Puglia, il mondo del turismo promuove il green pass

Puglia, il mondo del turismo promuove il green pass
di Rita DE BERNART
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Lunedì 23 Agosto 2021, 08:25 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:13

Due italiani su tre hanno terminato le vacanze. La voglia di viaggiare e di riprendere la vita di sempre, dopo tante restrizioni, ha portato in Puglia milioni di turisti per un’estate che ha segnato il record di presenze. Bene il green pass che si è rivelato per molti uno strumento fondamentale per la ripresa del lavoro. Tanta consapevolezza da parte dei cittadini che ne hanno compreso lo spirito e di buon grado si sono prestati alla verifica. «Molti clienti ormai in fase di prenotazione informano di avere il certificato verde, e chi non ce l’ha lo dice subito proprio per poter trovare una soluzione alternativa». 

Il mondo del turismo soddisfatto dell'operazione green pass


Gli imprenditori sono quindi soddisfatti, le paure di imbattersi in ritrosie, furberie, o polemiche non si sono concretizzate salvo in rari casi. L’attenzione ora si sposta però a settembre, quando cambieranno le regole per l’utilizzo del green pass che, secondo quanto stabilito con il decreto del 5 agosto scorso, sarà necessario per utilizzare i mezzi di lunga percorrenza: diventa obbligatorio per viaggiare in aereo, nave o traghetto per collegamenti interregionali, su treni intercity e alta velocità, su autobus e bus a noleggio con conducente. Con qualche eccezione: non dovranno essere in possesso di certificato per gli spostamenti in Italia i minori sotto i 12 anni, esclusi per età dalla campagna vaccinale, e i soggetti che non possono vaccinarsi per motivi di salute con certificazione medica. Un quadro questo che potrebbe se pur per percentuali minime influire sulla stagione autunnale. Da settembre infatti, dopo il contro esodo degli italiani, sono attesi soprattutto i turisti stranieri che da sempre prediligono la bassa stagione e scelgono di fare le vacanze da fine agosto a fine ottobre. In questo caso l’obbligatorietà del pass verde potrebbe frenare le prenotazioni. Tuttavia fiduciosi gli operatori. 


«L’obbligo del green pass in questo mese - commenta Giovanni Serafino, di Confindustria turismo Lecce - non ha per nulla ostacolato l’andamento di una stagione che è stata senza dubbio ottima. Non ci sono ancora i dati ufficiali ma siamo su circa il 20% in più rispetto alla scorsa stagione che già era stata positiva contro ogni pronostico.

E in alcuni casi i numeri superano quelli pre Covid. I ristoratori si sono attrezzati all’aperto e anche i cittadini hanno dimostrato responsabilità. Siamo fiduciosi anche per settembre, a differenza dello scorso anno in cui non vennero gli stranieri, ora stanno già prenotando in tanti. Solo non lo fanno in largo anticipo come è loro abitudine e attendono di arrivare sotto periodo per la conferma perché aspettano sempre le ultime notizie e indicazioni. La differenza vera della stagione la farà la continuità fino ad ottobre. Ma chi vuole viaggiare si sta attrezzando, ormai sanno tutti che occorre il green pass e soprattutto con l’abbassamento delle temperature sarà sempre più necessario per attività al chiuso. Le persone lo sanno e certamente la maggior parte si doterà del certificato vaccinale». 


Si punta inoltre alla notorietà data dalla presenza di alcuni personaggi. «Non è da trascurare per la nostra regione la presenza di Madonna in questi giorni che ci ha portato alla ribalta mondiale grazie ai suoi social seguiti da milioni di fan e agli articoli della stampa internazionale. Questo sarà un effetto imitazione e certamente tanti stranieri intenzionati a viaggiare in Italia un salto in Puglia sceglieranno di farlo». Anche i ristoratori sono convinti che nell’ottica della stagione autunnale sarà importante estendere l’obbligo di green pass a chi vuole viaggiare con mezzi pubblici. «Se arrivano senza certificato e poi è obbligatorio per entrare a cenare nel ristorante che senso ha?», dice Antonello Magistà, di Fiepet Confesercenti Bari. «Non bisogna nuovamente penalizzare i ristoranti ma è invece giusto estendere la norma a tutti i servizi compreso il trasporto a lunga percorrenza. Se finora abbiamo lavorato anche all’aperto, con l’abbassamento delle temperature, a partire dalla seconda decina di settembre, non sarà possibile consumare pranzo o cena all’esterno ed è importante che chi viaggia e arriva in Puglia abbia il certificato verde per poter accedere a tutti i servizi. Già così, tra restrizioni, capienze ridotte, certificato verde, abbiamo comunque un 15-20% di mancato incasso, dobbiamo fare in modo che i sacrifici affrontati dalla categoria non siano vani. Finora non abbiamo incontrato quasi nessun problema e nessuna reticenza. I clienti sanno che è necessario e sono loro stessi a comunicare di possederlo o meno».
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