Treni iperveloci e aerei spaziali: l'innovazione abita in Puglia. E c'è anche l'elicottero senza pilota. Ecco le eccellenze del territorio

Il treno iperveloce
Il treno iperveloce
di Oronzo MARTUCCI
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Lunedì 14 Febbraio 2022, 10:37 - Ultimo aggiornamento: 10:46

C'è una Puglia che continua a eccellere, in nome dell'innovazione, e che individua proprio nello sviluppo delle tecnologie la chiave per un'effettiva ripresa dopo l'emergenza pandemica. Proprio la crisi, per esempio, aveva avuto tra le altre conseguenze il blocco della mobilità aerea e le aziende produttrici di velivoli destinati al traffico hanno ridotto al minimo gli ordini, come è accaduto per quanto riguarda la produzione delle fusoliere del Boeing 787 realizzate presso lo stabilimento di Grottaglie da Leonardo.

Il drone ad alta energia solare

Ma il sistema aerospaziale pugliese, in particolare la parte collegata alle iniziative spaziali, continua a mostrare vivacità e potenzialità tali da garantire nuove opportunità di lavoro a medio termine grazie all'aeroporto di Grottaglie che ha avuto il riconoscimento di spazioporto, l'unico in Italia, dopo essere stato individuato come test bed per effettuare le prove di volo e di certificazione sui velivoli senza pilota.
Nello stabilimento di Leonardo a Grottaglie si lavorerà probabilmente entro la fine del 2022 alla creazione dei primi prototipi dei droni ad alta energia solare. L'azienda punta a diversificare la produzione di Grottaglie. In partnership con Leonardo lavorerà la società ispano-statunitense Skydweller Aero. Il drone sarà in grado di volare fino a 14mila metri di altezza, a una velocità che raggiungerà i 50 nodi.

A medio termine gli investimenti collegati al programma Eurodrone, che sarà realizzato dall'Italia in collaborazione con Germania, Francia e Spagna.

L'aereo elettrico a decollo verticale

A Grottaglie, in particolare, saranno prodotte le ali in fibra di carbonio del velivolo a pilotaggio remoto. Il terzo progetto vede impegnati a Grottaglie Leonard e Vertica Aerospace per la realizzazione dei prototipi di VX4, un aereo elettrico a decollo verticale che potrà trasportare quattro passeggeri oltre al pilota. Il velivolo avrà una velocità massima di 200 miglia e una autonomia di 100 miglia. Insomma a proprio a Grottaglie saranno realizzate le attività di progettazione, produzione, test e fornitura dei prototipi degli aerotaxi che rivoluzioneranno la mobilità aerea urbana del futuro. E sempre nell'area dello stabilimento jonico ha preso forma il nuovo MaTeRIA Lab (Materials Technology Research and InnovAtion Lab) per lo studio dei materiali avanzati oltre al nuovo Joint Lab tra Leonardo e il gruppo Solvay.

 

Il progetto AcrOss


Nei giorni scorsi intanto ha preso il via a Grottaglie la fase di test di un progetto per lo sviluppo di tecnologie, a terra e a bordo, che rendano sicuri ed efficienti le operazioni di volo dei droni a bassa quota, con particolare attenzione allo spazio aereo che circonda gli aeroporti e le aree sensibili per le quali è necessaria l'autorizzazione ad accedere. Il progetto denominato AcrOss è cofinanziato dal Miur (ministero dell'Università e della Ricerca) e sovvenzionato dai fondi strutturali europei 2014/2020. È coordinato in questa fase da Aeroporti di Puglia, con la partecipazione delle Università del Salento e di Bologna oltre a tre partner privati. Ids (Ingegneria dei sistemi) azienda acquisita dal gruppo Fincantieri; il gruppo Exprivia ha messo a disposizione software che raccolgono dati in tempo reale per valutare i rischi del malfunzionamento dei droni in fase di volo; TopView è responsabile delle attività di volo sul campo e ha sviluppato un'applicazione che comunica la posizione del drone alla piattaforma in tempo reale. L'Università del Salento gestirà il portale web per il monitoraggio delle attività di volo e di un sistema di Realtà aumentata (Ar) per supportare il pilota nella gestione di eventuali emergenze.

Elicottero senza pilota


Altre prove di volo sono state effettuate nei mesi scorsi nell'ambito del progetto Ecaro (EgnosCivilAviationROadmap) con l'utilizzo di un elicottero senza pilota del peso di 150 chilogrammi, per verificare come i servizi satellitari europei di navigazione (Galileo ed Egnos), oltre alla costellazione UsaGps, possano aiutare gli Uas (Aeromobile a pilotaggio remoto). Nel progetto, coordinato dal Distretto tecnologico aerospaziale sono stati impegnati Enav, Dta, UmsSkeldar e Airgreen, in collaborazione con Enac e Aeroporti di Puglia. La campagna di prove di volo è stata realizzata con il velivolo V150 (un elicottero) dell'impresa svizzera UmsSkeldar, un drone con massa massima al decollo pari a 150 chilogrammi. L'azienda elvetica ha mostrato interesse a investimenti nell'area di Grottaglie.

