L'ultimatum degli Ordini professionali a medici e infermieri no vax: «Vaccinatevi subito o scatteranno le sanzioni»

L'ultimatum degli Ordini professionali a medici e infermieri no vax: «Vaccinatevi subito o scatteranno le sanzioni»
di Paola COLACI
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Domenica 28 Marzo 2021, 23:06 - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo, 15:28

Vaccini anti-Covid, pugno duro contro il personale sanitario “no vax” in Puglia. «Vaccinatevi al più presto o procedimenti disciplinari immediati contro chi non rispetta i principi deontologici». L’avvertimento a medici, infermieri e operatori sanitari impiegati nelle strutture pubbliche i quali hanno deciso di non sottoporsi alla somministrazione - 30mila in tutta la Puglia secondo il report del governo e più di 400 nella sole province di Lecce e Brindisi - ora arriva dagli ordini professionali. A mezzo nota congiunta diffusa nella giornata di ieri, i presidenti dell’Ordine dei Medici e odontoiatri, delle Professioni infermieristiche, dei Farmacisti, degli Informatori scientifici e dei Tecnici di radiologia e riabilitazione hanno lanciato un vero e proprio aut aut. “I principi basilari della nostra professione sono sostanzialmente due - hanno scritto i rappresentanti delle professioni sanitarie - Riferirci alla metodologia scientifica, come riscontro validato e confermato dai dati e fornire risposte di salute per tutti i cittadini”. E in questo senso, hanno ricordato i presidenti degli Ordini, i vaccini anti-Covid rappresentano la migliore e più completa risposta al dramma pandemico.

L'AUT AUT PER GLI OPERATORI SANITARI

Dunque, l’affondo ai sanitari no vax: “Tutti i professionisti iscritti ai nostri Ordini si vaccinino al più presto. Qualunque obiezione non giustificata da motivi medici, non solo è assolutamente contraria ai principi deontologici, con ovvie e immediate conseguenze, ma rappresenta un modo fortemente scorretto di rapportarsi a cittadini e pazienti in un processo di cura, un atteggiamento indegno della memoria di tanti professionisti che in questa pandemia hanno donato la vita per affermare una professione di vita”. Conseguenze che potrebbero tradursi in provvedimenti e sanzioni disciplinari a carico dei professionisti che scelgano di non sottoporsi a vaccinazione, fanno sapere dagli Ordini professionali. Ma non è esclusa l’ipotesi che il rifiuto reiterato del medicinale anti-Covid possa portare alla cancellazione dei sanitari da albi e ordini professionali di appartenenza. Dunque, una sollecitazione al Dipartimento di Igiene e Sanità della Asl di Lecce: “Chiediamo con la forza di oltre 20mila professionisti della sanità nel Salento che il Sisp provveda immediatamente a vaccinare i colleghi che attendono ancora”.

IL PUGNO DURO DELLE ASL

Ma sulla platea dei sanitari no vax nei giorni scorsi hanno puntato i riflettori le Aziende sanitarie. E se a Lecce si starebbero valutando le azioni da adottare nei confronti di circa 200 operatori sanitari, a Brindisi il direttore Giuseppe Pasqualone ha già annunciato la linea dura contro circa 200 unità tra medici, infermieri e operatori che ancora mancano all’appello per la vaccinazione.

A partire dalle ferie forzate e dai provvedimenti disciplinari che possono sfociare nella sospensione dal servizio. Ma tant’é.

GLI INTERVENTI DEL GOVERNO DRAGHI

L’obbligo di vaccinarsi al fine di scongiurare focolai nelle strutture di cura e negli ospedali già nelle prossime ore potrebbe arrivare proprio dal governo. Dopo gli annunci di giorni scorsi l’Esecutivo guidato da Mario Draghi è pronto a prendere adeguati provvedimenti nei confronti di chi non si vaccina all’interno del personale sanitario. Le norme sull’obbligo alla vaccinazione per queste categorie dovrebbero essere inserite all’interno del decreto legge Covid che approderà in consiglio dei ministri già nei prossimi giorni. La strada, tuttavia, sembra già tracciata: obbligo di vaccinazione destinato almeno al personale a diretto contatto con i pazienti. E ancorato giuridicamente alle pronunce della Consulta in materia. Si vedrà. Intanto sulla vicenda dei sanitari no vax pugliesi torna a intervenire Fabiano Amati, consigliere regionale del Pd e promotore della legge regionale sull’obbligo vaccinale approvata dal Consiglio qualche settimana fa. «Bene la linea dura annunciata dalle Asl di Brindisi e Lecce nei confronti dei circa 400 operatori sanitari che rifiutano la vaccinazione - rimarca Amati - Ma non basta. Ora bisogna irrogare le sanzioni previste dalla legge regionale, che si applicano a prescindere da un’eventuale legge statale». Norma che non si limita solo ad allontanare l’operatore dai reparti a rischio, o ad aprire un procedimento disciplinare, ma anche e soprattutto fino a 5mila euro a chi rifiuta la vaccinazione. «Sanzione che deve essere immediatamente irrogata - incalza Amati - per non rendere vano lo sforzo del legislatore regionale e per evitare che il solo allontanamento dai reparti a rischio possa essere considerato addirittura un premio».
 

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