Quarta dose, più di 155mila pugliesi da vaccinare dal 1° marzo. Chiamata attiva delle Asl e sessioni negli hub

Quarta dose, più di 155mila pugliesi da vaccinare dal 1° marzo. Chiamata attiva delle Asl e sessioni negli hub
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 23 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 19:48

Quarta dose di vaccino anti-Covid, si comincia il primo di marzo. E toccherà ancora una volta a fragili e fragilissimi: soggetti trapiantati, dializzati e immunocompromessi che abbiano ricevuto la terza dose o dose addizionale anti-virus da almeno 120 giorni (quattro mesi). Una platea che in Puglia conta più di 115mila residenti per i quali il Dipartimento di Prevenzione della Regione, le Asl e i centri di cura sono già al lavoro per pianificare la programmazione delle somministrazioni. Un sistema misto di “chiamata attive” e sessioni giornaliere dedicate ai soggetti con specifiche patologie già rodato in occasione della somministrazione del booster che sarà riproposto anche per la quarta dose.

La circolare di Figliuolo: «Si comincia il 1° marzo da trapiantati e immunocompromessi»

A dettare tempi, priorità e modalità di somministrazione una circolare del commissario per l’emergenza, il generale Francesco Figliuolo, recapitata alle Regioni nelle scorse ore. «Per ciò che riguarda la quarta dose di vaccino anti-Covid stiamo per dare le disposizioni attuative perché con il ministero della Salute e le Regioni stiamo ben individuando le platee - ha fatto sapere nelle scorse ore Figliuolo - Ovviamente sarà abbastanza estensiva per le categorie di persone più fragili e la mia indicazione è quella di partire il primo marzo.

Quindi sicuramente continueremo a tenere l’organizzazione che c’è ora in atto». Dunque i dettagli tecnici definiti nella nota alle Regioni. “Tenuto conto dell’attuale situazione epidemiologica, che continua a registrare un’elevata circolazione del virus in tutto il territorio nazionale - si legge nella circolare - visto il parere della Comitato tecnico scientifico e di Aifa emanato il 18 febbraio, nell’ottica di un ulteriore consolidamento della copertura vaccinale e nel rispetto del principio di massima precauzione, ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto di organo solido, è raccomandata la somministrazione di una ulteriore dose di vaccino”. 

In Puglia più di 155mila fragili: il numero più alto in Italia

Quarta dose che sarà garantita a 155.641 pugliesi che rientrano nella categoria dei fragili e dei fragilissimi. In assoluto la platea più numerosa d’Italia: al secondo posto tra le regioni per numero di aventi diritto alla quarta dose, infatti, c’è la Lombardia con 134.359 soggetti da vaccinare. Segue il Lazio con 75mila fragili e fragilissimi. Ai soggetti inseriti nelle liste di vaccinazione di Asl e centri di cura la quarta dose sarà garantita su base volontaria a distanza di almeno 120 giorni dalla somministrazione del booster. “E nei dosaggi allo scopo autorizzati - specifica la nota di Figliuolo - 30 mcg in 0,3 ml per Comirnatyn (Pfizer) nei soggetti di età pari o superiore a 12 anni e 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax (Moderna) nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni”.

Chiamate attive di Asl e centri di cura ai fragili e sessioni dedicate negli hub

In vista del prossimo martedì, primo marzo - data di avvio delle somministrazioni - la macchina organizzativa è già stata avviata dalle Asl. A procedere alla somministrazione a Bari e provincia saranno i centri di cura specialistici e la rete malattie rare. Schema operativo già definito anche per Asl Brindisi. «Siamo pronti alla somministrazione per i soggetti immunocompromessi - fa sapere Stefano Termite, direttore del Dipartimento di Prevenzione - Come è stato già fatto per le vaccinazioni precedenti, le Reti di patologia in collaborazione con i direttori dei reparti ospedalieri organizzeranno sessioni dedicate a pazienti oncologici, ematologici, trapiantati di rene e dializzati». In provincia di Lecce il direttore del Dipartimento di Prevenzione, Alberto Fedele non esclude che la quarta dose possa essere somministrata anche negli hub attivi sul territorio. «Del resto in molti centri vaccinali non c’è più quella affluenza che si registrava sino a qualche settimana fa - rileva Fedele - Ciò ci consente di pianificare specifiche sessioni di somministrazione della quarta dose anche negli hub. Resta confermato, in ogni caso, il sistema della chiamata attiva: saranno i centri di cura e i reparti ospedalieri a contattare i pazienti».
Pronti a scendere in campo anche i medici di medicina generale. «In prima istanza la vaccinazione dedicata ai pazienti fragilissimi sarà effettuata prevalentemente da centri di cura e strutture sanitarie - fa chiarezza Donato Monopoli, segretario regionale della Fimmg Puglia - Come è già avvenuto per la dose booster, tuttavia, la rete della medicina generale è già disponibile a garantire somministrazioni ai pazienti in cura. Purché rientrino nell’elenco stilato dalle autorità sanitarie».
[RIPRODUZ-RIS]© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA