Parla Fitto: «Fino all'ultimo gestione discutibile della macchina regionale. Il mio futuro? Ho le spalle larghe, mi rialzerò»

Parla Fitto: «Fino all'ultimo gestione discutibile della macchina regionale. Il mio futuro? Ho le spalle larghe, mi rialzerò»
di Paola COLACI
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Lunedì 21 Settembre 2020, 21:16 - Ultimo aggiornamento: 22 Settembre, 07:00
«Non voglio fare polemica, lo dico come dato di fatto: tutta la Giunta e tutte le articolazioni della Regione hanno lavorato in campagna elettorale come se fossero un comitato elettorale». Raffaele Fitto ha il volto tirato mentre si presenta ai giornalisti nella sala stampa allestita nell'hotel Palace di Bari. Lo fa a scrutinio ancora in corso. Ma le proiezioni e i dati ufficiali che continuano ad arrivare dalle 4.026 sezioni elettorali pugliesi, tuttavia, non lasciano margine ad alcune dubbio: a governare la Puglia per i prossimi cinque anni sarà il centrosinistra.

Michele Emiliano ha vinto di misura. E all'eurodeputato di Maglie, il candidato governatore voluto dalla leader di Fratelli d'Italia per guidare il centrodestra unito in Puglia, non resta che certificare la sconfitta. «Eppure i sondaggi e gli exit poll dicevano altro. Ed è la prima volta che accade. Ma si sa, in politica come nella vita c'è sempre da imparare» rimarca amareggiato Fitto. Eppure l'esponente dei Fratelli d'Italia non rimpiange nulla di una campagna elettorale lunga e faticosa. E in premessa ringrazia tutti: i partiti del centrodestra, i candidati delle cinque liste della coalizione. Ma anche e soprattutto, lo staff e quelli che si sono spesi sino all'ultimo per tirare la volata all'eurodeputato di Maglie.

«Del resto la visibilità del Covid ha rafforzato tutti i presidenti regionali in carica, ha rappresentato per loro un punto di forza» entra poi nel merito dell'analisi preliminare del voto. E ha ragione: i governatori uscenti che si ripresentavano in Liguria, Campania e Veneto infatti sono stati tutti riconfermati.

Eppure la sconfitta, quella sua personale e quella del centrodestra in Puglia, non sembra ancora e del tutto smaltita. Una debacle che tuttavia, secondo l'esponente di FdI, non è solo imputabile al centrodestra. «Non voglio fare polemica, lo dico come dato di fatto: tutta la Giunta e tutte le articolazioni della Regione hanno lavorato in campagna elettorale come se fossero un comitato elettorale - affonda il colpo all'indirizzo del centrosinistra e di Emiliano - Lo esprimo come un giudizio di comportamento molto discutibile e ne prendo atto. Penso che questo abbia inciso in modo abbastanza sostanziale su quello che è accaduto, soprattutto negli ultimi giorni».

A chi lo sollecitano sul voto disgiunto come chiave di volta per la vittoria di Emiliano oin Puglia, Fitto risponde coin fermezza: «C'è stato un voto vero e proprio». Compreso quello degli elettori della Lega a favoire del governatore uscente? «Non ho elementi per dire che non hanno votato per me - bolla la faccenda l'eurodeputato - Io la Lega l'ho vista leale al mio fianco, non ho elementi e motivi per dire cose diverse, né ho nessuna esigenza di immaginare polemiche di questo tipo. Salvini è stato più volte in Puglia, non ho motivi per dire cose diverse e non ho alcuna esigenza di immaginare polemiche strumentali di questo tipo. Il supporto dei partiti della coalizione è stato leale».

Ora, però, è tempo di pensare al futuro. Quello del centrodestra in Puglia e in Consiglio regionale, sì. Ma anche quello politico personale dell'ormai ex candidato governatore. Una decisione che potrebbe passare attraverso la valutazione di lasciare l'europarlamento per il ruolo da consigliere regionale e leader dell'opposizione. «Darò la mia disponibilità in uno spirito di collaborazione a lavorare con tutti - per il momento Fitto preferisce non sbilanciarsi - Proseguirò il mio impegno politico. Ho le spalle larghe, sono tranquillo sul futuro, sono caduto e mi sono rialzato tante altre volte. Sicuramente quando si perde degli errori si commettono e li avremo commessi anche noi, però penso di aver dato il massimo». E a riconoscergli impegno e dedizione alla causa, per prima, è stata proprio la leader di FdI. «Ho sentito Giorgia Meloni che mi ha ringraziato e mi ha incoraggiato ad andare avanti nel lavoro che faremo - ci ha tenuto a far sapere - Sentirò anche gli altri leader per ringraziarli per il supporto che mi hanno garantito in tutta la campagna elettorale: da Matteo Salvini a Silvio Berlusconi sino a Lorenzo Cesa. Li ho sentiti tutti molto vicini fino ai giorni scorsi - ha concluso Fitto - quindi sono stati molto leali, molto corretti ed esprimo a loro un sentito ringraziamento».
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