Regione, prometteva incarichi: indagato l'assessore regionale Gianni Stea. Stessa accusa anche per un avvocato e per il direttore di Asset Puglia

L'assessore regionale Gianni Stea
L'assessore regionale Gianni Stea
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Venerdì 25 Febbraio 2022, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 15:29

L’assessore al Personale della Regione Puglia Gianni Stea è indagato per concorso in tentata induzione indebita a dare o promettere utilità, nell’ambito di una inchiesta della Procura di Bari per fatti risalenti al 2019, quando Stea era assessore all’Ambiente. L'inchiesta è relativa a controversie in corso tra la Regione e un’azienda di Noci che si occupava della direzione lavori e della sicurezza negli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nei comuni di Grumo Appula e Corato. Stea avrebbe tentato di convincere i referenti della ditta a risolvere la questione in sede stragiudiziale, ritirando anche una denuncia, garantendo successivi incarichi. 

A Stea e ad altre tre persone i pm Claudio Pinto e Savina Toscani hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

Oltre Stea, sono indagati con la stessa accusa Elio Sannicandro, direttore generale dell’Asset Puglia e l’avvocato penalista barese Salvatore Campanelli, consulente amministrativo e legale nominato per il supporto al rup per il fondo di progettazione per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico (quest’ultimo risponde anche di tentata violenza privata). Per falso materiale e per soppressione, distruzione e occultamento di atti è infine indagato il funzionario regionale Daniele Sgaramella.

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