Puglia da lunedì in zona gialla: è il giorno del verdetto del ministero. Sotto esame le Terapie intensive. Lopalco: non si abbassi la guardia

Puglia da lunedì in zona gialla: è il giorno del verdetto del ministero. Sotto esame le Terapie intensive. Lopalco: non si abbassi la guardia
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Venerdì 7 Maggio 2021, 08:43 - Ultimo aggiornamento: 20:24

La certezza assoluta del passaggio in zona gialla «la avremo nel momento in cui avremo una comunicazione ufficiale dal Ministero della salute. I numeri sono in miglioramento e questo ci interessa più di ogni alta cosa. L'incidenza è diminuita, in tutte le province in questo momento siamo al di sotto della soglia di allerta dei 250 casi per 100 mila abitanti». Lo ha detto l'assessore alla sanità della Regione Puglia Pierluigi Lopalco. «Quello che più ci interessa è il tasso di occupazione di posti letto - ha aggiunto - che si sta avvicinando alla soglia del 30% per le terapie intensive e del 40% per i posti a bassa intensità di cura, l'Rt è sotto 1, quindi tutti gli indici epidemiologici si stanno dirigendo in una situazione di rischio sempre più bassa. Quello che ci preoccupa ovviamente è il segnale - ha proseguito Lopalco - che una eventuale zona gialla può dare alla popolazione. Ricordiamocelo: zona gialla non vuol dire 'liberi tuttì, in questo momento ci sono ancora tante persone in ospedale e in circolazione tante persone positive e portatori del virus, magari asintomatiche, quindi dobbiamo continuare ad avere gli stessi livelli di precauzione che abbiamo avuto nei giorni scorsi a prescindere da quella che sarà la classificazione del rischio da parte del Ministero».

La conferma attesa nel pomeriggio

È il giorno del verdetto: da lunedì la Puglia sarà zona gialla. Nel pomeriggio l'ordinanza di Roberto Speranza, ministro della Salute. Già ieri i numeri aggregati segnalavano il progressivo arretramento della pandemia in Puglia, che così oggi dovrebbe abbandonare la zona arancione (dopo due settimane, precedute da altre sei in rosso) per essere promossa in fascia gialla. Lo suggeriscono i principali indicatori, la conferma ieri anche dai dati del bollettino quotidiano. Nonostante l'improvvisa impennata di nuovi ingressi nelle terapie intensive: 30 in un solo giorno, il dato più alto tra le regioni italiane. Ad ogni modo, la rilevazione settimanale della Fondazione Gimbe - che per certi versi anticipa il monitoraggio di ministero della Salute e Istituto superiore della sanità - porta buone notizie per la Puglia: rispetto alla settimana precedente, migliorano tanto l'incidenza dei casi attualmente positivi ogni 100mila abitanti (1.179), quanto la variazione percentuale dei nuovi casi (-14,8%). Ancora oltre la soglia il tasso di occupazione dei posti letto negli ospedali, ma in evidente miglioramento: Agenas (Agenzia regionale per i servizi sanitari regionali) dà saturo il 34% delle terapie intensive e il 40% dei posti letto in area medica Covid.

Nel primo caso appena quattro punti oltre soglia critica, nella seconda circostanza invece in linea con il tetto massimo consentito.

Il tallone d'Achille


Gli ingressi nelle terapie intensive sono l'unico peggioramento del giorno, insieme con i decessi (27): ma del resto, la curva della mortalità sconta ancora la scia di contagi delle scorse settimane. Ieri in Puglia, su 11.893 test effettuati, sono stati registrati 877 casi positivi, con una incidenza del 7,4% (mercoledì era del 9,4%). I pugliesi attualmente ricoverati sono 1.714 (28 in meno rispetto al giorno precedente). Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.285.654 test. I cittadini guariti sono 188.680 (1.861 in più) e 45.475 sono i casi attualmente positivi (1.011 in meno), sul totale di 240.192 pugliesi contagiati dall'inizio della pandemia. Complessivamente i decessi per Covid sono 6.037. I nuovi casi positivi sono così suddivisi: 253 in provincia di Bari, 96 in provincia di Brindisi, 89 nella provincia Bat, 115 in provincia di Foggia, 203 in provincia di Lecce, 123 in provincia di Taranto, 2 casi di residenti fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti. I decessi sono: 4 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 1 in provincia BAT, 8 in provincia di Foggia, 7 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto.

L'analisi


«Continua la lenta discesa dei nuovi casi settimanali dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, con riferimento all'andamento nazionale anche se s'intravedono precoci segnali di aumento della circolazione del virus». Innanzitutto, il lieve incremento dell'Rt medio calcolato dall'Istituto superiore di sanità sui casi sintomatici che nel periodo 7-20 aprile è di 0,85 (range 0,800,91) rispetto a 0,81 (range 0,77-0,89) del periodo 31 marzo-13 aprile; in secondo luogo, come rilevato dall'ultimo bollettino dell'Iss, dalla prima metà di aprile la risalita dei nuovi casi nelle fasce 3-5 e 6-10 anni, verosimile conseguenza della ripresa delle attività scolastiche in presenza. «Con il progressivo calo dei nuovi casi afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe continua a ridursi la pressione sugli ospedali, dove le curve dei posti letto occupati in area medica e terapia intensiva continuano a scendere da 4 settimane consecutive».
Intanto ieri in Puglia un piccolo assaggio di normalità: c'è stato il primo accesso di un familiare nella terapia intensiva Covid del Policlinico di Bari, con tuta, doppio guanto, mascherina ffp3 e occhiali di protezione. Il coordinatore infermieristico del reparto ha assistito nella fase di vestizione la moglie del paziente critico ricoverato, avendo cura che indossasse correttamente tutti i dispositivi di sicurezza, gli stessi che utilizzano gli operatori sanitari. Poi l'accesso e finalmente il contatto visivo ed emotivo che è mancato nel lungo ricovero. La Regione Puglia ha approvato il 4 maggio la legge «per assicurare gli incontri in ambito ospedaliero tra i pazienti in condizioni critiche e i loro familiari» e l'azienda ospedaliero universitaria Policlinico di Bari si è dotata di un regolamento provvisorio di accesso alla struttura.

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