Verso le Regionali, La Russa: «Valgono le scelte fatte al tavolo». E Fitto invoca «l'unità»

Verso le Regionali, La Russa: «Valgono le scelte fatte al tavolo». E Fitto invoca «l'unità»
di Vincenzo DAMIANI
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Venerdì 7 Febbraio 2020, 09:36
Nella casa di Pinuccio Tatarella viene facile a Raffaele Fitto fare appello «all'unità e armonia del centrodestra», due concetti molto cari ad uno dei principali ideatori e fondatori di Alleanza nazionale. Tocca, invece, al senatore Ignazio La Russa, tra i principali dirigenti nazionali di Fratelli d'Italia, fare la voce grossa e ricordare all'alleato Matteo Salvini che «nella vita i patti si mantengono e noi abbiamo mantenuto il nostro, ad esempio in Emilia Romagna». In attesa dell'incontro chiarificatore tra i leader nazionali, Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che potrebbe esserci nelle prossime ore, prosegue il botta e risposta tra le forze del centrodestra sulla scelta del candidato alle prossime Regionali.

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Fratelli d'Italia, da ormai quasi tre mesi, in Puglia ha indicato Fitto e, in più occasioni, Giorgia Meloni ha ribadito con forza la scelta. Ma la Lega, soprattutto a livello locale, continua a fare ostruzionismo e porre veti. Ieri sera La Russa è atterrato a Bari e, assieme a Fitto, ha partecipato all'inaugurazione della mostra fotografica dedicata ai due fratelli Pinuccio e Salvatore Tatarella. Il senatore di Fratelli d'Italia era molto legato al ministro dell'Armonia, come amava definirsi lo stesso Tatarella: «A lui piaceva mettere tutti attorno ad un tavolo per metterli d'accordo», ricorda La Russa. «E noi aggiunge il senatore facendo riferimento al patto nazionale quel tavolo lo abbiamo già fatto. Come direbbe Pinuccio, ora l'interesse personale deve soccombere rispetto a quello generale».

Fratelli d'Italia non ha nessuna intenzione, quindi, di cedere alle pressioni della Lega, anche perché evidenzia La Russa «noi abbiamo messo in pista il candidato che è stato più votato di tutti i partiti in Puglia alle scorse Europee. Abbiamo messo in campo ribadisce con forza - il candidato che alle Europee è stato il più votato in Puglia ma senza far parte del partito che ha ottenuto più voti». Il riferimento è proprio alla Lega e al suo candidato di punta, Massimo Casanova, l'imprenditore foggiano d'adozione (e papà del Papeete) amico di Salvini: nella competizione interna Fitto raccolse più preferenze. «Abbiamo fatto i sondaggi prosegue La Russa - abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare. Le differenze ci possono stare ma bisogna coltivare le cose che ci uniscono e nel mio piccolo è quello che provo a fare, a partire dalla Puglia, dove credo che ogni inutile ricerca di divisione, a volte provinciale, è controproducente. Ogni interesse personale è legittimo purché sia in sintonia e non vada in contrasto con l'interesse generale. Quindi qual è interesse generale? Che il centrodestra vinca, tutte le altre posizioni, pur legittime, devono sottostare all'interesse generale. Anche noi avevamo proposte diverse in Emilia Romagna conclude - però si è deciso che il candidato lo selezionava Salvini e noi ci siamo messi pancia a terra. Lo stesso deve avvenire per le altre regioni. Anche perché siamo alla stretta finale, mi pare che c'è il candidato della sinistra, c'è quello del M5S e fra un po' arriva quello di Renzi». Come dire, basta con le perdite di tempo.

Fitto ascolta, annuisce ma nelle dichiarazioni resta più cauto rispetto a La Russa: una linea mantenuta sin dall'inizio per evitare di inasprire i rapporti con i leghisti pugliesi. L'europarlamentare salentino è consapevole che il veto vero arriva dalla Puglia, non da Salvini. Fermo restando l'intenzione del leader leghista di strappare agli alleati la candidatura in una delle Regioni del Sud. Ecco perché Fitto preferisce mantenere un profilo più basso: «Il centrodestra è unito dice - e non può che essere unito e non può che puntare a vincere queste elezioni Regionali. Questo è quello che si aspettano gli elettori di centrodestra e anche gli elettori pugliesi non convintamente di centrodestra che hanno l'obiettivo di cambiare il governo di questa regione. Questo credo sia una esigenza oggettiva, perché le inadempienze e i disastri in alcuni settori del governo di centrosinistra sono sotto gli occhi di tutti». Un messaggio distensivo, nel ricordo di Pinuccio Tatarella: «Gli insegnamenti dei due fratelli Tatarella, cioè l'unita del centrodestra e l'armonia mai come in questo momento dobbiamo tenerli presenti». Chissà cosa ne penserà Luigi D'Eramo, segretario regionale della Lega Puglia, che mercoledì ha, invece, ribadito che ogni scelta deve essere ancora presa, in Puglia come in Campania e altrove: «Sono certo che presto il tavolo nazionale del centrodestra troverà i migliori candidati e la migliore armonia di coalizione per affrontare e vincere le prossime elezioni regionali di maggio in tutta Italia».
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