Regione, il capogruppo di Forza Italia passa a Con. «Contenitore più attento alle mie idee». Lopalco se ne va: «No al trasformismo politico»

Regione, il capogruppo di Forza Italia passa a Con. «Contenitore più attento alle mie idee». Lopalco se ne va: «No al trasformismo politico»
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Giovedì 14 Aprile 2022, 13:37 - Ultimo aggiornamento: 15 Aprile, 09:31

Dentro Lacatena, fuori Lopalco. C'è movimento nella lista di Emiliano che questa mattina, dopo i rumors ha ufficializzato l'ingresso dell'ex capogruppo  di Forza Italia in Consiglio regional, Stefano Lacatena, che ha deciso di passare tra i banchi della maggioranza, iscrivendosi al gruppo «Con Emiliano». La scelta è stata illustrata durante una conferenza stampa in Consiglio alla quale ha partecipato anche il governatore Michele Emiliano. Già un mese fa, un altro consigliere di centrodestra, Saverio Tammacco è passato in maggioranza aderendo al nuovo gruppo «Per la Puglia». In questo modo la maggioranza di Michele Emiliano si allarga ancora e continua a pescare nelle file avversarie. Ma nel contempo perde anche un pezzo importante. L'ex assessore alla Salute, Pierluigi Lopalco ha infatti deciso di lasciare ilgruppo. Motivo? «Non accetto il trasformismo come regola di governo». 

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Lacatena: percorso lungo, decisione combattuta

«È stato un percorso abbastanza lungo - ha spiegato Lacatena - avevo iniziato in Forza Italia un percorso con grande entusiasmo perché ritenevo che fosse un contenitore adeguato a ospitare i moderati pugliesi. Ma da ultimo arrivato non sono riuscito a far passare quelle che erano le mie idee, quindi ho scelto di dare concretezza alla mia azione in un altro contenitore. L'interlocuzione con il presidente Emiliano è iniziata da tempo, è nota a tutti la mia vicinanza a lui». Al posto di Lacatena, a guidare gli azzurri in Consiglio, ci sarà Paride Mazzotta.

Emiliano: prosegue nostro lavoro in maniera aperta

Emiliano ha sottolineato che «da sempre cerchiamo di lavorare in maniera aperta, coinvolgendo tutti quelli che condividono il nostro modo di lavorare e di concepire la pubblica amministrazione. Il gruppo 'Con' ha stabilito con tutte le forze politiche in Consiglio una relazione positiva e collaborativa». «Il consigliere Lacatena - ha aggiunto - già nella fase precedente alle elezioni regionali del 2020, era stato in dubbio se candidarsi con noi oppure no, quindi c'è un processo politico lungo» dietro la scelta di lasciare Forza Italia per aderire al gruppo Con Emiliano, passando in maggioranza».

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Lopalco: “Lascio il Gruppo ‘CON’ perché non accetto il trasformismo come regola di governo”
 

“Parafrasando Woody Allen: ‘La politica è una cosa sporca, ma solo se fatta bene’. Potrebbe essere la triste verità, ma non riesco a farmene capace. Rischio ancora una volta di essere tacciato di ingenuità. Ho lasciato la mia posizione di assessore perché non me la sentivo di accettare scelte mosse da un atteggiamento populista. Ora lascio il gruppo CON perché non riesco davvero, neanche con la più grande buona volontà, ad accettare il trasformismo come una regola di governo.
Populismo e trasformismo sono i mali della politica italiana che hanno allontanato sempre di più i cittadini dalla politica, minando le basi stesse della nostra democrazia. Capisco che il consenso sia importante per governare. Ma il consenso deve scaturire da azioni di buon governo. Non da continue manovre di Palazzo. La chiamano politica, ma è solo una imbarazzante e spregiudicata serie di manovre finalizzate ad aumentare la base elettorale. Mentre l’azione di governo, per forza di cose, si riduce ad azioni di piccolo cabotaggio e navigazione a vista. Perché non potrebbe essere altrimenti, visto che bisogna accontentare interessi che vanno in direzione contraria. Se nello stesso schieramento siedono persone che fino a ieri cantavano “Boia chi molla” o che fino all’altro ieri avrebbero giurato sulla Bibbia che Ruby era la nipote di Mubarak, come si fa a scrivere un programma di largo respiro? Come si fa ad avere visione politica?
Non posso arrendermi all’idea che la politica si riduca ad una perenne campagna elettorale, e men che meno ad una continua campagna acquisti. Purtroppo, non possono sedere nello stesso Gruppo consiliare l’ex assessore alla Sanità ed uno dei consiglieri che meno di un anno fa aveva firmato la mozione di sfiducia per le sue dimissioni. 
Avevo abbracciato l’idea del civismo come una opportunità per il cittadino di mettersi in gioco. La lista civica ha senso quando chi ha delle competenze le mette a disposizione della comunità anche al di fuori di uno schema rigido di partito. Ma le liste civiche non possono diventare il carrozzone su cui salire alla bisogna e, soprattutto, non possono esaurire il loro ruolo in quello di una spregiudicata macchina elettorale.
Continuo a credere nella politica delle idee.

Del consenso ottenuto con il buon governo e non con lo spostamento di pacchetti di voti”.

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