La carica degli over 105: uno su tre vive al Sud. E in Puglia sono 66

La carica degli over 105: uno su tre vive al Sud. E in Puglia sono 66
di Marco ESPOSITO
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Mercoledì 25 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 05:13

L’ultima persona al mondo nata nell’Ottocento era italiana e ci ha lasciati nel 2017, a un secolo dalla disfatta di Caporetto che aveva portato all’arruolamento dei “ragazzi del ‘99”. Lei, Emma Martina Luigia Morano, era una ragazza del 1899, piemontese, vissuta per 117 anni e 137 giorni fino al 15 aprile 2017. La sua longevità è stata eccezionale sia per durata (tra le maggiori mai accertate al mondo) sia per le condizioni di salute visto che fino a 115 anni Emma ha vissuto in casa in autonomia e il giorno del suo centosedicesimo compleanno ha detto: «Sto bene, sto bene. E finché va così, me ne resto qui con voi». Quando ha passato il testimone, dietro di lei in Italia c’era ormai il vuoto. La falce del tempo, inesorabile, ha azzerato tutti i nati nei primi anni del ‘900 e la persona più vecchia d’Italia oggi è del 1910 e vive in Umbria: Domenica Ercolani
A fare la mappa dei “supercentenari” è l’Istat con un report diffuso il 23 gennaio. L’Istituto di statistica osserva in modo speciale chi ha almeno 105 anni di età ovvero, con la rilevazione aggiornata al primo gennaio 2022, chi è nato nel 2016 o in anni precedenti. In Italia questi osservati speciali, ai quali si cerca di carpire il segreto della longevità, sono 1.007. Un numero raddoppiato in un decennio. I supercentenari erano infatti appena 472 nel 2009 e hanno superato quota mille nel 2019, per poi salire ancora a 1.070 al primo gennaio 2020, cioè alla vigilia della prima ondata Covid. Nonostante la pandemia, il numero di supernonni è rimasto stabile a 1.072 mentre la flessione si è registrata l’anno successivo, per cui ora il censimento è appunto poco sopra i mille. 

Un fenomeno interessante è l’assenza dell’effetto Covid sui supercentenari. Il tasso di mortalità a età così avanzate è ovviamente molto alto e nel 2019 dei 1.006 supercentenari in vita al primo gennaio esattamente la metà è deceduta nel corso dell’anno, anche se il numero complessivo è cresciuto grazie all’arrivo dei “nuovi” centocinquenni. L’anno successivo, quello della prima ondata della pandemia, si è aperto così con 1.070 supercentenari e la mortalità è rimasta identica intorno al 50% come se il sistema di tutele familiari (o il sistema immunitario di chi ha vissuto così a lungo) avesse fatto da barriera al coronavirus.

Nel 2021, con il Covid ancora in circolazione ma con la campagna di vaccini, la mortalità dei supercentenari si è addirittura ridotta al 45%. 

I dati Istat

La rilevazione Istat, fermandosi al primo gennaio 2022, considera ancora nel conteggio la padovana Ida Zoccarato, nata nel 1909 e scomparsa il 16 gennaio 2022. Così come il 19 aprile 2022 è deceduta Angela Tiraboschi, lombarda, che aveva raccolto da Ida il testimone di nonna d’Italia per poi passarlo a Domenica.
Tutte donne. Sul genere dei supercentenari non ci sono sorprese: le donne si confermano di gran lunga più longeve e battono gli uomini otto a uno. Per l’esattezza nel report Istat ci sono 893 nonne e appena 114 nonni. Sul riparto territoriale invece qualche sorpresa c’è perché il Mezzogiorno, nonostante la speranza di vita in media più bassa, non sfigura e si attesta a quota uno su tre. Un parametro in linea con la popolazione generale. 
La quota di maschi over 105 residenti nel Mezzogiorno supera addirittura la metà, con 59 su 114. Un fenomeno che appare statisticamente significativo. A fronte dei soli 9 supernonni della Lombardia e 10 dell’Emilia Romagna, infatti, ve ne sono 10 in Calabria, 11 in Campania, 14 in Puglia e 15 in Sicilia. Per le donne la quota del Sud è del 31% con i numeri in valore assoluto più alti in Sicilia (69) Campania (57) e Puglia (52) mentre il numero più alto è in Lombardia con 143.

I confronti sono più corretti se riferiti alla popolazione complessiva. Chi ha l’ambizione a vivere tantissimo, farebbe pene perciò a evitare i territori dove, per qualche ragione ancora misteriosa, diventare supercentenario è più difficile. Le regioni da evitare per i maschi sono Trentino Alto Adige, Liguria, Veneto e Friuli Venezia Giulia mentre per le donne meglio evitare Valle d’Aosta, Lazio e Campania. Se invece si vuole scegliere il luogo la cui aria può trasformarsi nell’elisir di lunga vita, gli uomini dovrebbero orientarsi su Molise e Calabria e le donne su Molise a Abruzzo. Il piccolo Molise, a conti fatti, è il posto dove superare i 105 anni è meno improbabile. Accade a un maschio ogni 73mila e a una donna ogni 16mila.
 

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