Frecciarossa, in campo lo stilista Capasa e il designer Novembre

Frecciarossa, in campo lo stilista Capasa e il designer Novembre
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Domenica 11 Ottobre 2015, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 6 Novembre, 11:45
Il traguardo delle 30mila firme è ormai vicino per la petizione sul Frecciarossa fino a Lecce avviata da Quotidiano, che prosegue sia online, sul sito www.quotidianodipuglia.it, sia sul territorio, grazie alla collaborazione di una serie di esercenti che hanno deciso con convinzione di ospitare un punto di raccolta delle firme.



Intanto ci si prepara all’incontro a Roma di mercoledì 14 ottobre tra il ministro ai Trasporti Graziano Delrio, l’amministratore delegato di Trenitalia Michele Elia e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, dovrà sciogliere il nodo del Frecciarossa. Martedì, infatti, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno sollecitato le forze produttive del territorio a presenziare tutte insieme nell’incontro richiesto al prefetto di Lecce Claudio Palomba, per rappresentare l’istanza del territorio sul collegamento negato, diventato un simbolo del desiderio di rivalsa della Puglia meridionale dall’isolamento. L’appello della triade sindacale è già raccolto dagli industriali salentini e dal mondo della piccola e media impresa.



E proseguono intanto anche gli appelli dei “testimonial” della battaglia, cui oggi si aggiungono due nomi di salentino conosciuti in tutto il mondo e che una volta partiti dal Salento hanno conosciuto il successo proprio nella capitale italiana della moda e della creatività, Milano. Si tratta dello stilista Ennio Capasa, fondatore insieme al fratello Carlo della casa di moda Costume National, un cult internazionale.

«Ritengo assurdo che Lecce sia tagliata fuori dal percorso del Frecciarossa - spiega lo stilista - perché credo che quest’area sia cresciuta tanto, sia nel turismo sia nella visibilità in generale, già qualche anno fa Lonely Planet la definiva “un posto da vedere assolutamente”. In Italia - prosegue Capasa - siamo già in un ritardo spaventoso rispetto all’Alta Velocità che nel resto d’Europa esiste da decenni, basti pensare a Germania, Francia, per non parlare del Giappone. alla luce di questo incredibile gap, che Lecce non possa nemmeno contare su un Frecciarossa risulta ancora più inaccettabile. Mi auguro che la popolazione resti compatta e anche intransigente nel pretendere che la tratta arrivi fino a Lecce, anche perché, diciamoci la verità, è un'alta velocità di per sé un po' truccata, negarla vuol dire di fatto impedire all'economia e al turismo uno sviluppo da tempo ricercato e finalmente possibile».



Della stessa opinione è anche un altro nome illustre della creatività internazionale, il designer Fabio Novembre, anche lui originario di Lecce come Capasa e naturalizzato a Milano.

«Credo che il collegamento Frecciarossa sia il minimo indispensabile per il Salento. Non è pensabile che un territorio così storicamente legato al nord Italia continui a viaggiare fuori dalla contemporaneità accettando di sacrificarsi in lunghi viaggi poco confortevoli oppure spostandosi in auto quando tutto il mondo ormai va verso la condivisione e l’ecologia - spiega Novembre - Il Salento negli ultimi anni ha saputo fare tesoro della sua cultura, nonostante l’isolamento per cui ha sempre pagato un prezzo altissimo. Credo che oggi sia doveroso riconoscerne gli sforzi».



Le parole di Capasa e Novembre arrivano dopo quelle di tanti altri illustri salentini del mondo della cultura, dello spettacolo, dell’arte. Tra loro alcuni pendolari d’eccellenza come gli artisti Ercole Pignatelli e ma anche Fernando De Filippi, per decenni direttore dell’Accademia di Brera. Segno che se Lecce chiama Milano, il capoluogo lombardo spesso e volentieri risponde. Non è un caso, infatti, che tra i primissimi sostenitori del Frecciarossa fino a Lecce vi sia stata anche l’assessore alla Mobilità della giunta milanese Piefrancesco Maran.
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