Tasso di incidenza sotto la soglia critica: in Puglia sono 48 i casi di positività rilevati ogni 100mila abitanti nell'ultima settimana. E la regione resta a rischio moderato. Lo rileva il monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore della Sanità e del Ministero della Salute. Ma il contagio non si ferma. E il Salento resta saldamente in testa alla classifica dei casi Covid, seguito dalla Bat. Se ieri in tutta la regione sono stati individuati 302 nuovi positivi e 3 decessi, quasi un terzo dei casi (83 infetti) riguarda proprio la provincia di Lecce. Intanto negli ospedali di tutta la regione sale al 9% l'occupazione dei posti letto nei reparti di medicina Covid. Percentuale sopra la media nazionale che si attesta al 7%. Nelle terapie intensive, invece, il tasso di occupazione è fermo al 5%, con il limite fissato dal governo per il passaggio in zona gialla al 10%. A certificarlo è il monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) nella sua ultima rilevazione, aggiornato a ieri sera.
Il quadro
La Puglia, comunque, resta in zona bianca, essendo ancora lontana dai limiti fissati dal governo per il passaggio in zona. A finire in zona gialla, invece, la Sicilia. La regione ha superatogli indicatori decisionali con un tasso di occupazione in terapia intensiva del 12,1% (contro la soglia del 10%), occupazione posti letto in area medica non critica del 19,4% (contro il 15% di soglia) e incidenza a 7 giorni (20-26 agosto) più alta di tutta Italia con 200,7 casi per 100mila abitanti contro la soglia di 50 (era 155,8 nel monitoraggio scorso).Ma tant'è.
La circolazione della variante delta rimane largamente prevalente in Italia. Questa variante è dominante nell'Unione Europea ed associata ad un aumento nel numero di nuovi casi di infezione anche in paesi con alta copertura vaccinale - si legge nel report Iss-Ministero della Salute - La percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti aumenta leggermente (34% contro 32% la scorsa settimana). In lieve diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% contro 47%). Infine, il 21% è stato diagnosticato attraverso attività di screening, sottolinea la bozza del report Iss. Per questo i tecnici evidenziano che una più elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità.
Tutti i dati
Attualmente in Puglia sono 4.596 le persone positive.