Puglia, la stangata delle vacanze: prezzi a confronto con Romagna, Grecia e Albania

Le previsioni per il 2023 hanno numeri da capogiro, anche migliori di quelli registrati nel 2022 che si è chiuso con un +8,5% degli arrivi ed un +11% delle presenze rispetto all’ultima estate pre pandemia

La vista da un B&b in Albania
La vista da un B&b in Albania
di Paola ANCORA
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Domenica 4 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 08:13

Prezzi alti, altissimi. Complice l’inflazione che non molla la presa, la scarsità del personale che obbliga le imprese a offrire stipendi più alti e ritoccare poi i costi ai clienti e, da ultimo ma non per importanza, il mercato che vede la Puglia confermarsi fra le mete preferite dei viaggiatori italiani e stranieri. Le previsioni per il 2023 hanno numeri da capogiro, anche migliori di quelli registrati nel 2022 che si è chiuso con un +8,5% degli arrivi ed un +11% delle presenze rispetto all’ultima estate pre pandemia, nel 2019. Insomma un successo. Ma su quali fondamenta poggia e quanto può durare? Tanto più che di infrastrutture che agevolino la “calata” dei turisti ancora non ne se vedono: aerei costosissimi, pochi treni e con tempi di percorrenza ancora da Giurassico, autostrada nemmeno a parlarne. E che, ancora, l’offerta turistica qualificata, quella attenta ai dettagli del “pubblico pagante”, è affidata sempre alla lungimiranza e all’intrapresa - quando c’è - dei privati. Lo evidenziava bene dalle colonne di questo giornale il responsabile di Federalberghi Puglia, Francesco Caizzi: «I flussi di oggi sono il frutto di un lavoro messo in campo soprattutto dagli imprenditori e dalle politiche regionali di un po’ di anni fa. Ora - ha detto - si vive di rendita, ma siamo lontanissimi dai risultati che producono altre regioni nostre dirette concorrenti. Ogni anno aggiungiamo una percentuale di presenze, ma siamo sempre indietro soprattutto per quanto riguarda i servizi. La nostra fortuna è la bellezza del territorio, la natura ci ha voluto molto bene».

Il confronto

Siamo quindi andati a vedere quanto costa una vacanza dai “nostri diretti concorrenti” per capire se e cosa si dovrebbe correggere, in Puglia, perché il trend del momento possa trasformarsi in una consolidata politica di incentivo e sostegno al turismo. Per una famiglia di quattro persone che parte da Milano arrivare a Porto Cesareo è un viaggio che, in aereo, costa 1.100 euro circa. Tuttavia se a metà giugno albergo e B&b nella rinomata località salentina sono disponibili per altri 1.000 euro - cui aggiungere poi ombrellone, vitto e divertissement vari - prenotare una settimana ad agosto sarà impossibile. Nessuna struttura disponibile, secondo i principali motori di ricerca. Per altre località della Puglia, come Polignano a mare oppure Ostuni, viaggio e alloggio - senza considerare le altre spese - costano dai tre ai 4.000 euro e oltre, in base alla sistemazione che si sceglie di riservare. 


La stessa famiglia milanese potrebbe optare per Riccione, nella vicina Emilia Romagna. Una settimana a giugno costerà dai 750 euro ai 1.200 euro a seconda che si decida di pernottare in un B&b oppure in un albergo. Notevole risparmio di tempo e denaro sui trasporti giacché raggiungere Riccione in auto o in treno richiederà da una a cinque ore e una spesa dai 140 ai 252 euro. Non solo. Pianificare una vacanza a Riccione è un gioco da bambini perché sul sito www.emiliaromagnaturismo.it è sufficiente inserire la località che si vuole raggiungere per sapere tutto: dai numeri utili alle principali attrazioni in città. È possibile anche pianificare il proprio viaggio, trasporti compresi. 
Uno sguardo all’estero, alle “dirimpettaie” Albania e Grecia, entrambe raggiungibili in traghetto a un costo contenuto e variabile, fra giugno e agosto, dai 460 ai 550 euro.

A Valona, in Albania, soggiornare in quattro per una settimana costerà dai 276 euro di un B&b con piscina e accesso al mare ai 600 dell’hotel 4 stelle con lido privato per il mese di giugno. Vacanza low cost, dunque, a due passi dalla Puglia e con un mare di uguale bellezza.

Per il mese di agosto si spenderà qualcosa di più, dai 1.137 euro ai 1.800 in base alla struttura ricettiva prescelta. Un po’ più cara la Grecia, precisamente Corfù, dove un hotel 3 stelle a giugno costerà circa 850 euro - ma dove sono disponibili anche strutture extralusso a 10mila euro a settimana - che diventano 1.700 nella settimana di Ferragosto. In ogni caso per la vacanza si potranno spendere dai 1.000 ai 2.000 euro cui aggiungere solo le spese del vitto e degli spostamenti in loco, con un netto risparmio rispetto alle principali mete turistiche pugliesi. 
I prezzi li fa il mercato, è vero, ma senza servizi all’altezza del turismo familiare e facoltoso che si vorrebbe intercettare e senza una visione di lungo periodo il mercato, presto, potrebbe girare le spalle alla Puglia dai due volti e dalle mille contraddizioni. Bellissima eppure piena di rifiuti nelle campagne e lungo gli spartitraffico; ammaliante ma con strade e marciapiedi degni di un percorso di guerra; accogliente ma con tutti i negozi chiusi dalle 13 alle 17; d’antica tradizione contadina, ma capace di vendere una frisa a 20 euro. Qualcosa, insomma, andrà cambiato.

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