Vaccini, brusca frenata. Rebus sulle forniture. L'assessore Lopalco: «Nelle prossime settimane 30% di dosi in meno, nella fase 2 priorità alle scuole»

Vaccini, brusca frenata. Rebus sulle forniture. L'assessore Lopalco: «Nelle prossime settimane 30% di dosi in meno, nella fase 2 priorità alle scuole»
di Vincenzo DAMIANI
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Mercoledì 20 Gennaio 2021, 18:51 - Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 07:39

Professori e operatori scolastici, nella fase 2 della campagna vaccinale anti Covid della Puglia, saranno inseriti nella categoria prioritaria. Ad annunciarlo ieri l'assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, anche se resta il punto interrogativo dei rifornimenti da parte di Pfizer. Ieri l'azienda farmaceutica ha garantito che lunedì 25 gennaio saranno consegnate 27mila dosi: «In questo modo spiega Lopalco - la Puglia sarà risarcita del differenziale in meno ricevuto questa settimana. Grazie alla scorta del 30% che prudentemente è stata accantonata nei nostri magazzini e con questo parziale ristoro, le vaccinazioni della fase 1, sia pur con qualche rallentamento, comunque continueranno nonostante il taglio nelle consegne unilateralmente deciso da parte di Pfizer». La situazione resta difficile, Lopalco però spera nel via libera al vaccino di Astrazeneca per sbloccarla: «La svolta per la vaccinazione di massa e l'uscita dalla pandemia - sostiene- si avrà quando avremo il vaccino AstraZeneca e quello di J&J. È ovvio che, in questo momento, rallentare la Fase 1 è un problema, ma la prospettiva è quella di avere due vaccini molto più gestibili e adatti a immunizzare grandi numeri».


Le Asl stanno organizzando la fase 2, individuando in ogni provincia grandi strutture, edifici pubblici e privati, centri commerciali e anche chiese e palestre da utilizzare per fare le somministrazioni. Il secondo step coinvolgerà, secondo le indicazioni del commissario Domenico Arcuri, over 80enni e pazienti oncologici e cardiologici, ma la Regione ha aggiunto una terza categoria tra le priorità, quella del mondo scolastico. «In accordo con quanto previsto dal Piano strategico nazionale» nella fase 2 sarà inserito come categoria prioritaria «tutto il personale scolastico, con precedenza stabilita in funzione delle situazioni di rischio», ha annunciato Lopalco. «Scuola sicura significa anche personale scolastico che lavori in condizioni di maggiore serenità spiega l'assessore - screening e vaccinazione sono gli strumenti più efficaci di prevenzione che abbiamo oggi nel nostro armamentario. Metterli a disposizione del personale scolastico una volta riavviata la didattica in presenza ci sembra una priorità per tutti».

Però, bisognerà fare i conti con il numero di dosi a disposizione, dovessero essere limitate come in questo momento occorrerà fare delle scelte. La settimana prossima, tra il 27 e 28 gennaio, la Puglia riceverà anche 4mila flaconcini del vaccino Moderna, ma «è davvero molto molto poco», ammette Lopalco. Ecco perché decisiva sarà la decisione di Ema di autorizzare o meno il farmaco di Astrazeneca, «per il quale per l'Italia 8.000.000 di dosi sono già pronte per la spedizione», aggiunge l'assessore.


Insomma c'è preoccupazione sui tagli alla distribuzione imposti da Pfizer, ma allo stesso tempo anche cauto ottimismo. «Noi spiega Lopalco - abbiamo comunque un piano di contingenza per garantire le seconde dosi. Siamo al lavoro h24 per cercare di ripristinare la situazione ma necessariamente, purtroppo, c'è da dire che questo taglio da parte di Pfizer porterà a un rallentamento nelle operazioni di vaccinazione». E il freno a mano è stato già tirato: martedì, complessivamente, erano 64.079 le inoculazioni effettuate, ieri sono salite a 65.694, quasi 1.600 in 24 ore, mentre nei giorni scorsi erano stati raggiunti picchi anche di 5mila somministrazioni al giorno. Un rallentamento per far fronte al taglio delle dosi e per garantire i richiami, in attesa che le consegne tornino ad essere regolari. Ad oggi in Puglia risulta essere stato utilizzato il 70,4% delle dosi a disposizione, come da indicazioni le Asl stanno conservando una riserva del 30%. In Italia, in totale, sono stati somministrati 1.237.328 vaccini, il 76% delle dosi consegnate, sono invece 7.595 le persone che hanno ricevuto la seconda dose. Sono 734.136 gli operatori sanitari e sociosanitari vaccinati, 398.460 le unità di personale non sanitario, 97.823 gli ospiti di strutture residenziali e 6.909 gli over 80. A fare più vaccini rispetto alle dosi consegnate sono la provincia autonoma di Bolzano (93,7%) e la Valle d'Aosta (93,1%) a seguire le Marche (90,3%). In Puglia, però, preoccupa anche un altro dato: a quasi un mese dall'avvio della campagna vaccinale anti Covid, sono 3.289 le persone vaccinate nelle Residenze sanitarie per anziani su una platea complessiva di circa 22mila persone. Circa il 15%, le aspettative, evidenziano fonti sanitarie pugliesi, erano maggiori, considerando che le Rsa e Rssa sono state le strutture più colpite dalla pandemia Covid, con decine di focolai e centinaia di contagi.

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