarbonizzazione e la sostenibilità ambientale, 21 milioni per la realizzazione di un incubatore di imprese per lo sviluppo sostenibile, 30 milioni per la realizzazione di un Premium Power Park nell'Area industriale di Brindisi. Venticinque milioni sono stati destinati a un progetto per la realizzazione di un Centro tecnologico regionale per l'economia circolare, 15 milioni per localizzare a Taranto esperienze di sperimentazione di tecnologie a supporto della transizione verde, 21 milioni per la crescita delle piccole imprese innovative con il supporto della società in house e per la digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo. Per le infrastrutture energetiche sono state stanziati 230 milioni. Altri 200 milioni sono previsti per aiutare le attività economiche artigianali e commerciali e per la competitività nelle Zes. Quaranta milioni sono stati destinati a RestoInPuglia e 5 milioni per rafforzare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.


La fetta più grossa è da ripartire nell'ambito della Sezione competitività e ricerca dei sistemi produttivi, alla quale sono stati destinati quasi 4 miliardi. Di questi 345 milioni sono da investire nella strategia regionale per lo sviluppo delle aree industriali, artigianali e produttive, un miliardo per il sostegno alla liquidità, progetti strategici, riposizionamento delle medie e piccole imprese per dargli il rilancio dell'economia, altri 100 milioni come intervento per favorire la crescita delle start up e delle piccole imprese innovative.
Altri 2,4 miliardi di euro sono indirizzati alla Sezione istruzione e Università per l'incremento del numero di classi a tempo pieno nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. È prevista la riqualificazione della Caserma Cimarrusti di Lecce da trasformare in residenza universitaria.


Le schede progettuali riguardanti i trasporti e l'ambiente sono state illustrate dal direttore di Asset, Elio Sannicandro.

Non sono previsti progetti per strade perché non rientrano tra le opere da realizzare con il Recovery Fund. Le risorse destinate ai trasporti ammontano a 2miliardi , con 345 milioni per la messa in sicurezza ed elettrificazione delle Ferrovie Sud Est. Alcuni progetti riguardano i porti di Brindisi per il rifacimento delle banchine di Capobianco (100 milioni) e Taranto (60 milioni). Per l'aeroporto di Grottaglie sono stata predisposte schede per 130 milioni di investimenti. Per il settore ambiente sono stati presentati progetti per 2,5 miliardi.


Il capo Dipartimento della cultura, Aldo Patruno, ha illustrato le 10 schede presentate dal suo settore per 1,2 miliardi di euro. Si riferiscono il completamento del Polo Arti, Cultura e Turismo presso la Fiera del Levante di Bari , i Luoghi della Musica, il turismo, la cultura e valorizzazione dei centri urbani e delle risorse naturali, la digitalizzazione, tutela e valorizzazione sostenibile del patrimonio culturale pugliese, il completamento della rete dei Poli Biblio-Museali provinciali, incentrata sul Polo Biblio-Museale regionale, il Centro di restauro del patrimonio archeologico e storico-artistico (Policlinici del Restauro), il Centro euromediterraneo per l'archeologia dei paesaggi costieri e subacquei, costruzione degli Archivi Viventi. Otto schede contenenti 288 interventi riguardano l'agricoltura per una somma complessiva di investimenti pari a un miliardo 217 milioni di euro. I progetti sono stati illustrati dal Capo dipartimento Gianluca Nardone, il quale ha specificato che 744 milioni sono destinati al tema acqua per uso irriguo. Altri 105 milioni sono da attribuire alle opere che ricadono nella gestione Arip e per il potenziamento della rete per il riuso agricolo sono stati previsti 27 milioni per un totale di 29 impianti. La seduta è stata aggiornata a lunedì 8 febbraio per avere conoscenza dei progetti di ambito sanitario e capire quali progetti sono stati selezionati dalla presidenza della Giunta e trasmessi ai Ministeri.

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