Veleni nel centrodestra: «In campagna elettorale, per Fitto, si è spesa solo Meloni»

Veleni nel centrodestra: «In campagna elettorale, per Fitto, si è spesa solo Meloni»
di Paola COLACI
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Sabato 26 Settembre 2020, 08:36 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 23:33
«Se tutti avessero fatto la campagna elettorale con la stessa energia e presenza di Giorgia Meloni in Puglia probabilmente l’esito non sarebbe stato questo». Il vice presidente della Camera Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia torna all’attacco. E a quasi una settimana dal voto, nonostante gli appelli al “cessate il fuoco” e i proclami di non belligeranza, nel centrodestra continuano a volare gli stracci. La sconfitta del candidato governatore Raffaele Fitto brucia ancora. E neppure l’annuncio di positività al Covid dell’eurodeputato di Maglie sembra bastare a far cessare il “tutti contro tutti”. Anzi. Le polemiche si rinfocolano e le responsabilità si rimbalzano tra i leader nazionali e i vertici regionali dei partiti, dalla Lega a Forza Italia e a Fratelli d’Italia.

Al centro della contesa restano sempre quegli 8 punti percentuali di distacco tra Fitto e il governatore regionale uscente e riconfermato Michele Emiliano. Quel “pacchetto” di voti mancati alla coalizione di cui nessuno, però, sembra intenzionato ad assumersi la responsabilità. In testa la Lega con il suo leader Matteo Salvini. Un’onda lunga, quella del Carroccio, che alle scorse Europee aveva portato a un plebiscito in Puglia ma che sembra essersi bruscamente arrestata. Tanto che il partito di Salvini ha chiuso la partita delle regionali al 9,6% delle preferenze. Ben 16 punti percentuali in meno rispetto allo scorso anno. Numeri deludenti, dunque, presi a riferimento dallo stesso leader del Carroccio per tirare bordate ai vertici di Fratelli d’Italia. In testa Giorgia Meloni, colpevole a sentire Salvini di essersi ostinata a imporre alla coalizione di centrodestra in Puglia una candidatura come quella di Fitto: «Che non ha scaldato i cuori». Dunque il botta e risposta serrato a suon di numeri, percentuali e consensi che ha visto fronteggiarsi delegati regionali e plenipotenziari pugliesi di uno e dell’altro partito. Uno scontro serrato che giovedì pomeriggio ha visto protagonista, impegnato in prima linea a replicare al suo più grande accusatore, proprio l’ex candidato.

«Caro Salvini, da tre giorni in ogni dichiarazione parli di me. Ma in Puglia il tuo partito ha perso 16 punti percentuali. E tu non hai citato il mio nome nemmeno una volta in campagna elettorale » aveva tuonato Fitto in premessa del suo lungo sfogo su Facebook. Poi, una disamina puntuale di tutte le responsabilità che avrebbero avuto la Lega e il suo leader nella disfatta elettorale pugliese. «Mi chiedo come sarebbe finita, se rispetto a un anno fa la Lega, in Puglia, non avesse perso 16 punti percentuali: il doppio di quelli che sarebbero stati sufficienti per vincere. Tutti gli altri partiti della coalizione, invece, hanno tenuto molto bene o sono cresciuti - ha affondato il colpo Fitto - E come sarebbe finita se il leader della Lega avesse citato il mio nome almeno una volta durante tutta la campagna elettorale? E se i dirigenti leghisti non avessero per mesi indebolito la mia candidatura senza mai proporre una opzione migliore» ci è andato giù pesante l’eurodeputato di Maglie. Intanto nelle retrovie si consumava un altro scontro frontale: quello tra FdI e Forza Italia in Puglia. Con Marcello Gemmato, coordinatore regionale del partito di Meloni pronto a puntare il dito anche contro la performance poco soddisfacente del partito del Cavaliere.

Eppure gli “azzurri”, tutto sommato, hanno retto mantenendo una buona rappresentanza in Consiglio Regionale. Ma tant’è. Nella giornata di ieri a gettare nuova benzina sul fuoco ci ha pensato Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati e tra i fedelissimi di Meloni in FdI. Durante la trasmissione “Restart” su Cusano Italia Tv, tornando sugli attacchi di Salvini a Fitto, Rampelli ha sottolineato: «La scelta di Fratelli d’Italia in Puglia è stata quella di mettere in pista una persona che avesse esperienza amministrativa. Contro Emiliano serviva un contrappeso importante». Poi l’affondo ai vertici di Lega e Forza Italia: «Se tutti avessero fatto la campagna elettorale con la stessa energia e presenza di Giorgia Meloni in Puglia probabilmente l’esito non sarebbe stato questo». Infine, gli auguri di pronta guarigione a Fitto e alla moglie.
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