Risale il tasso di positività, altri 39 morti in un giorno. Attesa per la decisione dell'Iss

Risale il tasso di positività, altri 39 morti in un giorno. Attesa per la decisione dell'Iss
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Giovedì 15 Aprile 2021, 08:15 - Ultimo aggiornamento: 19:25

È attesa per il monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, il cui esito permetterà di stabilire se la prossima settimana la Puglia resterà ancora in zona rossa o se passerà in zona arancione. I numeri, per il momento, restano preoccupanti anche se nei giorni scorsi l'assessore regionale alla Salute Pier Luigi Lopalco ha spiegato che le possibilità di una fascia arancione sembrano essere cresciute, pur tenendo presente la necessità di continuare a prestare attenzione. Il governo comunque è al lavoro per stabilire le linee guida delle riaperture.

Il tasso in risalita


Stando al bollettino regionale di ieri, ci sono stati altri 1.488 casi positivi su 13.647 tamponi, per un tasso di positività del 10,9% (un dato che torna a salire dopo il 9% di martedì). Di questi, 655 sono della provincia di Bari, e sono ancora tanti i positivi della provincia di Taranto (368). Poi 155 nella Bat, 140 nel Salento, 109 nella provincia di Brindisi, 56 nella provincia di Foggia, due casi di residenti fuori regione e tre casi dalla provincia di residenza non nota.
Nelle ultime 24 ore 39 decessi: 18 nella provincia di Bari, due a Brindisi, tre a testa nel Salento e nella Bat, 4 a Foggia, 9 nella provincia di Taranto, per un totale di 5.321 vittime dall'inizio dell'emergenza.
Ieri altri 1.294 guariti, mentre tornano a salire gli attuali positivi, passati a 51.789. Lieve calo dei ricoverati, che martedì erano 2.228 e ieri 2.205.
In attesa delle decisioni del governo, ci sono comunque sindaci che adottano provvedimenti in linea con le misure di contenimento: a Copertino è stato stabilita, anche in caso di zona arancione, la chiusura al pubblico, con possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private, per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o per motivi di salute, dalle 18 alle 5 e la domenica dalle 10 alle 13 delle piazze cittadine.

Chiusura al pubblico dalle 18 alle 5 anche per i distributori automatici da asporto.

L'ipotesi di aperture progressive


L'ipotesi di riaperture progressive a partire da maggio rilancia le speranze delle regioni e da oggi, in occasione del vertice con il governo, prenderà il via quello che può essere considerato il percorso verso «l'uscita dall'incubo», come ha auspicato lo stesso ministro degli Affari Regionali, Mariastella Gelmini. Sul tavolo ci saranno le proposte dei governatori, che spingono per la gran parte a riaperture progressive e alla revisione dei parametri per i colori. Ma si discuterà anche del tema scuole, con la speranza di poter rivedere in aula tutti gli studenti delle superiori, al 100%. Domani, a quanto si apprende da fonti di maggioranza, si va verso una nuova riunione della cabina di regia del governo, presieduta dal premier Mario Draghi, sulla situazione epidemiologica.

La situazione nelle carceri


Intanto, c'è preoccupazione per l'aumento del numero dei casi positivi nelle carceri pugliesi, passati in una settimana da 115 a 153 contagiati tra detenuti, agenti di Polizia penitenziaria e personale amministrativo. In particolare è quasi raddoppiato il numero dei positivi tra i detenuti, dai 45 registrati il 5 aprile agli 82 odierni, ai quali si aggiungono 64 poliziotti e 7 amministrativi. I dati, aggiornati al 12 aprile, sono contenuti nel report nazionale del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. Le carceri con più casi sono quelle di San Severo con 39 casi (37 detenuti, due dei quali ricoverati in ospedale, e 2 poliziotti), Bari con 30 contagi (25 detenuti e 5 agenti), Lecce con 26 contagi (3 detenuti, 20 poliziotti e 3 amministrativi), Foggia con 24 casi (8 detenuti, un amministrativo e 15 agenti), Taranto con 19 casi (7 detenuti, 2 amministrativi e 10 agenti).
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