Scatta la zona gialla. Il presidente Emiliano: «Puntiamo a essere Covid free»

Scatta la zona gialla. Il presidente Emiliano: «Puntiamo a essere Covid free»
di Massimiliano IAIA
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Lunedì 10 Maggio 2021, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 20:26

Via alla zona gialla. Da oggi in Puglia le restrizioni saranno allentate rispetto alle scorse settimane, ma non mancano i timori circa la possibilità che il nuovo colore venga interpretato come un liberi tutti, ignorando anche le nuove norme che comunque vanno rispettate. Già ieri, quando la Puglia era ancora in zona arancione, c'è stato un vero e proprio assalto alle località marine, con scenari da pericolosi assembramenti. Un problema, se si pensa che anche tre mesi fa, quando la Puglia era passata dall'arancione al giallo, c'era stato un netto abbassamento del livello di guardia, con conseguente aumento dei contagi e una repentina collocazione in zona rossa per sei settimane.

L'appello dei sindaci


Proprio per questo motivo, dopo averlo già fatto venerdì scorso quando il ministero aveva deciso il cambio di colore per la Puglia, anche ieri i sindaci hanno ribadito la necessità di rispettare le regole. Su tutti, il presidente dell'Anci nazionale e sindaco di Bari Antonio Decaro, che ha affermato: «Se si rispettano le restrizioni, la mascherina, il distanziamento, sicuramente non avremo particolari problemi.

Se invece pensiamo che abbiamo superato la pandemia, e purtroppo non è così, rischiamo di ritrovarci nuovamente con i contagi e con l'aumento del tasso di occupazione dei reparti Covid, dei reparti di terapia intensiva e davanti ad altre chiusure». «Dobbiamo stare attenti alla nostra salute - ha proseguito - e dobbiamo stare attenti alle attività economiche della nostra comunità, che rischiano di chiudere un'altra volta. Per fortuna la nostra regione diventa gialla, si allentano le restrizioni e possiamo recuperare pian piano pezzi di quotidianità e pezzi di città, ma dobbiamo farlo con attenzione, per evitare di tornare nuovamente in una situazione di emergenza».

La posizione di Emiliano


C'è anche chi, come il governatore Michele Emiliano, concentra la sua attenzione sull'imminente stagione estiva: «È importante avere presto regole chiare per consentire agli operatori turistici di pianificare le riaperture. In particolare come Regioni stiamo stimolando il livello centrale alla preparazione dei protocolli di sicurezza, rivisti alla luce del green pass, il passaporto verde. Aspiriamo ad avere una regione Covid free perché l'intera Puglia è a vocazione turistica». Sulle aperture, a suo avviso, «gradualità e prudenza devono accompagnare ogni scelta. Il ministro Speranza sta lavorando con una commissione per riformare il sistema delle zone colorate, sottraendolo al ruolo che attualmente ha l'Rt che, con ospedali vuoti e contagi in numeri assoluti bassi, rischia - per il gioco delle percentuali di aumento - di riportare in zone a rischio elevato Regioni che sono a rischio basso». Quanto al coprifuoco, «non è un'ora che farà la differenza, ma le condotte individuali e collettive che verranno adottate. Se i cittadini e gli operatori rispetteranno le misure di prevenzione, penso si possa iniziare a ragionare su una maggiore libertà di circolazione».

La polemica


Intanto si registra anche una posizione di Forza Italia, con le parole del commissario regionale Mauro D'Attis e del vice commissario Dario Damiani. «La Puglia, dopo un drammatico record negativo di permanenza in zona rossa e arancione, ritorna finalmente in zona gialla. La presenza di Forza Italia nel governo Draghi inizia a produrre i suoi frutti e possiamo affermare di aver mantenuto le promesse: dalla campagna vaccinale alle riaperture. Il danno economico della prolungata chiusura della Puglia è enorme ed incalcolabile: la conseguenza più grave del disastro della sanità regionale è l'immagine internazionale di una Regione insicura dal punto di vista sanitario. Un'immagine che, grazie all'efficienza del governo Draghi e alle indicazioni e all'organizzazione del Commissario Figliuolo, siamo riusciti a limare. Facciamo gli auguri di buon lavoro a tutti i cittadini che, finalmente, potranno tornare a lavorare e rivolgiamo un invito alla responsabilità: dobbiamo tornare a vivere rispettando le regole e senza abbassare la guardia».

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