Manca personale, la Regione accelera sui bandi per 754 posti. In affanno gli uffici dell'Agricoltura

Manca personale, la Regione accelera sui bandi per 754 posti. In affanno gli uffici dell'Agricoltura
di Maria Claudia MINERVA
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Mercoledì 23 Giugno 2021, 05:00

Manca personale e la Regione Puglia accelera sui concorsi. Oggi il piano del fabbisogno, messo a punto dall’assessore al Personale, Gianni Stea, che prevede di assumere 754 persone, sarà discusso con gli assessori e i capi dipartimento per poi essere approvato in giunta. L’intenzione è di espletare le procedure concorsuali nel più breve tempo possibile, in modo che i vincitori possano essere assunti già entro la fine dell’anno, grazie alla possibilità di procedere con modalità semplificate a seguito del decreto 44/2021 legato alla pandemia. Erano anni, ormai, che la Regione - complice anche il blocco delle assunzioni - non bandiva concorsi per un numero così alto di posti, ma ormai la penuria di personale era talmente alta da rendere insostenibile la sopravvivenza degli uffici stessi. Uno dei settori più carenti è sicuramente l’Agricoltura, che ha bisogno di almeno 300 unità. Addirittura l’assessore al ramo, Donato Pentassuglia, ha dovuto spostare 32 persone - gli ex Codifesa - che erano in forza all’Arif all’Osservatorio fitosanitario regionale, in considerazione della mole di lavoro accumulata, anche a causa della xylella fastidiosa. 

I bandi

I 754 posti messi a concorso sono destinati a diversi profili professionali, e aperti a diplomati, laureati e a chi è in possesso della licenza media. Dopo l’approvazione definitiva del piano potrà partire la macchina organizzativa e far pubblicare i bandi già nei prossimi 45 giorni. Tra le nuove assunzioni anche 32 per profili dirigenziali, mentre i restanti 722 sono così divisi: 252 posti per l’area tecnica (154 di categoria C e 98 di categoria D); 145 posti per l’area amministrativa (90 di categoria C e 55 di categoria D); 75 posti per l’area economico-finanziaria (45 di categoria C e 30 di categoria D);19 addetti ai sistemi informatici e tecnici (15 di categoria C e 4 di categoria D); 3 istruttori legislativi (2 di categoria C e 1 di categoria D);5 avvocati;11 addetti all’area della comunicazione (6 specialisti della comunicazione e 5 giornalisti, categoria D); 2 addetti dei servizi direzionali (categoria D); 206 lavoratori di categoria B (più della metà dei quali verranno assunti come operatori telefonici addetti al 112).

I concorsi per esterni

Le assunzioni in questione saranno tutte all’esterno, per il personale interno ci saranno delle procedure di progressione verticale, alcune delle quali già in atto. «Le nuove assunzioni serviranno a colmare il vuoto e a fornire l’adeguato turnover generazionale - ha spiegato l’assessore Stea -. Veniamo da un quinquennio dove la giunta regionale ha esaurito tutte le graduatorie, il nuovo piano assunzionale riguarda tanti giovani ai quali dare un certezza lavorativa. Si tratta di numeri importanti poiché provvediamo anche alle ultime stabilizzazioni dei circa 250 Co.co.co e abbiamo previsto di coprire quasi tutte le uscite per pensionamenti naturali e per ex Legge n. 100. Previste anche le progressioni verticali, In più le graduatorie saranno valide per tre anni e anche altri enti potranno attingere da quei profili». Per le prove d’esame, Stea sta pensando di ridurre gli spostamenti, considerato il Covid. «Cercheremo di fare le prove in ogni capoluogo di provincia, in modo che da Gallipoli non bisogna venire a Bari» conferma.

Uffici in affanno

Intanto, l’assessore all’Agricoltura, Pentassuglia, incrocia le dita nella speranza di poter avere quante più unità possibili. «Sicuramente non riusciremo ad avere quanto richiesto, perché anche altri settore hanno bisogno di personale - spiega - però nelle more del concorso faremo attività di contratti libero-professionali e con le risorse dei co.co.co che si liberano faremo dei contratti a tempo determinato, proprio per arginare l’emergenza determinatasi con le tante assenze di personale. Il tema dell’agricoltura è tragico - aggiunge l’assessore - perché noi non abbiamo strutture esterne che lavorano le pratiche, i fascicoli vengono lavorati direttamente all’interno dell’assessorato». La mancanza di personale si avverte soprattutto nella gestione delle pratiche del Psr. «Fino a sei/sette anni fa c’era una struttura consolidata e con gente competente che ora è andata via.

Ora, ad esempio, dobbiamo lavorare le pratiche, fare il pagamento in acconto e addirittura prima del saldo fare i controlli in azienda per verificare se i lavori dichiarati sono stati effettivamente eseguiti. Senza personale come si fa? Domani (oggi, ndr) ne discutiamo in giunta, così una volta dato il via libera possono partire i bandi».

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