Vi sono numerosi altri progetti e attività di ricerca collegati all'aeroporto di Grottaglie e ai droni. Prospettive di investimenti consistenti, sia in termini di trasferimento tecnologico che industriale, sono collegate alla realizzazione del progetto Space Rider, un veicolo spaziale automatizzato e riutilizzabile per il rientro senza equipaggio, in fase di studio da parte dell'Agenzia Spaziale Europea e finanziato principalmente dall'Italia. Lo spazioporto di Grottaglie è candidato a ospitare il rientro della navicella dell'Esa che sarà lanciata dallo spazioporto europeo della Guyana Francese. Potrà rimanere nello spazio fino a due mesi, testando nuove tecnologie in volo e conducendo diversi esperimenti in microgravità, i cui risultati saranno analizzati al rientro a terra. La navicella spaziale, in grado di compiere un rientro atmosferico controllato, sarà a disposizione di clienti commerciali e istituzionali e avrà una capacità di carico di 800 chili.

Idrovolante biposto


E sempre in Puglia è stato realizzato il secondo prototipo di Seagull, l'idrovolante biposto con le ali ripiegabili sviluppato dalla Novotech su un'idea del professore di origini salentine Leonardo Lecce - nativo di Manduria - e realizzato tra gli stabilimenti di Casoria e Avetrana. L'idrovolante, dopo l'ammaraggio, può attraccare presso un molo come una qualsiasi barca. Allo stesso modo, dopo aver riaperto le ali, può prendere il volo in un lago o in mare grazie a un motore termico a benzina e uno elettrico che garantiscono una velocità di volo di crociera sino a 160 chilometri con un peso in attività di 650-700 chilogrammi (compresi i due passeggeri).

Il super treno 


Anche Bari continua a rafforzare la sua collocazione nel campo delle nuove tecnologie e dell'utilizzo dei droni. Il Comune di Bari lo scorso anno ha ottenuto un finanziamento di sei milioni di euro per la realizzazione della Casa delle Tecnologie. Al progetto hanno aderito partner pubblici e privati: le Università Aldo Molo e Lum, Enac, Meditech, Distretto tecnologico aerospaziale, Asi, Cnr, Exprivia, Amt e Tim. Il progetto ha anche il supporto di Anci, Arti, Puglia Sviluppo, Fiera del Levante e Politecnico. Il progetto mira ad ampliare sperimentazioni in ambito 5G che utilizzino le tecnologie IoT (Internet delle cose), Artificial Intelligence e Blockchain per lo sviluppo e testing di servizi urbani innovativi in settori di specifico e rilevante interesse per la città, come ad esempio Smart Mobility e Industry 4.0.
Sempre nell'area metropolitana di Bari la società Angel Company del gruppo Pertosa sta lavorando sul super treno del ventunesimo secolo, che avrà una velocità di mille chilometri all'ora, in collaborazione con la canadese TransPod Inc, startup specializzata nei sistemi di trasporto ad alta velocità. Il progetto è denominato Hyperloop. E a Bari arriverà presto il servizio bike sharing delle speciali biciclette Vaimoo, dal telaio in alluminio riciclato e dalla batteria a sostituzione rapida di grande capacità.

Il motore a turboelica Catalyst


Tra Bari a Brindisi invece si sviluppa il progetto del gruppo Ge Avio Aero (Ex Fiat Avio) relativo al motore a turboelica Catalyst. Il programma Catalyst è stato avviato nel 2015 con l'obiettivo di realizzare un motore a turboelica altamente innovativo, capace di aumentare le prestazioni e ridurre i consumi anche grazie all'utilizzo delle componenti del motore realizzate con l'additive manufacturing. I pezzi realizzati con questo sistema sono prodotti presso lo stabilimento di Brindisi grazie all'utilizzo di stampanti 3D. Il motore può contare anche su un altro primato: è il primo turboelica dotato del Fadec (Full Authority Digital Engine Control), cioè il sistema di controllo integrato di elica e motore che assicura al pilota un miglior controllo e una maggiore reattività, semplificando l'integrazione tra il propulsore e l'avionica in caso di pilotaggio da remoto. Il Fadec è stato testato in collaborazione tra il laboratorio integrato multidisciplinare Energy Factory Bari di Avio Aero e il Politecnico di Bari.

La pista prototipo Nardò

Infine, tra i grandi investimenti che possono cambiare il destino del territorio va ricordato quello del gruppo Porsche che ha ufficialmente presentato ai vertici della Regione Puglia il progetto di sviluppo del centro prove di Nardò. Si tratta di un investimento complessivo di 160 milioni di euro in dieci anni che permetterà alla pista del Nardò Technical Center di essere la struttura più importante d'Europa per la ricerca e il testing di una nuova generazione tecnologica di veicoli.
Porsche Engineering ha rilevato il centro prove di Nardò nel 2012. Sono stati finora investiti 80 milioni di euro e altrettanti sono destinati allo sviluppo della struttura nell'arco dei prossimi quattro anni per farla divenire centro d'eccellenza mondiale sui test software e hardware per la guida intelligente delle macchine del futuro. A Nardò sarà creata una vera e propria città virtuale per testare la guida senza autista (Sin City). Per raggiungere tale risultato saranno costruite altre 20 piste per lo sviluppo di soluzioni innovative nel campo della trazione elettrica e della sperimentazione sulle batterie. Con l'obbiettivo di concentrare nel Salento le attività di preparazione alla produzione di motori elettrici potenti e affidabili. Previsti interventi per la messa in sicurezza dell'area.
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