Qualità della vita, basso il livello delle città di Puglia. Foggia terzultima, Taranto in picchiata rispetto al 2020

Parma, Trento e Bolzano in cima alla classifica

Qualità della vita, basso il livello delle città di Puglia. Foggia terzultima, Taranto in picchiata rispetto al 2020
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Domenica 14 Novembre 2021, 18:31 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:50

La mappa italiana parla chiaro a partire dai colori: prevalentemente verde e giallo in Nord, con la provincia di Parma che conquista la vetta della classifica sulla qualità della vita, seguita sul podio da Trento e Bolzano. Blu e rosso al Sud, dove si trovano tutte le ultime. Questo almeno secondo il Rapporto sulla Qualità della Vita in Italia 2021 di ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni, giunta alla 23esima edizione.

Puglia tra livello scarso e insufficiente

Nel report si collocano in fondo alla classifica, colorate di blu (che corrisponde a qualità scarsa) 3 delle 6 province pugliesi (Taranto, Barletta-Andria-Trani e Foggia). Ma anche per Brindisi, Lecce e Bari il risultato non è ottimale, il colore è rosso, ossia "insufficiente".

Quest’anno la maglia nera va a Crotone, preceduta da Napoli e Foggia (che era ultima lo scorso anno e adesso passa dalla posizione 107 alla 105). Ma molto in basso si trova anche Taranto, in caduta libera dalla posizione 94 alla 103. Poco più su le altre pugliesi: la Bat è 97esima (salendo di una posizione rispetto al 2020). Brindisi scende invece di un posto e passa da 89 alla 90esima casella. Si mantengono in posizione livemente migliore Bari che recupera due punti e passa dall'88esima alla 86esima casella e Lecce che però scende di uno passando dall'86esima all'87esima posizione.

 

A metà classifica Roma, che scivola al 54/mo posto (l'anno scorso era al 50/mo), seguita dalla prima provincia meridionale per qualità della vita, che è Matera.

Il rapporto registra quest’anno la scalata dei grandi centri urbani del Centro-Nord, con Bologna che era 27ma lo scorso anno e ora è quarta, Milano, che guadagna ben quaranta posizioni (dalla 45ª alla quinta) e Firenze, da 31ma a sesta.

«Nella fase di uscita dall’emergenza pandemica, sono le grandi aree urbane del Centro-Nord che hanno mostrato la maggiore resilienza», sottolinea il coordinatore della ricerca, Alessandro Polli, del dipartimento di Scienze sociali e economiche della Sapienza.

La qualità della vita viene definita «buona» o «accettabile" in 63 province su 107, lo scorso anno erano 60 su 107. Tradotto in termini di popolazione, 22 milioni 255 mila residenti (pari al 37,4% della popolazione italiana) vivono in territori contraddistinti da una qualità della vita scarsa o insufficiente, contro i 25 milioni 649 mila residenti della passata edizione, pari al 42,5% della popolazione.

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